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Intonaco interno: Prezzo e Preventivi

27.5 €/m²Prezzo medio

I prezzi per il rifacimento dell'intonaco interno sono in media 7€-27€/mq. Per raggiungere il costo totale deve essere calcolata la manodopera che varia da 40€ a 80€.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di intonaco interno: 15 €/m² - 40 €/m²

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Questi prezzi sono indicativi e possono variare in base a fattori quali la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...

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Costi per intonaco interno

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Intonaco interno casa 600 €50 mq
Intonaco interno villa1.200 €100 mq
Intonaco interno condominio1.600 €140 mq
Intonaco interno ufficio2.400 €200 mq
Intonaco interno locale commerciale3.600 €300 mq
Come otteniamo i prezzi?

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I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
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Informazione utile

I costi per il rifacimento dell'intonaco interno possono variare, generalmente si va dai 7€ ai 27€/mq, in base alla tipologia di materie prime scelte. Ai costi della manodopera che varia da nord (60€-80€) a sud (40€-50€), va sempre aggiunto il valore dell'IVA che per questo tipo di lavori va calcolata al 10%.

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  • Difficoltà: Difficile
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Quanto costa intonacare gli interni in base alle diverse tipologie di intonaco?

L'intonaco a base di gesso

Grazie alle sue caratteristiche di presa del suo legante, questo tipo di intonaco riduce sensibilmente i fenomeni di fessurazione, è in grado di mantenere un ambiente sano e confortevole, permeabile al vapore acqueo ed è un potente isolante termico. L'intonaco interno gesso è inoltre ecocompatibile, può essere applicato in forti spessori, ha un'ottima adesione al supporto.

  • Intonacare a gesso una parete di 10mq può costare dai 90€ ai 180€, per quel che riguarda i materiali, cui va aggiunta l'IVA al 10% e il costo della manodopera, che oscilla da 40€ a 80€ a seconda delle zone.

L'intonaco a base di calce

Tipico intonaco usato nel passato, quello a base di calce viene spesso utilizzato per preservare il valore storico di un edificio, nel rispetto dell'utilizzo di un intonaco interno tradizionale. Possiede un eccellente permeabilità al vapore acqueo, è ad alta traspirabilità, battericida e fungicida e spiccatamente isolante. Se si ha premura di utilizzare materiali bio compatibili, questo tipo di intonaco è decisamente appropriato.

  • Intonacare a calce una parete di 10mq può costare dai 60€ ai 140€, per quel che riguarda i materiali, cui va aggiunta l'IVA al 10% e il costo della manodopera, che oscilla da 40€ a 80€ a seconda delle zone.

L'intonaco fibrorinforzato 

Questo intonaco interno viene scelto soprattutto per sigillare fessure e crepe perché ha una composizione ottima per risolvere queste problematiche: è un premiscelato in polvere, di colore bianco o grigio, costituito da calce, cemento, inerti selezionati, additivi specifici e fibre sintetiche che conferiscono al prodotto un’elevata resistenza e compattezza. Viene usato anche come sottofondo su murature in laterizio, cotto, mattoni, blocchi in cemento pomice, tufo, etc.

  • Intonacare con un intonaco fibrorinforzato una parete di 10mq può costare dai 50€ ai 150€, per quel che riguarda i materiali, cui va aggiunta l'IVA al 10% e il costo della manodopera, che oscilla da 40€ a 80€ a seconda delle zone.

L'intonaco premiscelato a spruzzo

La composizione di questo intonaco interno consente una facile applicabilità, un'elevata resistenza agli agenti atmosferici e un'ottima adesione al supporto. Ha una base minerale costituita da calce, cemento, sabbie silicee, pigmenti inorganici stabili agli U.V. e additivi (idrofughi).  Ha un’ottima idrorepellenza e ritenzione del colore, buona resistenza all’abrasione e allo sfregamento, adatto per la protezione delle facciate e per le loro rifiniture. 

  • Intonacare con un intonaco premiscelato una parete di 10 mq può costare dai 80€ ai 180€, per quel che riguarda i materiali, cui va aggiunta l'IVA al 10% e il costo della manodopera, che oscilla da 40€ a 80€ a seconda delle zone.

Cosa è necessario tener presente prima di scegliere l'intonaco per interni?

Spesso, la differenza di temperatura tra le pareti esterne della casa e quelle interne creano un vero e proprio shock termico. La presenza di muffa sulle superfici interne di edifici può dipendere da vari fattori quali: scarsa ventilazione, eccessiva umidità, insufficiente isolamento termico, etc. In questi casi, conviene scegliere alcuni tipi di intonaco interno in grado di contrastare tale fenomeno.

Interni con problemi di muffa: intonaco interno anticondensa

Esistono in commercio degli intonaci che presentano delle caratteristiche termoisolanti, anticondensa, traspiranti e deumidificanti. L'intonaco anticondensa avvolge e protegge le pareti creando una barriera alla formazione di questo spiacevole effetto che deriva spesso dalla differenza di temperatura tra interno ed esterno della casa.

Il clima interno di un' abitazione dovrebbe vere una temperatura che oscilla tra i 19° e i 22° C e un tasso di umidità che varia tra il 40% e il 60% circa.  Le pareti svolgono un ruolo determinante per mantenere una temperatura gradevole: più elevata è la loro temperatura superficiale, più gradevole sarà la temperatura interna.  

