Una passeggiata virtuale per Bologna, ci porta in via D'Azeglio, strada in cui vi è locata una casa speciale, unica nel suo stile e piena di personalità. Stiamo parlando della dimora di Lucio Dalla, quattro mura da cui traspare la creatività che rendeva il cantautore italiano unico ed inimitabile nel suo genere. Dopo la morte dell'artista, la casa ha aperto le porte al pubblico in occasione del giorno del terzo anniversario dalla morte di Dalla.
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La prima stanza che ci accingiamo a visitare è il salone. Il protagonista di questo ambiente è il maestoso lampadario che pende dal soffitto e delinea l'estro creativo dell'artista. Numerosi sono i tappeti che vi si trovano sparsi in questa grande stanza e molta importanza viene data anche alla biblioteca incassata nella parete di legno, al di sotto del soppalco. All'interno di essa, vi è incassato un dipinto di una Madonna con il bambino, che simboleggia la grande fede di Dalla.
La casa di 2000 metri quadri, è organizzata su tre piani, addornati da svariate sculture e quadri di artisti di grande spessore che donano personalità agli ambienti. Esempi importanti sono le opere di Paladino, Kounellis e Aspertini. Quest'ultimo fu uno dei suoi disegnatori preferiti al quale gli fu dedicata anche una canzone. All'interno di una delle stanze che compongono la casa vi è un cinema che sottolinea, ancora una volta, il bisogno continuo di arte.
Passando alle zone più intime della casa, troviamo la camera da letto. Anche qui, ci scontriamo con la sua vena artistica. Come nel salone, anche in questa stanza è presente una parete rivestita di legno scuro. La sua fede religiosa viene rimarcata in tutti gli angoli della casa e, chiaramente, anche all'interno della camera da letto. Sono presenti raffigurazioni della Madonna, angoli e l'immancabile crocifisso.
Dalla, però, non era solo arte e religiosità. Infatti, la sua dimora è presenta un bellissimo pianoforte antico, che si immerge in modo totalmente naturale nell'ambiente circostante.