Appena una settimana dopo la comparsa di un falso video divenuto virale che mostrava la conversione del David di Michelangelo nell’ultimo membro dei Castrati ad opera di un palo per i selfie, ci sono venute in mente una serie di situazioni reali nelle quali la stupidità umana ha danneggiato irrimediabilmente alcuni tra i monumenti e le opere architettoniche più belle del mondo. Cose che ti fanno chiedere sinceramente se l’evoluzione si sia fermata qui, almeno per qualcuno. Oggi faremo una rassegna dei principali scempi provocati dall’idiozia umana per mano di chi, in un modo o nell’altro, non ha potuto fare a meno di ritagliarsi il suo angolo di popolarità. Incredibile ma vero.
In questo articolo
- #1 Ecce Homo: la madre di tutte le brutture (Spagna)
- #2 L’amore a rischio crollo sui ponti di Parigi (Francia)
- #3 I supereroi conquistano Sofia (Bulgaria)
- #4 Il toro di Wall Street con i testicoli logori (USA)
- #5 L’appiccicoso (e intoccabile) muro di gomme americane (USA)
- #6 I graffiti del Duomo che farebbero infuriare Brunelleschi (Italia)
- #7 Una Sirenetta con burka (Danimarca)
- #8 E come souvenir? Un pezzo della Grande Muraglia (Cina)
- #9 Gli abiti insuperabili del Manneken Pis (Belgio)
#1 Ecce Homo: la madre di tutte le brutture (Spagna)
Se esiste una mostruosità che merita di essere ricordata per quanto tremendamente vicina al significato del termine, è sicuramente il disastroso seppur divertente restauro dell’Ecce Homo. Si tratta di un’opera conservata nella piccola località di Borja, a Saragoza. Potrebbe sembrare un racconto medievale e invece la storia del restauro è andata realmente così. Un giorno qualunque un’abitante locale di nome Cecilia Giménez si avvicinò all’opera assieme ad i suoi pennelli e provò a restaurare il Cristo, in buona fede, ma con poca luce. Il risultato è che la povera donna si fece scappare la mano, convertendo la degradata opera d’arte in un ritratto senza senso (per certi versi simile all’Urlo di Munch) che in poco tempo fece il giro del mondo tra le risate generali.
#2 L’amore a rischio crollo sui ponti di Parigi (Francia)
Appena dopo la pubblicazione del libro “Tre metri sopra il cielo” di Federico Moccia la maggior parte di noi pensava fosse solo un libro in più dedicato ai giovani con gli ormoni in subbuglio. Eppure nel giro di pochi mesi i ponti di tutto il mondo si sono convertiti nell’obiettivo di innamorati di tutte le età che, ora dopo ora, li hanno trasformati nel luogo ufficiale nel quale scambiarsi le loro promesse d’amore. Come? Attaccandovi un bel lucchetto. Il punto è che il fenomeno è cresciuto a dismisura, così come le promesse delle coppiette per cui “più amore” è divenuto sinonimo di “un lucchetto più grande”. Così alcuni ponti sono stati letteralmente vestiti di acciaio, dalle serrature industriali ai pitoni per biciclette (viva l’ingegno umano e l’eleganza!). Danni collaterali? Tra i più memorabili ricordiamo la recinzione del Pont des Arts di Parigi che ha realmente rischiato di cadere nel vuoto. Potremmo dire che oltre ad abbattere le frontiere, l’amore finisce con i ponti. Infatti per evitare che il ponte si trasformasse in un ricordo del passato, il Municipio parigino ha ordinato la rimozione dei lucchetti. Un vero e proprio dramma per gli innamorati.
#3 I supereroi conquistano Sofia (Bulgaria)
Mai prima d’ora un monumento allo ieratico ed imponente esercito sovietico aveva fatto ironicamente il giro del mondo come quello ubicato nel Giardino del Re, nel pieno centro di Sofia (Bulgaria). Nel 2011, in un atto a metà tra lo scherzo e la protesta contro il potere sovietico, alcuni oppositori nonché amanti dell’arte di strada hanno deciso di trasformare i membri dell’esercito sovietico in alcuni famosi supereroi americani. Il risultato? Un monumento colorato e divertente (curato nei minimi dettagli, è innegabile), nel quale non mancano figure come Superman, il Joker, Wonder Woman, Wolverine ed altri personaggi amati dai bambini come Ronald McDonald o Babbo Natale. Pur trattandosi di un atto di vandalismo, la loro rivisitazione dell’opera ci ha fatto sorridere e si è trasformata nello sfondo di molte fotografie ad opera di turisti e non.
