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Quanto costa la manutenzione dell'impianto idraulico?

200 €/udPrezzo medio

In genere, si viene a conoscenza dei problemi relativi agli impianti idraulici quando avvengono allagamenti improvvisi ed inspiegabili: proprio per questo motivo, è consigliabile effettuare una manutenzione periodica di tali impianti, per prevenire problematiche piuttosto gravi, che comporterebbero una spesa eccessiva per la loro risoluzione.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di manutenzione impianto idraulico: 80 €/ud - 600 €/ud

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Costi per la manutenzione dell'impianto idraulico

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Manutenzione impianto idraulico casa200€Manutenzione ordinaria
Manutenzione impianto idraulico giardino150€Pulizia tubi
Manutenzione impianto idraulico villa450€Pronto intervento
Manutenzione impianto idraulico condominio200€Anticalcare
Manutenzione impianto idraulico locale commerciale600€Manutenzione straordinaria
Come otteniamo i prezzi?

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Informazione utile

Il prezzo medio per effettuare la manutenzione ordinaria di un impianto idraulico è di circa 250€.

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Quanto costa la manutenzione dell'impianto idraulico?

Manutenzione ordinaria impianto idraulicoManutenzione ordinaria impianto idraulico

Manutenzione ordinaria impianto idraulico

La manutenzione ordinaria di un impianto idraulico prevede lo svolgimento di interventi periodici il cui scopo è quello di verificare il corretto funzionamento dei sistemi perché essi siano sempre efficienti. In queste operazioni sono compresi la pulizia generale degli impianti, la messa a norma degli stessi e la sostituzione di alcune componenti.

Ecco alcuni dei lavori di manutenzione ordinaria che si effettuano sugli impianti idrico-sanitari e di riscaldamento:

  • pulizia e manutenzione caldaiacosto medio da 70€ a 120€ circa;
  • sostituzione e installazione sanitariprezzo medio di circa 600€;
  • manutenzione ordinaria climatizzatoricosto medio di circa 60€;
  • controllo tubature con videoispezionicosto medio variabile da 70€ a 200€ circa;
  • verifiche di pressione dei termosifoniprezzo medio di circa 60€.
Manutenzione straordinaria impianto idraulicoManutenzione straordinaria impianto idraulico

Manutenzione straordinaria impianto idraulico

La manutenzione straordinaria di un impianto idraulico consiste nell’effettuare lavori di natura urgente per risolvere guasti e malfunzionamenti improvvisi. Ecco alcuni esempi di interventi straordinari:

  • controllo e riparazione rubinetteriaprezzo medio di circa 150€;
  • disotturazionicosto medio variabile da 30€ a 200€ circa;
  • ispezione e riparazione perditeprezzo medio variabile da 120€ a 450€ circa;
  • sostituzione integrale impianto idricocosto medio variabile da 1.500€ a 4.500€ circa;
  • rifacimento completo impianto idricoprezzo medio di circa 3.500€;
  • riparazione sistemi di riscaldamentocosto medio di circa 1.500€;

Il prezzo medio per la sola uscita dei tecnici (pronto intervento) è di circa 30€.

Considerazioni utili sugli aspetti legali legati alla manutenzione di un impianto idraulico

Per intervenire su un impianto idraulico per il quale è necessario eseguire una manutenzione ordinaria, occorre conoscere alcuni elementi importanti, come ad esempio, eventuali disposizioni di legge, comportamenti da attuare e da evitare nel caso di proprietà condominiali e tanto altro ancora.

Se si abita in un condominio, è necessario considerare se gli interventi di manutenzione devono essere effettuati su parti comuni o private dell’impianto idrico: nel primo caso infatti, per eseguire certe operazioni, è obbligatorio chiedere l’approvazione dell’assemblea condominiale, la quale, se è d’accordo a procedere, dovrà stabilire che la spesa totale per la manutenzione sarà ripartita fra tutti i condomini.

Nel secondo caso, ossia, quando quegli interventi atti ad aggiustare o sostituire un impianto idraulico non funzionante o obsoleto vengono eseguiti in una proprietà privata, non c’è bisogno di alcuna autorizzazione.

