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Pulizia Impianto Riscaldamento a Pavimento: Preventi [2024]

165 €/udPrezzo medio

Il prezzo medio per la manutenzione ordinaria di un impianto di riscaldamento è di circa 150€. A questa cifra è necessario aggiungere un costo medio annuo relativo agli eventuali interventi di manutenzione straordinaria, che si aggira intorno ai 1.500€.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di manutenzione riscaldamento: 80 €/ud - 250 €/ud

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Costi per manutenzione riscaldamento

Tipo di manutenzione Prezzo Dettagli
Manutenzione riscaldamento casa300 €Riparare caldaia
Manutenzione riscaldamento appartamento250 €Pulizia di condotti e prese d'aria
Manutenzione riscaldamento centralizzato edificio800 €Riparazione perdite tubi
Manutenzione riscaldamento monolocale100 €Manutenzione ordinaria
Manutenzione riscaldamento locale commerciale900 €Manutenzione straordinaria
Manutenzione riscaldamento ufficio500 €Controllo sifoni
Come otteniamo i prezzi?

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Informazione utile

Il prezzo medio per la manutenzione ordinaria di un impianto di riscaldamento è di circa 150. A questa cifra è necessario aggiungere un costo medio annuo relativo agli eventuali interventi di manutenzione straordinaria, che si aggira intorno ai 1.500€.

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Quanto costa la manutenzione degli impianti di riscaldamento?

Manutenzione ordinaria riscaldamentoManutenzione ordinaria riscaldamento

Gli interventi di manutenzione ordinaria di un impianto di riscaldamento includono operazioni programmate e periodiche di monitoraggio dei componenti, regolazioni, pulizia generale, revisione, collaudo e controllo fumi della caldaia, eseguiti per verificare il corretto funzionamento dell’impianto stesso, e soprattutto, per prevenire eventuali guasti futuri.

La manutenzione ordinaria del riscaldamento deve sempre essere effettuata da un professionista abilitato (caldaista, idraulico o termoidraulico), nel pieno rispetto della normativa vigente. La legge, stabilisce infatti le tempistiche per svolgere questo tipo di intervento, le quali variano in base al modello di caldaia installato. I controlli obbligatori devono essere eseguiti:

  • ogni anno, per le caldaie con potenza superiore a 100 kW ed a gas, montate internamente o esternamente;
  • ogni 2 anni, per le caldaie con potenza da 35 kW a 100 kW, posizionate all’interno di un edificio e presenti da più di 8 anni;
  • ogni 4 anni, per le caldaie con potenza fino a 35 kW installate da meno di 8 anni all’esterno degli immobili e dotate di camera stagna.

Il prezzo medio per la manutenzione ordinaria di un impianto di riscaldamento è di circa 150€.

Scopri maggiori informazioni sul controllo fumi della caldaia!

Manutenzione straordinaria riscaldamentoManutenzione straordinaria riscaldamento

Quando si verificano guasti improvvisi e, più in generale, eventi che causano il malfunzionamento o la mancata accensione della caldaia, è necessario eseguire interventi di manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento. In particolare, tali operazioni includono:

  • sostituzione centralina caldaia, da 200€ a 250€;
  • riparazione valvola gas caldaia, da 150€ a 200€;
  • riparazione dei termosifoni o del climatizzatore, da 100€ a 450€;
  • pulizia impianto riscaldamento a pavimento prezzi medi variabili da 450€ a 1.900€ circa;
  • pulizia serpentine riscaldamento pavimento: costo medio di circa 1.200€ per 20 serpentine.

È importante ricordare che, per qualsiasi intervento di questo tipo, il responsabile principale è sempre il proprietario dell’impianto, il quale, nel caso di un condominio con sistema di riscaldamento centralizzato, è l’amministratore. La legge, prevede inoltre la possibilità di delegare ad un’impresa certificata il titolo di “Terzo responsabile della manutenzione degli impianti termici”.

I costi relativi alla manutenzione straordinaria di un impianto di riscaldamento variano a seconda della problematica riscontrata. Naturalmente, il prezzo per la sostituzione della caldaia sarà maggiore rispetto alla spesa da sostenere per il cambio di un solo radiatore. In linea generale, il costo medio per tali interventi si aggira intorno ai 1.200€ all’anno.

Consigli utili per la manutenzione del riscaldamento

Quando rivolgersi a un professionista per la manutenzione del riscaldamento

È bene rivolgersi ad un tecnico specializzato per la manutenzione dell'impianto di riscaldamento, prima della sua accensione o nel periodo successivo al suo spegnimento. Occorre inoltre sapere che esistono determinate tipologie di interventi di manutenzione obbligatori per legge, come ad esempio, la revisione annuale della caldaia.

A chi rivolgersi per la manutenzione del riscaldamento

Per quanto riguarda l'obbligo annuale di revisione della caldaia, è necessario rivolgersi ad un tecnico o a una ditta abilitati e specializzati in questo tipo di interventi.

In generale, per la manutenzione di un impianto di riscaldamento, la figura di riferimento è quella del termoidraulico. È sempre meglio affidarsi allo stesso professionista che si è occupato della progettazione e dell'installazione dell'impianto in questione.