#4 Il toro di Wall Street con i testicoli logori (USA)
Visitare New York non significa solo mangiare i migliori hot dog del mondo o scattare fotografie a Times Square o alla Statua della Libertà. No amici lettori, per molti andare a New York significa tornare con una bella cartolina con impressi i consumatissimi testicoli del Toro di Wall Street. Oltre alla ridicolaggine della foto in sé (scommetto che anche molti di noi ne hanno scattata una o hanno quantomeno sorriso osservando la scena), c’è da riflettere sui danni provocati da questa particolare usanza. Il risultato è che osservando i 3.200 chili di toro di bronzo salta subito all’occhio la somiglianza tra i testicoli del povero animale e la vecchia pietra pomice della nonna. Cosa ne pensi?
L’età non conta, come dimostrano queste foto in compagnia del toro americano.
#5 L’appiccicoso (e intoccabile) muro di gomme americane (USA)
Sì, è disgustoso e per quanto ci si possa impegnare è impossibile dargli una spiegazione. Oltre a rappresentare la culla del rock con personaggi come Jimmy Hendrix e a possedere meravigliosi edifici in ferro e vetro, Seattle è anche la patria di una delle trovate artistiche più famose degli anni ’90: il muro di gomma. Si trova vicino al Market Place Park, in una zona in cui tutti devono fare la fila per accedere al teatro adiacente. E mentre attendi la fila che fai? Sputi la gomma americana che hai in bocca e la appiccichi alla parete, niente di più semplice. La cosa sorprendente? La tradizione è arrivata a convertire questo luogo in una tappa obbligata per i turisti che visitano la città. Che te ne pare?
#6 I graffiti del Duomo che farebbero infuriare Brunelleschi (Italia)
Nel nostro tour degli scempi più memorabili commessi dall’essere umano non poteva mancare la nostra amatissima Firenze. E a quanti ritengono impossibile che una delle città più artistiche del Bel Paese possa essere vittima dell’idiozia umana, questo esempio testimonia una realtà tristemente diversa. Basta dare un’occhiata alla cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Si vede che qualche visitatore non aveva a portata di mano un foglio di carta sul quale appuntare un numero di telefono (o altro) e così ha deciso di utilizzare i muri millenari della cupola a mo’ di blocco note. La cosa peggiore? Molte altre persone hanno seguito il suo esempio deturpandone la bellezza e convertendolo in una sorta di tempio dei graffiti. Cose da far girare il povero Brunelleschi nella tomba!
#7 Una Sirenetta con burka (Danimarca)
Ecco il tocco femminile che mancava alla nostra lista, rappresentato da un’opera che non ha nulla da invidiare agli esempi precedenti: la Sirenetta di Copenaghen. Per chi non lo sapesse si tratta di una statua che può essere toccata e fotografata, trovandosi su uno scoglio facilmente accessibile dalla strada. Ebbene, la povera sirena ha vissuto giorni tristemente memorabili durante i quali è divenuta il bersaglio di iniziative i cui non sentivamo il bisogno. Un giorno vestita con il burka, un altro un mantello (neanche fosse un personaggio del Carnevale di Venezia), un altro ancora verniciata di fucsia… Un calvario iniziato diversi anni fa, quando un vandalo decise di decapitarla. La stupidità umana in questo caso ha costretto le autorità locali a sostituire la celebre statua con una riproduzione più resistente, che potesse meglio fronteggiare ulteriori atti vandalici.
#8 E come souvenir? Un pezzo della Grande Muraglia (Cina)
Ti trovi in Cina e vuoi portare un souvenir originale ai tuoi amici e parenti? Che te ne pare di portare con te un pezzo della Grande Muraglia Cinese? Potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è. Infatti la mitica Grande Muraglia (talmente imponente da non passare inosservata neanche nello spazio) è stata ridotta complessivamente di circa un chilometro. Erosione? No, incuria e stupidità. Probabilmente rimarrai di stucco sapendo che il chilometro mancante è opera degli abitanti locali i quali rubano le pietre per poi rivenderle a turisti poco brillanti come souvenir di viaggio. La domanda è: come fanno a riportarli in valigia, considerato il limite di peso di 25 kg a persona? Per non parlare dei controlli… Tutto un mistero made in China.
#9 Gli abiti insuperabili del Manneken Pis (Belgio)
In questa lista dedicata alle “calamità umane” non poteva mancare la statua di bronzo del Manneken Pis; una vera e propria fashion victim di poco più di mezzo metro di altezza. Sarà perché la gente teme che possa prendere freddo, o chissà per quale altra ragione… Fatto sta che la statua del ragazzetto che fa pipì si è convertita nel manichino perfetto di molti turisti che lo hanno trasformato nella versione nana di Elvis, in un tifoso dell’Atletico Madrid, in un corridore di San Firmino e in un sassofonista tanto giovane quanto incontinente. Ci rimane un unico dubbio: come faranno a mettergli i pantaloni e le scarpe se il Manneken Pis è ben incollato sul suo piedistallo? Le scommesse sono aperte!
Che te ne pare di questa rassegna? Vuoi aggiungere altri esempi?