A meno che non abbiate la fortuna di affidare tutta la fase del trasloco ad un ditta specializzata che si prenda la briga di fare anche gli scatoloni al posto vostro (ma anche in questo caso non sareste comunque del tutto esonerati), nella stragrande maggioranza dei casi il trasloco è un incubo al quale non ci si può sottrarre. Ed allora, facciamocene una ragione e cerchiamo qualche espediente per sopravvivere. Lo stress, infatti, inizia a fare capolino già da mesi prima e diventa una morsa incontrollabile man mano che la fatidica data si avvicina, con tutto ciò che ne comporta: reperire gli scatoloni, riempirli cercando di seguire uno straccio di criterio, munirsi di imballaggi idonei, catalogare, organizzare i tempi al secondo per evitare di ritrovarsi in difficoltà nella nuova casa.
Insomma: motivi per impazzire prima, durante e dopo un trasloco ce ne sono abbastanza, ma forse esiste anche qualche piccolo accorgimento per limitare i danni. Certo, non si promettono miracoli, e neppure traslochi all’insegna del divertimento (scordatevelo!), ma solo qualche consiglio per riuscire a viversi il momento del trasloco guardando un po’ meno all’ansia e un po’ di più agli aspetti belli ed elettrizzanti legati al cambiamento che stiamo compiendo!
Si comincia!
In questo articolo
- 1. Giocare d’anticipo
- 2. Il quaderno del trasloco
- 3. Fate un recall della parte burocratica
- 4. Scatoloni: istruzioni per l’uso
- 5. Mai viaggi a vuoto
- 6. Il kit di sopravvivenza
1. Giocare d’anticipo
Quando si affronta un trasloco
giocare d’anticipo è fondamentale: bandita, dunque, qualsiasi forma di pigrizia
e riluttanza.
Anche se la sola idea di iniziare a pensare al trasloco vi
devasta, fatevi forza ed affrontate la situazione di petto. Se iniziate con un
buon anticipo, riuscirete a fare le cose con calma, senza lasciarvi sopraffare
dall’accumulo di incombenze, dosando le energie e rimanendo lucidi e
concentrati. Su cosa si può giocare d’anticipo? Innanzitutto, non riducetevi all’ultimo
minuto per prenotate la vostra ditta di traslochi di fiducia: rischiereste di
trovarla impegnata per il giorno del trasloco, dovendo poi ricorrere in fretta
e furia a una soluzione di ripiego. Portatevi avanti anche con il “lavoro” dei
famigerati scatoloni: iniziate a raccogliere scatole e scatoloni almeno un mese
prima della data prevista, comprandoli negli appositi negozi oppure chiedendoli
ai vostri supermercati di zona ogni volta che vi troviate a passare (sono sempre
ben felici di disfarsene!).
2. Il quaderno del trasloco
La programmazione è importante perché
vi aiuta a tenere sotto controllo l’ansia e a vivere meglio questa delicata
fase di passaggio. Perciò prendete un’agendina o un quaderno e dedicatelo solo
al trasloco, iniziando ad appuntare tutto ciò che vi viene in mente e che,
altrimenti, rischiereste di dimenticare, sopraffatti come siete dalle mille
incombenze da sbrigare.
Secondo step: calendario alla mano, fate una scaletta delle
cose da fare giorno per giorno, spuntando via via quelle fatte e inserendone altre
che potrebbero sopraggiungere. Anche se provvisorio, questo “canovaccio dei
lavori” vi sarà di enorme aiuto e vi darà una mano a non brancolare nel buio (e
tra gli scatoloni!).
3. Fate un recall della parte burocratica
Traslocare non significa solo
fare gli scatoloni e imballare i mobili. C’è anche tutta una parte legata alle
incombenze pratiche e burocratiche che va gestita con attenzione, ond'evitare
di ritrovarsi in situazioni spiacevoli. Anche qui bisogna muoversi con
anticipo, informarsi bene sulle procedure e chiamare i vari numeri verdi dei
gestori di luce, gas, telefono e altre utenze domestiche, controllare bene i
contratti in essere e valutare la tempistica per eventuali allacci nella casa
nuova.