Un altro aspetto a cui porre molta attenzione, è quello inerente al livello di calcare presente nell’acqua. In questo senso, si devono prendere in considerazione le seguenti normative:

  • UNI 8065:2019, Trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici.
  • D.P.R. n. 59 del 2 aprile 2009, Attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.
  • D.P.R. 412/93, Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia (...).
  • D. lgs. 2 febbraio 2001, n. 31, Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano.
  • D. lgs. 23 febbraio 2023, n. 18, Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.

Secondo il D.P.R. 412/93, è necessario eseguire un trattamento dell'acqua quando si ha a che fare con gli impianti termici di nuova installazione e con potenza superiore a 350 kW, per mantenere la durezza dell'acqua minore di 15 gradi francesi.

In seguito, il D.P.R. 59/2009, ha reso obbligatoria l'installazione di un addolcitore anche per gli impianti di riscaldamento con potenza inferiore a 350 kW, se essi sono di nuova installazione, se sono da ristrutturare e situati in immobili preesistenti e infine, se si ha a che fare con la sostituzione dei generatori di calore.

I valori massimi di durezza dell'acqua consigliati (e non imposti) variano da 15° F (valore limite inferiore ammesso per le acque soggette a trattamento con addolcitori con scambiatore ionico) a 50° F.

È bene ricordare infatti che, la presenza (anche minima) di calcare all'interno dell'acqua, oltre ad essere dannosa per la salute, aumenta di molto il consumo energetico.

Esempi di interventi di manutenzione degli impianti idraulici

Spurgo della fossa biologica

La manutenzione completa di una fossa biologica o di una fossa Imhoff deve essere effettuata almeno una volta all'anno. Vi sono poi alcuni accorgimenti che, se seguiti, garantiscono il corretto funzionamento della fossa settica per molto tempo; è necessario ad esempio, non gettare all'interno dei sanitari oggetti di grandi dimensioni, poiché essi possono ostruire la fossa, causando allagamenti e rotture degli impianti

La manutenzione generale di questo sistema di scarico deve essere effettuata da professionisti del settore, che si occuperanno dello svuotamento delle cisterne, della disinfezione e dello smaltimento delle acque nere.

Il costo medio per lo spurgo di una fossa biologica è di circa 120€.

Pulizia dei tubi degli impianti idraulici

Anche in questo caso, la manutenzione deve essere effettuata da tecnici esperti, i quali, per una buona riuscita dell'intervento di pulizia dei tubi, possono utilizzare delle sonde specifiche, da inserire all'interno di questi.

Tali componenti sono soggetti ad un costante passaggio di acqua, pertanto, con il passare del tempo, si riempiono di incrostazioni, soprattutto calcaree. Il calcare, la causa principale di ostruzioni e rotture dei tubi, deve essere quindi eliminato; per ottenere una pulizia completa dei tubi, i professionisti impiegano elettropompe ed eseguono lavaggi chimici.

Il costo medio per la pulizia completa dell'impianto idraulico (lavaggio) è di circa 600€.

Riparazione dei tubi e dei rubinetti

Per eseguire una corretta manutenzione degli impianti idraulici, soprattutto per quello che concerne i tubi ed i rubinetti, è consigliabile non intervenire in modo autonomo, bensì affidarsi a personale specializzato.

Solitamente, quando si rompe un tubo dell'acqua, si provvede alla sua completa sostituzione: a volte però, è possibile utilizzare metodi alternativi più economici, come ad esempio, l'impiego di resine sigillanti, perfette per neutralizzare le perdite indesiderate.

Anche la rubinetteria è soggetta a calcare, ruggine ed usura: proprio per tale motivo, è bene optare per una manutenzione quotidiana della stessa, per mezzo di semplici pulizie. Se i rubinetti in questione sono divenuti completamente inutilizzabili a causa delle incrostazioni, è possibile contattare un professionista che si occuperà di un lavaggio chimico di questi, o di una eventuale sostituzione, integrale o parziale.

Il prezzo medio per la sostituzione di due rubinetti è di circa 300€.

