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Costi per insonorizzare parete
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Insonorizzare parete casa | 9.000 € | Parete cartongesso (150 mq) |
Insonorizzare parete villa | 12.000 € | Lana di vetro (200 mq) |
Insonorizzare parete monolocale | 23.000 € | Panelli insonorizzanti in fibra di legno (400 mq) |
Insonorizzare parete ufficio | 40.000 € | Panelli insonorizzanti in sughero (800 mq) |
Insonorizzare parete locale commerciale | 65.000 € | Panelli insonorizzanti polimerici (1000 mq) |
Come otteniamo i prezzi?
Informazione utile
Per insonorizzare una parete è importante ricordare che lo spessore della parete condizionerà il modo in cui si riuscirà ad isolare la stanza. Per avere l'isolamento acustico giusto le pareti dovrebbero avere uno spessore tra gli 8-13 cm.
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- Dificultad: medio alta
Consigli per insonorizzare le pareti
insonorizzare parete divisoria in cartongesso
Per insonorizzare un parete divisoria in cartongesso si può pensare di realizzare un secondo tramezzo per inserire materiale isolante come la lana di roccia oppure polistirene espanso o poliuretano espanso, che vengono talvolta preferiti dagli specialisti per la grande lavorabilità e praticità strutturale.
insonorizzare parete con finestra
Per insonorizzare una parete con finestra esistono alcuni dei metodi che esistono per insonorizzare le finestre e gli infissi, magari attraverso l’utilizzo di materiali come silicone, isolanti temici e acustici per i serramenti, l’uso delle doppie finestre o materiali assorbenti.
Insonorizzare parete con presa d'aria
Per insonorizzare una parete con presa d'aria si possono impiegare diversi materiali e realizzare specifiche operazioni per insonorizzare le prese attraverso l’uso dei cosiddetti silenziatori acustici, che serviranno anche per insonorizzare i tubi di ventilazione.
I materiali isolanti per insonorizzare la parete
Lana di roccia
Per un buon isolamento ed una insonorizzazione questo tipo di soluzione è piuttosto apprezzato. Si tratta di un isolante minerale che deriva dalle rocce. E’ molto duttile, ha una grande resistenza come isolante tanto termico quanto acustico, e garantisce un discreto livello di protezione ignifuga.
Ha una classica natura lanuginosa che migliora le capacità drenanti, così da isolare da rumori e calore tramite le sue spiccate capacità di immagazzinare grandi quantità di aria.
Polistirolo
Una delle soluzioni efficaci indicate dai tecnici per insonorizzare una parete è l’uso del polistirolo.
Contraddistinto da una interessa densità ed una elevata resistenza meccanica, tanto da essere apprezzato nelle varie operazioni della edilizia come isolante acustico e termico.
Spesso scelto in pannelli per le sue applicazioni isolanti sulle pareti e muri perimetrali, è suggerito per interventi di ristrutturazione e miglioria dell’acustica interna.
Fortemente consigliato anche per ciò che concerne la sua spiccata tendenza al risparmio energetico (il polistirolo infatti, garantisce un risparmio dei combustibili usati riducendo le emissioni di anidride carbonica) ha proprietà specifiche in quanto a durabilità, lavorabilità e resistenza.
Schiuma poliuretanica
Tra i materiali isolanti che possono servire per realizzare una insonorizzazione della parete è diffuso anche l’uso di schiuma poliuretanica: un materiale leggero e durevole nel tempo contraddistinto da una rilevante ed elevata resistenza agli agenti chimici, all'acqua, agli acidi, ed all’umidità.
Tendenzialmente atossico, ha anche una bassa manutenzione ed è anti aderente.
Sughero
Il sughero è un importante soluzione per isolare e insonorizzare una parete. Si tratta di un materiale naturale che, oltre a produrre vantaggi isolanti, rispetta anche parametri di eco-sostenibilità e bio compatibilità. Essendo un prodotto biodegradabile infatti può essere riciclato senza inquinare l'ambiente.
Il sughero è leggero, durevole, compatto, non produce tossicità ed è anallergico: molto usato per rivestimenti isolanti sia acustici che termici, vanta una spiccata elasticità ed una ottima lavorabilità.
Inoltre è resistente al fuoco ed alle muffe, è impermeabile e molto usato anche per il mantenimento di condizioni di salubrità dell'ambiente, poiché resiste a sostanze chimiche, batteri, tarli, ed è piuttosto traspirabile oltre che un anti conduttore di corrente elettrica.
Nello specifico dell'isolamento acustico, le sue cellule assorbono le onde sonore impedendo ad esse di propagarsi.
I vantaggi dei pannelli in cartongesso per insonorizzare una parete
Nell’ambito delle operazioni volte ad insonorizzare una parete, decisamente importante è poi una approfondita valutazione circa i vantaggi dell'installazione di particolari pannelli in cartongesso per l'isolamento acustico delle pareti.
In primo luogo, il primo dato che salta agli occhi è il costo ridotto per l'installazione. Come suggeriscono i professionisti del settore, ormai esistono sul mercato specifico dei particolari modelli di pannelli in cartongesso i cui costi oltre che competitivi sono alla portata di tutti, e per di più sono dotati di spiccate e proverbiali qualità di isolamento generico molto funzionali.