Intonaco interno antimuffa

Bisogna prima di tutto capire qual'è il tipo di muffa con la quale abbiamo a che fare. Applicare un intonaco interno antimuffa, potrebbe non risolvere il problema se siamo in presenza di muffa da risalita ad esempio, dovuta al terreno umido sottostante dell'edificio, a pareti che sono a diretto contatto con la terra, o a perdite d'acqua. In questi casi l'umidità non viene eliminata dalla parete. Se il problema esula da questi fattori invece è possibile intervenire con intonaci di tipo “risanante” e/o “deumidificante”.

Interni umidi: Intonaco interno antiumido

Nel caso di interni umidi, dobbiamo distinguere diversi tipi di umidità: umidità da infiltrazioni, causata da rotture di tubazioni o scarico; umidità da costruzione, dovuta alla presenza di acqua nei materiali edili che non è evaporata; umidità da risalita, che può dipendere da un terreno umido e anche questa da possibili problemi nell'esecuzione dei lavori; umidità di condensa.

Utilizzare un intonaco interno antiumido risulta quanto mai indispensabile. Questi intonaci, hanno elevate capacità termoisolanti che permettono di avvolgere le murature come un ‘cappotto’, mantenendole più calde d’inverno e più fresche d’estate e prevengono sbalzi termici, correggendo le discontinuità di isolamento termico (ponti termici).

Esistono anche intonaci interni deumidificanti pressurizzanti, con funzione di prosciugamento anche in caso di umidità continua. Siamo in presenza di una struttura alveolare a cellula aperta macroporosa che trasporta l'umidità verso l'esterno.  Vengono impiegati in scantinati e ambienti dal forte tasso di umidità ambientale.

Problemi comuni d'intonaco

Cosa fare se l'intonaco si stacca o si gonfia?

Quando l'intonaco presenta questo tipo di reazione è evidente che nasconde un problema, quasi certamente legato a un fenomeno di umidità da risalita. Prima di procedere alla riparazione è dunque preferibile contattare un professionista, perché faccia un sopralluogo e determini innanzitutto le cause del problema. Solo dopo aver chiarito le cause e risolto il problema si potrà procedere al rifacimento dell'intonaco.

Quanto costa il ripristino dell'intonaco per interni?

Il rifacimento di un intonaco interno ha un costo che oscilla tra i 7€ e i 27€/mq, in base al tipo di intonaco scelto. Se si opta per soluzioni che incorporino anche un intento decorativo, l'intonacatura può arrivare a costare anche 45€/mq.

Come scegliere l'intonaco per interni in caso di problemi di umiditá?

Contattare un professionista è sempre il punto di partenza migliore per evitare di incorrere in errori di scelta. Una casa esposta a nord, per esempio, con chiari segnali di umidità, avrà bisogno di un tipo di intonaco capace di rispondere in maniera adeguata al problema. Per esempio scegliendo un intonaco deumidificante, oppure a base di calce idraulica, privo di cemento, non occlusivo e traspirante.

Quali sono i tempi di asciugatura di un intonaco tradizionale?

Esiste un tempo minimo da rispettare perché il lavoro di intonacatura d'interni risulti eseguito a regola d'arte, e questo è di minimo 48 ore. Minimo perché questo è un tempo canonico per pareti prive di qualunque problematica legata all'umidità: in questi casi l'asciugatura può arrivare a coprire anche le 96 ore.

Le tre fasi della messa in opera dell'intonaco interno

La messa in opera dell'intonaco interno si realizza in 3 passaggi: il primo passaggio è la fase di aggrappaggio (rinzaffo), il secondo serve a realizzare l'opportuno spessore (corpo o arriccio), e il terzo per la finitura (stabilitura).

Il rinzaffo, regolarizza il supporto e lo prepara in modo da assicurare buona aderenza agli strati successivi. Abbiamo bisogno, prima di iniziare a mettere in posa il nostro intonaco, di condizioni climatiche ideali: ovvero la temperatura non dovrebbe scendere al di sotto dei 5° C e al di sopra dei 35° C con un'umidità che si aggira intorno al 65%. Facciamo inoltre attenzione ai tempi di attesa tra uno strato e l'altro, il non rispettare queste regole di base, potrebbe portare ad un distaccamento dell'intonaco.

Il secondo passaggio assolve alla funzione di tenuta e di impermeabilità, Il terzo strato ha funzione estetica di finitura; si usa sabbia fine, calce e cemento. In seguito è necessaria una bagnatura fatta molto precisamente per evitare più in là un distacco dell'intonaco con la classica formazione di crepe da ritiro per eccessiva rapidità di asciugatura.

Prima di mettere la malta sui muri, è bene comunque preoccuparsi di pulire accuratamente la parete da eventuali formazioni di calce. Come possiamo immagine la fase della preparazione dell'intonaco interno non è alla portata di tutti e il “fai da te” è sconsigliato. Rivolgiamoci a dei professionisti che sapranno eseguire i lavori al meglio e procedere con queste delicate fasi dell'intonaco interno. 

Finitura intonaco interno

La stesura dello strato finale ha una funzione prevalentemente estetica. È costituito da una malta ottenuta con sabbia a grana fine. La finitura deve essere data possibilmente sul corpo dell’arriccio ancora piuttosto fresco, così da creare un collegamento stabile. Dopo alcuni giorni si potranno applicare le finiture superficiali, stucchi, vernici o pitture. Lo spessore di applicazione dovrebbe essere inferiore ai 3 millimetri. 

Gabriel Martín

Gabriel Martín

Gabriel Martín, SEO Specialist presso Habitissimo, è un appassionato del mondo digitale e in particolare del posizionamento organico sui motori di ricerca. Con competenze nel settore delle ristrutturazioni acquisite attraverso la sua esperienza personale, comprende le necessità e le sfide specifiche di questo settore.

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