Riparazione dei sanitari

Questa tipologia di intervento è piuttosto complessa, perciò, dovrebbe sempre essere eseguita da idraulici esperti. Tuttavia, in commercio sono disponibili kit di riparazione dei sanitari, che, con un prezzo accattivante, promettono grandi risultati. È bene ricordare però, che per effettuare correttamente un'operazione di manutenzione su un impianto idraulico e la riparazione dei sanitari stessi, è meglio affidarsi ad un tecnico, che si occuperà di risanare le eventuali crepe presenti nella ceramica utilizzando paste specifiche, di sigillare eventuali fori, di sostituire i componenti della rubinetteria e di effettuare lavaggi chimici.

Il costo medio per la riparazione dei sanitari (crepe vasca da bagno) è di circa 250€.

Controllo di portata e pressione

Si tratta principalmente di verifiche preventive sull'impianto idraulico, per scoprire in tempo problematiche gravi, che altrimenti, una volta verificatesi, causerebbero danni significativi, comportando una manutenzione straordinaria dell'impianto stesso.

Il prezzo medio del controllo di portata e pressione di un impianto idraulico è di circa 120€.

Le tre tipologie di impianti idraulici che possono richiedere una manutenzione frequente

Interventi di manutenzione sugli impianti di carico

Gli impianti di carico sono quelli che consentono la distribuzione domestica delle acque chiare, ossia, delle acque potabili erogate dai sanitari. In questi casi, è possibile dover ricorrere alla manutenzione di questi impianti idraulici per rotture improvvise di tubi ed eventuali incrostazioni ed ostruzioni di questi.

La manutenzione degli impianti di scarico

Gli impianti di scarico consentono il passaggio delle cosiddette acque nere; essi possono essere a doppio tubo, dove una parte di impianto è predisposta per il passaggio delle acque di scarico bianche provenienti da lavatrici e sanitari e l'altra è realizzata esclusivamente per raccogliere le acque nere, o a tubo singolo, dal quale passano entrambe le tipologie di acqua. Anche in questo caso, è possibile dover effettuare una manutenzione dell'impianto idraulico sui componenti, sui tubi e sulla rubinetteria, ma anche per la disinfezione dei tubi di scarico delle acque nere e per un corretto funzionamento dello smaltimento.

Manutenzione degli impianti di riscaldamento

La manutenzione degli impianti di riscaldamento risulta molto più complessa: ci sono infatti tante norme di sicurezza da tenere in considerazione, sia che il riscaldamento sia a gas, sia che questo sia elettrico. In questo ambito, vengono eseguiti controlli per monitorare l'efficienza energetica dell'impianto, sostituzioni di componenti usurati o divelti, verifiche per accertamenti relativi ad eventuali perdite e molto altro ancora.

Manutenzione impianto idraulico e di riscaldamento: normative vigenti

Quando la manutenzione deve essere effettuata su un sistema idraulico parte di un impianto di riscaldamento, è necessario attenersi alle norme vigenti.

La normativa di riferimento di tali interventi è il D.P.R. 74/2013, Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari (...).

Tale Decreto sancisce che è obbligatorio per legge effettuare il controllo fumi, secondo le seguenti specifiche:

  • impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza minore o uguale a 100 kW: ogni 2 anni;
  • sistemi a gas metano o GPL con potenza minore o uguale a 100 kW: ogni 4 anni;
  • impianti di riscaldamento a combustibile liquido o solido con potenza maggiore di 100 kW: ogni anno;
  • impianti termici a gas metano o GPL con potenza superiore a 100 kW: ogni 2 anni.

Non vi è alcun obbligo annuale per quanto concerne invece, la manutenzione ordinaria della caldaia, tuttavia, è sempre consigliabile svolgerla almeno una volta all'anno.

Infine, il tecnico che effettua le verifiche e gli interventi di manutenzione delle caldaie, è obbligato ad apporre un bollino adesivo, il cui scopo è quello di dimostrare che il dispositivo controllato funziona in modo corretto. Esistono due tipologie di bollini:

  • verde: applicato sui documenti degli impianti termici con potenza da 35 kW a 350 kW.
  • blu: apposto sui documenti degli impianti di riscaldamento con potenza inferiore a 35 kW.