Prezzo medio
La demolizione di un capannone è un'operazione molto delicata. Il costo medio per demolire un capannone è di circa 8.000€, prezzo calcolato per un capannone di 400mq.
Fascia di prezzo indicata dai professionisti di demolire capannone: 10 €/m² - 80 €/m²
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Questi prezzi sono approssimativi e possono variare in funzione di fattori come la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...
- Le fasi per demolire un capannone
- I mezzi più utilizzati nella demolizione di un capannone
- Da cosa dipende il costo della demolizione di un capannone?
- Demolizione capannone: permessi e normative
- Costi per demolire capannone
- Informazione utile
Costi per demolire capannone
Tipo di capannone | Prezzo | Dettagli |
---|---|---|
Demolire capannone (180 mq) | 3.600 € | Legno |
Demolire capannone (250 mq) | 5.500 € | Legno e muratura |
Demolire capannone (400 mq) | 8.000 € | Laterizi |
Demolire capannone (500 mq) | 12.000 € | Laterizi e muratura |
Demolire capannone (600 mq) | 15.000 € | Cemento armato |
Come otteniamo i prezzi?
I prezzi che appaiono in questa Guida vengono estrapolati da informazioni reali che riceviamo dai nostri clienti privati e professionali, contrastata e revisata da esperti del settore.I mezzi più utilizzati nella demolizione di un capannone
Demolizione con martello pneumatico
Questo strumento combina l’efficacia del martello con lo scalpello. Lo si utilizza per demolire manufatti compatti e molto resistenti come cemento, sottofondo stradale, cemento armato.
La sua potenza è calcolata in joule, cioè i colpi che esso riesce ad imporre. Non è semplice gestirlo e richiede una certa prestanza fisica, soprattutto per via delle vibrazioni che si generano.
Quelli di ultima generazione sono dotati di un manico che assorbe tali vibrazioni e sono capaci di riconoscere i colpi a vuoto riuscendo ad alleggerire il lavoro dell’operatore. Durante l’utilizzo è importante seguire attentamente le regole di comportamento per evitare gravi rischi.
Demolizione con pinze idrauliche
Vengono spesso utilizzate per ridurre in frammenti il cemento armato senza produrre rumori eccessivi.
Il più delle volte sono dotate di un meccanismo che consente loro di ruotare fino a 360° permettendo uno svolgimento dei lavori in tutta semplicità.
Inoltre le lame assicurano il taglio di eventuali tondini di ferro che possono trovarsi nel cemento o calcestruzzo armato. Tornano molto utili per lavorare su edifici molto alti o quando è richiesto il trasporto delle strutture di costruzione.
Demolizione con mezzi meccanici
Ci si può avvalere di strumenti meccanici come escavatore con
martello demolitore, un autocarro, una ruspa cingolata o terne gommate.
Generalmente essi sono provvisti di un braccio meccanico alla cui
estremità sono montati diversi attrezzi per svolgere diverse e
specifiche azioni.
Il braccio è comandato da un manovratore che è
collocato in una cabina inclinabile, che gli consente di avere una
visuale completa.
Tale cabina è spesso girevole per svolgere il lavoro
con agilità. Di solito si impiegano per gli edifici dall’altezza
notevole.
Demolizione con esplosivo
Solitamente vengono impiegate delle cartucce deflagranti che sono caricate con una miscela esplosiva, costituita da polveri e propellenti che sono sistemate in appositi fori e coperte con sabbia pressata.
Tramite un comando a distanza si azionano per attivare la deflagrazione.
Si
usano per quegli edifici collocati in zone limitate di cantiere in cui
si è sicuri di non recare danni, ad esempio le lunghe attese dopo la
volata, la dispersione delle polveri, il lancio di frammenti e
ovviamente il rumore che si viene a generare.
I lavori di demolizione di un capannone richiedono un alto livello di sicurezza, raggiungibile grazie a:
- dispositivi di protezione individuale;
- progetto di cantiere;
- piano di demolizione.
