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Costruire e subito distruggere, almeno quando sono piccoli, i bimbi-architetti amano questa sequenza, che permette loro di reinventare da zero in ogni momento. Ancora meglio quando sono i grandi a costruire, la mamma costruisce una torre e il bambino si diverte a distruggerla, ed ogni volta sono grandi risate per poi ricominciare tutto da capo. Oppure pensate al tempo che un bambino passa a costruire dighe e castelli di sabbia all'aria aperta e poi arriva il momento di distruggere tutto camminandoci sopra: una soddisfazione che un vero architetto non può certo capire. Non vale però l'inverso, un bambino impegnato nel fare la sua creazione, è chiaro che non vuole assolutamente che qualcun altro gliela distrugga anzi, deve essere solo lui a farlo. E proprio nel momento in cui è lui a distruggerla, si vede nascere sul suo viso una espressione di soddisfazione che non ha eguali. Tutto ciò è utile al bambino al fine di affermare se stesso, di sperimentare il potere della creazione, di dividere e poi mettere di nuovo insieme.
Quando il bambino cresce, non solo resta il desiderio di costruire, ma si affaccia anche alla sua coscienza la voglia di trasmettere concretamente un'idea, in un senso più ragionato. Ed ecco che da costruzioni e distruzioni a casaccio, i bambini iniziano a disegnare, e compaiono i primi fogli bianchi A4 dove appaiono le prime casette quadrate col tetto rosso ed il camino. La casa disegnata da un bambino è inoltre un interessante test psicologico, poiché la casa è il luogo fisico e psicologico in cui il bambino vive, cresce e struttura la sua personalità, attraverso la complessa rete delle relazioni interpersonali con i genitori ed i fratelli. Perciò, la casa è frequente nei disegni dei bambini e rappresenta il nucleo originario amato e odiato, da cui è difficile liberarsi. Una casa grande sarà simbolo di ospitalità, indicando un carattere estroverso e affettuoso, una casa piccola sarà invece simbolo di raccoglimento, indicando un bambino timido che ha bisogno di sicurezza e incoraggiamento amichevole.
E non solo, pensate alle famose case per le bambole, dove bambine e bambini si divertono a sistemare stanze e personaggi, armeggiando con piccoli letti e lavandini. La casa delle bambole è infatti un giocattolo che riproduce nei minimi particolari un'abitazione in miniatura e per poter giocare anche negli interni è di solito aperta su una o più pareti, proprio come le sezioni che disegnerebbe un architetto o un interior designer.
E alla fine arriva Lego. La vera essenza del mattoncino è infatti senza dubbio basata sull’architettura. Non solo i classici mattoncini colorati, ma anche il vero e proprio set Lego Architecture, le ricostruzioni in miniatura dei più famosi edifici di architettura e design al mondo. Ma non bastava e proprio quest'anno Lego ha lanciato così il primo concorso per architetti under 12, dove i piccoli creativi devono progettare con mattoncini fisici o con il software Lego Digital Designer un nuovo punto di ritrovo per le mini-doll di Heartlake City, la ridente cittadina della serie Friends di Lego.
E dopo la gavetta Lego arriva Meccano, un gioco di costruzione per la realizzazione di modellini, costituito in origine da barrette metalliche perforate, viti, dadi e bulloni, che permette la costruzione di modellini funzionanti e di apparecchi meccanici. Meccano venne inventato e brevettato nel 1901 da Frank Hornby, un commesso di Liverpool, successivamente ebbe così tanto successo che tra il 1916 e il 1963 venne pubblicata la rivista Meccano Magazine. Il bambino passa così dalle case ai mezzi più complessi e alle infrastrutture.
Si arriva infine ai giochi di simulazione. Quando i bambini diventano ragazzi e poi adulti, sperimentano i videogiochi, cercando di avvicinarsi sempre di più alla vita reale. Ed ecco The Sims, un vero e proprio simulatore (da cui il nome) di vita. Piccoli personaggi completi di tratti fisici e caratteriali diversi tra loro, nascono, vivono, si riproducono e muoiono, abitano delle case da costruire e arredare a piacimento, hanno un lavoro, guadagnano simoleon (la loro moneta) e vivono esistenze che ricordano quelle delle persone vere.