Per tutto ciò che riguarda gli aspetti pratici della gestione del
passaggio tra casa vecchia e casa nuova, cercate di concentratevi su ciò che
lascerete e ciò che, invece, traslocherà insieme a voi: quali contratti sono da
chiudere? Quali da volturare? Quali sono le tempistiche per richiedere una
nuova utenza? Che preavviso dobbiamo dare per la disdetta del contratto di
affitto?
4. Scatoloni: istruzioni per l’uso
Sul vostro quaderno del trasloco
prima o poi troverete scritto a caratteri cubitali: INIZIARE A FARE GLI SCATOLONI!!
Ma esiste un “segreto” per riempire
gli scatoloni del trasloco (a parte la pazienza e la buona volontà)?? Anzitutto,
procuratevi scatole robuste di tutte le dimensioni, alternando sia scatole di
cartone che scatole di plastica resistente nelle quali metterete, ad esempio, capi
d’abbigliamento o libri pesanti. Per gli oggetti più fragili vi serviranno
pluriball, carta per imballaggi e fogli di giornali. Assicuratevi di avere sempre
a portata di mano nastro adesivo per pacchi, forbici, pennarelli indelebili ed adesivi per etichettare le scatole.
Un buon metodo organizzativo è
quello di iniziare a svuotare una stanza per volta, avendo cura di etichettare
ciascuna scatola con il relativo contenuto. Un consiglio: anziché scrivere
genericamente “libri”, meglio scrivere la stanza dove andranno collocati nella
nuova casa. Se, ad esempio, scrivete “soggiorno (libri)” o “cucina (pentole)”
sarà molto più semplice ed immediato individuare la stanza di destinazione e, il
giorno del trasloco, smistare le scatole nelle varie stanze sarà un gioco da
ragazzi!
Altro consiglio: svuotate la
prima stanza (meglio se poco frequentata) ed usatela come deposito per tutte le
altre scatole che verranno. In questo modo, l’ambiente risulterà pulito e
sgombro fino all’ultimo giorno, consentendovi di tenere lo stress sotto i
livelli di guardia.
5. Mai viaggi a vuoto
Durante il periodo del trasloco può
capitare di doversi recare nella nuova abitazione per le ragioni più svariate:
prendere misure, montare mobili nuovi, fare pulizie, accogliere i tecnici per
gli allacci delle utenze e così via. E’ importante sfruttare questi viaggi tra
la vecchia e la nuova casa per iniziare già a traslocare qualche scatolone,
qualche mobiletto che può essere stipato in macchina oppure i capi d’abbigliamento
che non occorrono (come quelli fuori stagione). Questi mini-traslochi hanno il
vantaggio di farvi entrare a passi graduali nell’ottica del trasloco vero e
proprio, riducendo al minimo lo stress e dandovi la piacevole sensazione di
essere a buon punto! Inoltre, vedere la nuova abitazione popolarsi delle vostre
cose e dei vostri oggetti, vi aiuterà a focalizzarvi sugli aspetti piacevoli del
trasloco (l’euforia della novità, l’ebbrezza del cambiamento, il raggiungimento
di un obiettivo) e a sopportare con meno fatica quelli spiacevoli!
6. Il kit di sopravvivenza
Se avete seguito i precedenti
consigli, siete arrivati al giorno del trasloco con relativa tranquillità!
In questa fase è importante non
farsi prendere dalla smania di risistemare tutto in un secondo. Prendetevi il
vostro tempo per metabolizzare il passaggio e per entrare in confidenza con il
nuovo ambiente. Dopo le fatiche del trasloco è importante concedersi una
piccola pausa e rimandare almeno per qualche ora il momento di svuotare gli
scatoloni e rimettere in ordine.
A tal fine, premunitevi di preparare qualche
giorno prima del trasloco una valigia o una scatola per ciascun membro della
famiglia con all’interno una sorta di kit di sopravvivenza per la prima notte o
per i primi giorni nella casa nuova: sapone, spazzolino, dentifricio, un paio
di asciugamani, un rasoio usa e getta, pigiama, due completi di vestiti di
ricambio e tutto ciò che occorre tenere a portata di mano.
Come vedete, al trasloco si può
sopravvivere!