I rischi più comuni infatti sono le cadute dall’alto, il rumore, le polveri, pertanto sono obbligatori gli ancoraggi dei ponteggi esterni, cuffie e tappi auricolari, maschere di protezione delle vie respiratorie.
- Da 5 a 15 giorni
- Difficoltà: Alta
Da cosa dipende il costo della demolizione di un capannone?
Per demolire un capannone bisogna calcolare un costo legato a diversi fattori.
Un primo elemento da considerare è l’entità della demolizione. Di solito, con il termine “capannone” ci si riferisce ad un edificio costituito generalmente da un solo piano.
La sua destinazione d’uso in linea di massima è spesso per scopi agricoli, artigianali o industriali. Esso può presentarsi con una struttura composta in muratura, cemento armato o tramite l’impiego di prefabbricati in acciaio o anche con calcestruzzo armato precompresso.
Tuttavia in realtà non ci sono delle regole rigide a riguardo e per questo motivo non è possibile fornire misure e forme ben precise da seguire. Infatti tutto dipenderà dalle attività che si andranno a svolgere e dalla categoria d’uso, la quale condizionerà la scelta di adibirlo a magazzino, deposito, fienile o stalla. In altri casi invece è possibile eseguire attività di magazzino, deposito, cantiere o di opificio.Un altro aspetto da valutare prima di procedere con una demolizione di un capannone riguarda l’accessibilità al sito.
Per uno smantellamento semplice del capannone è richiesto un percorso che sia il più libero possibile da intralci che possono recare disturbo nel manovrare i mezzi impiegati per realizzare tale operazione e renderla maggiormente complicata.
Ne consegue pertanto che più l’area d’accesso al sito d’interesse presenta ostacoli e difficoltà di raggiungimento, più saranno necessarie soluzioni per eludere questi impedimenti e tanto più ciò comporterà inevitabilmente una lievitazione del costo per la demolizione di un capannone prefabbricato o industriale.Infine un terzo dato da tener presente è quello dello smaltimento dei materiali.
Si tratta di un procedimento da eseguire tramite macchine dotate di ragno meccanico, per esempio, che riescono a sollevare rifiuti dalla quantità piuttosto notevole.
Ci si può affidare anche a degli escavatori, i quali sono capaci di prelevare una grande quantità di macerie da terra e riescono a muoversi in maniera agile anche in spazi dalle dimensioni piuttosto ridotte.
In alternativa è possibile utilizzare un’altra macchina chiamata movimentatore telescopico, dotata di un braccio meccanico che consente di arrivare nei punti più alti per raccogliere i materiali di scarto.
Questi ultimi possono essere di natura diversa, dal peso variabile, e la distanza richiesta per il trasporto finalizzato allo smaltimento influenza il prezzo e quindi il costo della demolizione di un capannone industriale.
Spesso sono utilizzate le discariche per eliminare i rifiuti di cantiere, se la quantità è esigua, altre volte le isole ecologiche. Secondo la normativa vigente, bisogna sempre cercare di riutilizzare tali materiali di scarto e quindi consegnarli ad un impianto di trasformazione che restituirà loro una seconda vita.
Le fasi per demolire un capannone
Per avviare l’operazione di demolizione di un capannone è necessaria prima di tutto la realizzazione di un cantiere, il sito in cui avranno luogo le fasi di smantellamento.
Il cantiere per una demolizione non si differenzia in sostanza da quello che viene sviluppato per i cantieri edili. Pertanto non c’è da sorprendersi nel ritrovare gli stessi elementi, come per esempio gli steccati di legno che delimitano l’area, oppure le lamiere o le reti dall’inconfondibile colore arancione.Un altro passaggio preliminare altrettanto importante riguarda la verifica delle utenze che devono essere scollegate, vale a dire acqua, elettricità, gas.
Inoltre è necessario che siano individuati gli impianti tecnologici come serbatoi di combustibile, ascensori e così via.Al fine di realizzare una buona rimozione della copertura del capannone è importante in primo luogo che tutti i materiali che si sono depositati in precedenza al di sotto di esso vengano rimossi.