Una delle ragioni che inducono a ritenere vantaggioso l’uso dei pannelli in cartongesso per insonorizzare una parete è che essi realizzano, infatti, anche una spiccata funzione di isolamento termico. Ovvero, nello stesso momento, non solo il cliente potrà disporre di una struttura adeguata alla resistenza dei rumori e dunque ottimi per una insonorizzazione sostanziale, ma anche perfetta per isolare l’ambiente dai rischi legati alla dispersione termica.
Da sottolineare, poi, nello specifico, che l’uso di materiali ad alto livello fonoisolante come la lana di roccia può essere una strategia vincente: in pratica si inserisce all'interno del telaio tra i due pannelli di cartongesso e consente un miglioramento sostanziale delle performances isolanti.
La scelta può anche andare verso altri materiali come per esempio il polistirene espanso o poliuretano espanso, che vengono talvolta preferiti dagli specialisti per la grande lavorabilità e praticità strutturale.
Del resto la insonorizzazione di un locale e di un ambiente specifico attraverso un buon livello di isolamento garantito alle pareti è una strada fondamentale per poter garantire un significativo comfort ai cittadini.
Fonoisolamento e fonoassorbimento: come insonorizzare una parete
Nell’ambito di tutte le operazioni e le competenze necessarie quando si tratta di realizzare una operazione volta a insonorizzare una parete, molto importante è poi avere una perfetta conoscenza su alcune particolari differenze non solo dei materiali, ma dei metodi e dei concetti di base da cui deriva l’operatività e la funzionalità delle soluzioni specifiche.
Nel contesto specifico, in particolare è basilare conoscere le differenze tra fonoisolamento e fonoassorbimento acustico: ad esempio, con i metodi d'isolamento acustico che esistono attualmente per le pareti come l’utilizzo di particolari contropareti isolanti si riesce a diminuire sensibilmente la propagazione del rumore nella stanza laddove si trova la parete.
Viceversa, con una tecnica di assorbimento acustico (ad esempio sfruttando le proprietà dei pannelli fonoassorbenti), si migliorerà l'acustica della stanza.
E’ oltremodo necessario, dunque sottolineare l'importanza strategica dell’avere molto chiara la differenza tra i due concetti base e sul tipo di intervento specifico da realizzare, poiché questo aiuterà moltissimo a capire quale è la necessità effettiva per quel tipo di parete e di ambiente su cui si va a lavorare; e in base ad essa, a scegliere il modo in cui verranno insonorizzate le pareti.
Molti dei rumori indesiderati posso entrare dall’esterno o viceversa diffondersi dall’interno per effetto della dispersione, altri essere causati dai vicini di casa o dagli impianti interni di casa (tipo gli elettrodomestici).
Isolare acusticamente le pareti perimetrali, così come quelle pareti confinanti con gli appartamenti attigui è vitale per un maggior comfort rispetto al classico disturbo da rumore che si diffonde tramite errate distribuzioni delle onde sonore e che, peraltro, è disciplinato sul piano normativo da alcune norme e leggi specifiche.
In Italia l’isolamento acustico è regolato dalla Legge 447 del 1995 sull’inquinamento acustico e dal noto DPCM del 5 Dicembre 1997, i quali delineano i requisiti acustici passivi degli edifici e regolamentano i valori minimi e massimi in Decibel (dB), per le unità immobiliari, per il rumore esterno, il calpestio e gli impianti (scarico WC, ascensori, condizionatori e così via; che, nel caso specifico non deve superare i 35 dB per i servizi a funzionamento discontinuo e i 25 dB per i servizi a funzionamento continuo).
Peraltro nel dettaglio la normativa, parlando di dispersione sonora, suggerisce come intervenire su pareti perimetrali, pareti divisorie e soffitto.
Per isolare gli ambienti i tecnici studiano il modo in cui si propagano le
onde sonore: in pratica l’onda sonora, sbattendo su una
superficie perde parte della sua energia
collimando sulla massa della parete,
ma un’altra sua componente viene ugualmente trasmessa oltre e si propaga
nell’ambiente mentre una sua componente viene riflessa nell’ambiente da cui essa nasce. In pratica questa energia ‘sbatte’
continuamente da una parte all’altra della parete finché questa stessa non la assorbe. Per questo si scelgono
materiali fonoassorbenti: poiché più
il suono viene assorbito, più l’energia sonora scema.
Sostanzialmente, dunque, l’isolamento acustico ostacola il
propagarsi del rumore in
due modi: con i materiali fonoisolanti
che impediscono al rumore di diffondersi e di riflettere il suono nell’ambiente
da cui provengono, e quelli fonoassorbenti
che assorbono completamente l’energia sonora).
La differenza
tra assorbimento acustico e
isolamento acustico è dunque sostanziale:
i fonoassorbenti si migliorano l’acustica negli interni, i fonoisolanti proteggono
più da rumori esterni.
In tal senso va anche analizzato il tempo di riverberazione
e il coefficiente di
fonoassorbimento. A tal proposito, per evitare l’eco è meglio usare materiali fonoassorbenti,
che evitano il propagarsi delle onde sonore grazie alla loro capacità di
trasformare l’energia sonora in calore. Spesso risultati ottimali si ottengono
utilizzando materiali
fonoisolanti (come il piombo o la gomma) in accoppiamento
con quelli fonoassorbenti.