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habitissimo - Ristrutturazioni e servizi per la casa

Costruire una casa in terreno agricolo: Prezzo e Preventivi

700 €/m²Prezzo medio

Il prezzo medio per costruire una casa in un terreno agricolo varia in base alla grandezza dell'abitazione, al costo del terreno stesso e infine, ai materiali scelti. Per la realizzazione di una villetta in muratura di 80 mq, il costo medio è di circa 200.000€ (incluso acquisto del terreno).

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di costruzione casa agricola: 400 €/m² - 1.000 €/m²

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Costi per costruzione casa agricola

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Costruzione casa agricola (80 mq)130.000 €Legno
Costruzione casa agricola (140 mq)150.000 €Legno lamellare
Costruzione casa agricola (200 mq)180.000 €Muratura mista
Costruzione casa agricola (300 mq)280.000 €Cemento armato
Costruzione casa agricola (400 mq)250.000 €Prefabbricata
Come otteniamo i prezzi?

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Informazione utile

Il prezzo medio per costruire una casa in un terreno agricolo varia in base alla grandezza dell'abitazione, al costo del terreno stesso e infine, ai materiali scelti. Per la realizzazione di una villetta in muratura di 80 mq, il costo medio è di circa 200.000€ (incluso acquisto del terreno).

  • 3 settimane
  • Difficoltà: Medio-alta
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I requisiti per costruire una casa su terreno agricolo

Quando nel settore edile si ha a che fare con la volontà ed un piano articolato per costruire una casa in un terreno agricolo, è necessario prendere in esame tutta una serie di requisiti che sono evidentemente necessari e basilari affinché l’operazione vada in porto.

Oltre all’aspetto del rispetto della leggi specifiche che regolano il modo in cui si può costruire una casa in una zona agricola e il modo in cui queste stesse leggi disciplinano il comportamento dei tecnici e dei costruttori al fine di tutelare il terreno, l’impatto ambientale e l’obbligatorio adeguamento ai parametri generali previsti dall’ordinamento giuridico, bisogna adeguatamente far sì di rispettare i vincoli che prescrivono in modo decisamente articolato i cosiddetti Piani Regolatori, ottenere il permesso a costruire e essere legalmente inseriti nei registri appositi che la legge ha istituito e reso inderogabili.

In particolare occorre che lo specialista che si occupa della realizzazione dei lavori relativi al costruire una casa sul terreno agricolo sia, effettivamente, registrato come operatore agricolo (con la qualifica IAP, ovvero, nel dettaglio: imprenditore agricolo professionale). Deve poi esserci l’inscrizione all'Inps e non deve mancare la presentazione dei libri contabili.

È interessante ricordare poi che alcuni comuni di Italia sì permettono la costruzione di abitazioni su zone rurali ad uso privato.

Tra i requisiti a cui occorre adeguarsi per costruire una casa in un terreno agricolo, inoltre, c’è quello che prevede come la casa debba essere una colonica: ovvero, è lì che il contadino deve necessariamente sviluppare il suo lavoro, pena la mancata concessione della autorizzazione a costruire.

Inoltre, la casa che si pretende costruire deve rispettare l'indice di fabbricabilità stabilito dal Piano Regolatore del Comune.

Come è risaputo, ciascun comune stabilisce in modo autonomo e indipendente, nel rispetto del Piano Regolatore, il modo in cui destinare l'uso dei terreni: quelli agricoli, in presenza di specifici permessi, possono essere edificati.

In primis però è necessario che la superficie su cui costruire sia subordinata all'indice di edificabilità o alla percentuale di copertura stabilità da specifici parametri di legge.

Una volta ottenuta l'iscrizione alla liste dei Coltivatori Diretti o come Imprenditore Agricolo si passa all'ottenimento del permesso a costruire che si verifica alla presenza di alcuni necessari requisiti.

Sono tanti gli aspetti che i Piani Regolatori, ad ogni modo, regolano in modo preponderante.

In primis la definizione di zona agricola, ovvero quelle destinate all'esercizio di attività dirette alla "coltivazione dei fondi, alla silvicoltura, all'allevamento del bestiame ed alle altre attività produttive connesse, ivi compreso l'agriturismo".

Si passa poi all'accorpamento dei terreni ai fini del calcolo dei volumi edificabili, nel cui computo rientrano anche quegli spazi di terra divisi tra infrastrutture stradali o corsi d'acqua, purchè compresi entro i confini del comune di appartenenza o di comuni limitrofi.

Come detto, l'uso dell'edificabilità deve essere orientato alle finalità agricole, ovvero a creare abitazioni per l'esercizio din quanto tale, o all'ampliamento dell'attività agricola imprenditoriale, alla gestione e manutenzione delle attrezzature e delle location per lo svolgimento del lavoro agricolo (silos, serbatoi, depositi, container per attrezzi o macchinari, semi o fertilizzanti eccetera, serre, edifici per allevamenti zootecnici e così via).

Altri aspetti vincolanti nella disciplina delle aree agricole da edificare previste dai Piani Regolatori sono per esempio quelli che prevedono la tutela di piani tecnici di riassetto agricolo o di bonifica o ricomposizione dei fondi agricolo - collinari.

I professionisti che si occupano di operazioni del genere devono anche tenere conto del possibile recupero del patrimonio edilizio esistente, disciplinato dai Piani del Comune vincolanti nel merito delle cubature in relazione alle superfici coperte ed alle costruzioni preesistenti.

Inoltre, valutazioni specifiche vanno fatte nell'ambito delle distanze minime dal confine delle proprietà attraverso il rimando a norme attuative specifiche dei comuni e vincolanti in merito al rilascio delle concessioni edilizie.