In base alla loro natura, si potrà decidere la tecnica migliore per effettuare tale rimozione.In ogni caso però si consiglia sempre di compiere un’ispezione della struttura del tetto, in modo tale da potersi accertare dello stato di conservazione allo scopo di decretare la sua agibilità.
In caso in cui l’edificio dovesse presentare dei difetti strutturali, deterioramenti o punti di crollo di materiale da un’altezza superiore a due metri, bisognerà ricorrere alla costruzione di un sottopalco o utilizzare le reti di sicurezza a protezione della zona di lavoro.In seguito, se presenti, si provvede all’abbattimento dei camini facendo partire l’operazione dalla rimozione della testata e continuando con la parte muraria. In questo caso è possibile usare anche un martello demolitore.
La fase di smantellamento delle sovrastrutture può aver luogo solo dopo che tutti gli impianti energetici siano stati chiusi, quindi quello dell’acqua, del gas, dell’energia elettrica e altri.
Con l’utilizzo di martelli demolitori elettrici o martelli pneumatici dalle piccole dimensioni, per via del lieve peso e maggior manovrabilità, si demoliscono i muri esterni direttamente dal ponteggio. Durante questa operazione si verrà a produrre una considerevole quantità di macerie, le quali dovranno essere allontanate il prima possibile per evitare che possa formarsi un sovraccarico degli impalcati e allo stesso tempo anche per garantire una buona viabilità.Per quanto riguarda invece la rimozione dei pavimenti, questa procedura genera di solito svariate sollecitazioni alla struttura sottostante che, in caso in cui dovesse trovarsi in un cattivo stato di conservazione, è importante e necessario che venga controllata costantemente e, se lo richiede, deve essere rinforzata.
Con una pavimentazione in legno si procederà inizialmente con la rimozione dei listelli e in seguito si passa, nel caso in cui vi sia presente, all’intelaiatura sottostante.I lavori di demolizione richiedono una realizzazione fatta con cautela e con ordine, svolti con il monitoraggio di una persona preposta a tale compito ed eseguiti secondo un modus operandi che non interferisca con la stabilità delle strutture portanti o di collegamento ed eventualmente quelle adiacenti.
Lo svolgimento dei lavori deve risultare da apposito programma contenuto nel POS, tenendo presente ciò che è menzionato nel PSC, il quale deve risultare sempre disponibile per un controllo da parte degli organi di vigilanza.
In presenza di strutture in legno è obbligatoria l’installazione di ponteggi esterni al fine di rispondere in maniera adeguata al rischio di caduta dall’alto.
Al di sotto della falda bisogna utilizzare dei sottopalchi o delle reti di protezione. Per le murature portanti, cioè i pilastri e i muri, bisogna isolarle e abbatterle con un ponteggio esterno, il quale deve essere svincolato esclusivamente dalla parte di muratura che va demolita.
Le scale solitamente sono l’ultimo elemento ad essere demolito in relazione al piano raggiunto per il mantenimento della viabilità. Chi si occupa di realizzare questo passaggio ha l’obbligo di indossare una cintura di sicurezza.
In seguito avviene la demolizione dei pianerottoli attraverso una procedura simile.In presenza di strutture metalliche si eseguirà un procedimento inverso alla loro costruzione. Per eliminare gli elementi della struttura ci si doterà di un cannello ossiacetilenico.
Demolizione capannone: permessi e normative
La demolizione di un capannone può avvenire nel caso in cui esso venga dichiarato illecito e pertanto viene fatto rientrare nella categoria di “abusivismo edilizio”. Solo tramite il rilascio del Permesso di Costruire, il quale viene depositato in Comune, i lavori di edificazione possono essere avviati. In caso contrario è l’autorità competente che si occuperà della demolizione.
Un altro esempio in cui è possibile avviare i lavori di demolizione di un capannone è quando subentrano motivi strutturali o economici. In questo caso si considera la demolizione e la ricostruzione un’unica opera di ristrutturazione, solo però se rispetterà la stessa volumetria.
In ogni caso, appare chiaro che per demolire, occorre un permesso per costruire.
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