Se credete che sia troppo presto per pensare alle vacanze, sicuramente non è presto per sognare ad occhi aperti e portare un po’ di atmosfera vacanziera nelle nostre case di città. Le giornate iniziano ad allungarsi, si avverte sempre più forte la voglia di vivere gli spazi esterni della casa e di godere dell’energia benefica del sole.
E’ questo il momento di portare nelle nostre case i colori intensi del Mediterraneo, i sapori genuini dei prodotti della terra, la meraviglia dei tramonti che tutto il mondo ci invidia. E’ questo il momento di ispirarsi allo stile di vita ed agli arredi delle costruzioni tipiche delle tante isole che costellano il nostro Paese, a cominciare dai mitici Dammusi di Pantelleria!
E’ qui - in questa incantevole isola a metà strada tra Africa e Sicilia - che gli elementi naturali (colate laviche, cale, faraglioni) danno vita a rudimentali esempi di architettura bio-climatica: i giardini panteschi, costruzioni cilindriche in muratura di pietra lavica utilizzati per controllare gli effetti micro-climatici degli agrumi e, naturalmente, i dammusi, tipiche case rurali caratterizzate da spessi muri a secco, tetti bianchi a cupola e aperture ad arco, immerse in una rigogliosa macchia mediterranea, pervase dal profumo del vino e degli inconfondibili capperi e circondate da un mare blu che toglie letteralmente il respiro.
Tra decori di ispirazione Maghreb e porticati di canniccio circondati da buganvillee, tra piastrelle tipiche delle dimore sicule nobiliari e tappezzeria di gusto moresco, tra i contrasti di bianco calce e blu cobalto, tipici del Mediterraneo, ed i toni accesi del sole africano, preparatevi a portare nelle vostre case le atmosfere magiche di Pantelleria e a imitare lo stile inconfondibile dei suoi dammusi!
In questo articolo
- 1. Da edificio rurale a casa vacanza
- 2. Vivere all’aperto
- 3. Cucina tra esterno ed interno
- 4. Soggiorno multiculturale
- 5. Dormire in alcova
- 6. I colori del tramonto
1. Da edificio rurale a casa vacanza
Ogni
anno, d’estate, Pantelleria si
popola di turisti che arrivano da tutto il mondo per ammirarne l’incredibile
bellezza. I circa 8 mila dammusi presenti
sul territorio vengono scelti come rifugio da chi è alla ricerca della vera
essenza dell’isola, per vivere una vacanza all’insegna della semplicità e del
rispetto delle tradizioni locali.
Nel processo di trasformazione da edifici
rurali a case-vacanza, la struttura originaria della maggior parte dei dammusi
è rimasta pressoché invariata, con una ristrutturazione modellata sull’esistente
e attenta a utilizzare solo materiali rigorosamente locali, come pietra pomice, calcarea, lavica, tufo e
legno, nonché a seguire le forme dell’architettura locale per poter tenere
testa a una natura selvaggia e inquieta
come quella di Pantelleria.
2. Vivere all’aperto
Nel
rispetto dello stile di vita degli isolani, gli spazi aperti sono i veri protagonisti dei dammusi, pensati e
progettati per garantire il giusto equilibrio tra sole e zone ombrate: ampi porticati dotati di panche e
acquai in muratura, nicchie arredate con forni e piani cottura per cucinare all’aperto (quasi) tutto l’anno,
tavolate in legno per pranzare vista mare, amache e “salotti” per rilassarsi e
lasciarsi cullare dalla brezza marina e, talvolta, splendide piscine adagiate sui numerosi terrazzamenti
agricoli presenti sull’isola. I porticati, circondati da mandorli e melograni, rappresentano
la “stanza” più vissuta della casa, vero punto focale del tipico dammuso
pantesco: qui si cucina, si mangia, si accolgono gli amici e ci si rilassa
sotto l’ombra di un grande albero.
Pronti
a realizzarne uno a casa vostra?
3. Cucina tra esterno ed interno
Dal
grande portico-soggiorno attrezzato si giunge al corpo centrale del dammuso, in
cui solitamente è ospitato l’open-space cucina con la caratteristica alcova di Pantelleria. Essendo molto
radicata la tendenza a vivere gli esterni (con tanto di caratteristico angolo
cottura), la cucina interna è arredata in modo semplice e frugale, pur
mantenendo alta la cura dei dettagli e la comunicazione con il portico e con l’adiacente
zona living.
Solitamente in muratura, la tipica cucina pantesca è illuminata da
grandi finestre, realizzata con i materiali e i modi tipici dell’isola (muretti
intonacati, top in pietra lavica ceramizzata, pietra a vista) ed impreziosita
dall’uso di raffinate ceramiche e piastrelle della tradizione siciliana,
declinate prevalentemente nei toni del blu e del giallo ocra.
4. Soggiorno multiculturale
Il tipico soggiorno pantesco è dominato
da un mix di culture diverse: i colori caldi del giallo, dell’arancio e del
rosso richiamano le suggestioni etniche della Tunisia (da cui Pantelleria dista
appena 70 km a nord est), mentre i muri ad arco – la linea più tipica di tutto
il mondo del Mediterraneo – incorniciano l’ambiente come un avvolgente abbraccio.
Il risultato è uno spazio giorno molto vivibile, dominato da un’atmosfera
accogliente e davvero caratteristica. Da imitare: i divanetti incastonati nelle
grandi finestre ad arco!
5. Dormire in alcova
Se volete realizzare in casa
vostra una camera da letto in pieno stile pantesco dovrete tenere conto di
poche, ma essenziali caratteristiche: soffitto a botte, pavimento con antiche
maioliche e, naturalmente, letto matrimoniale in alcova!
Un vero e proprio
nido, caldo ed avvolgente, in cui rifugiarsi e rigenerarsi. Tra baldacchini e
veli arabeschi, la camera da letto dei dammusi panteschi è dominata da
influenze etniche ed ha come colore guida un giallo intenso e solare che richiama
il caldo clima dell’isola e sottolinea, ancora una volta, il continuum visivo
tra gli ambienti interni e i deliziosi pergolati esterni.
6. I colori del tramonto
Ancor più del mare cristallino, dei
caratteristici dammusi, del profumo intenso dei capperi e delle vedute
mozzafiato dalla “grande montagna”, c’è una cosa di Pantelleria che non
riuscirete mai più a dimenticare: i tramonti!
Certo, il tramonto di Pantelleria
non potrete portarlo nelle vostre case di città, ma i suoi colori si: ecco da
dove nasce l’ispirazione di scaldare i dammusi panteschi con le calde sfumature
del rosso, dell’arancio, del giallo oro.
Ma se un giorno vi doveste trovare a
girare l’isola in motorino, sappiate che vi potrebbe venir voglia di fermarvi,
sedervi su un muretto a picco sul mare e attendere pazientemente che la natura
si mostri in tutta la sua sconcertante bellezza: lentamente e senza preavviso, ecco il tramonto!
«Quando al tramonto i cieli si
incendiano e i rossi rimbalzano sulla spiaggia nera di lava, si ha la
sensazione che il tempo dilatato domini gli spazi, dosandone colori e
atmosfere. Anche gli ambienti interni vibrano della stessa danza della luce.
Allora, ci piace indugiare con gli amici, finché le ombre ci avvolgono animando
la notte, rotta solo dai bagliori delle candele».