Domande frequenti sulla manutenzione del riscaldamento

Quando è indispensabile cambiare i termosifoni?

Gli interventi di manutenzione di un impianto di riscaldamento includono anche la sostituzione dei termosifoni. Occorre eseguire tale operazione quando i modelli installati sono particolarmente vecchi, si scaldano in molto tempo, non emanano sufficiente calore e si guastano di frequente. Altre problematiche per le quali è necessario cambiare i radiatori sono la formazione di ruggine e la conseguente corrosione della superficie, oppure, l’inefficienza complessiva dei dispositivi. È bene tenere presente che la durata media di un radiatore è di circa 15-20 anni.

Come verificare la quantità d’acqua nell’impianto di riscaldamento?

Per conoscere con precisione la quantità di acqua presente all’interno di un impianto termico, è possibile effettuare due diverse tipologie di calcoli: il primo metodo consiste nel calcolare il volume in litri basandosi sulla potenza in kW dell’impianto. L’operazione da eseguire è la seguente: Q = 15 x kW.

La seconda tecnica prende invece in esame la tipologia di sistema di riscaldamento, stimando il valore finale in base a determinate tabelle. In via generale, i metodi migliori (e più semplici) per sapere qual è la quantità di litri d’acqua presente negli impianti è quello di contattare un professionista del settore, oppure, consultare il Libretto d’Impianto.

Chi paga la manutenzione della caldaia in caso di casa in affitto?

L’art. 1156 del Codice Civile stabilisce che, nel caso di un affitto, a pagare le spese di manutenzione straordinaria relative alla caldaia sia il proprietario dell’immobile, ossia, il locatario. Come specificato dall’art. 1609 del C.C., all’inquilino spetta soltanto il pagamento di piccole spese di manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento, le quali sono essenzialmente dovute all’utilizzo nel tempo del dispositivo, e non ad eventi improvvisi o a causa della sua vecchiaia.

Ogni quanto va fatta la decalcificazione dell'impianto di riscaldamento?

Come già accennato in precedenza, il calcare è una delle cause più frequenti del blocco della caldaia, pertanto, è necessario prevenirne la formazione effettuando periodicamente dei trattamenti di decalcificazione. È opportuno eseguire tale intervento quando si riscontrano problemi all’impianto di riscaldamento ed aumentarne la frequenza in base alla durezza dell’acqua nella propria area geografica.

Manutenzione del riscaldamento per chi vive in condominio

Molti condomini hanno ancora un impianto di tipo centralizzato, vale a dire, dotato di una grande caldaia condominiale che, sfruttando l'impianto installato all'interno di ogni singolo appartamento, porta il calore da essa ai vari termosifoni collocati nelle case.

Tali impianti, ai sensi dell'art. 1117 del Codice Civile, sono da considerarsi un bene comune. La loro messa in esercizio necessita di una serie di accorgimenti e porta con sé un insieme di problematiche diverse.

La responsabilità di controllo e riparazione della caldaia, sono interventi di cui deve occuparsi l'amministratore di condominio, il quale dovrà provvedere alla completa manutenzione dell'impianto di riscaldamento.

È suo infatti, il compito di chiamare una ditta specializzata nelle riparazioni ed abilitata, qualora la caldaia dovesse avere qualche problema.

Le spese di manutenzione ordinaria dell'impianto di riscaldamento in condominio, sono regolate anche dalla norma UNI 10200:2018 (Criteri di ripartizione delle spese dei sistemi di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria), introdotta nell'ambito del tema della contabilizzazione di calore.

La norma stabilisce infatti che i condomini devono pagare in base ai consumi variabili volontari (ripartiti seguendo le letture dei contabilizzatori di calore di ognuno, più una quota variabile dei costi) ed a quelli fissi involontari (calcolati con la tabella millesimale del riscaldamento). 

Come far ripartire la caldaia in inverno?

Il blocco della caldaia è uno dei guasti (momentanei o permanenti) più frequenti durante la stagione invernale e relativi ai dispositivi a gas e metano. In genere, ciò avviene perché le tubazioni si raffreddano o si congelano, tuttavia, altri problemi possono anche essere gli sbalzi di pressione, un tiraggio dei fumi insufficiente, il guasto dei sensori, la presenza di calcare, la mancanza di corrente elettrica o gas e la presenza di aria nei termosifoni.

Spesso, per far ripartire la caldaia, è sufficiente effettuare un reset della stessa, oppure, attendere il test di autodiagnosi eseguito dall’apparecchio (nel caso ne sia fornito), e contattare il proprio tecnico di fiducia per un pronto intervento.

Per agevolare il lavoro al professionista, è bene conoscere sia un eventuale codice errore segnalato dalla caldaia, sia avere a portata di mano il libretto di istruzioni dell’elettrodomestico.

Mediamente, la spesa da sostenere per rimuovere il blocco della caldaia è di circa 80€.

Spurgo dei radiatori cosa c'è da sapere?

È necessario provvedere allo spurgo dei termosifoni ogni volta che l’impianto è rimasto inutilizzato per lungo tempo (come ad esempio, alla fine della stagione estiva), poiché è possibile che all’interno dei radiatori si sia accumulato un eccesso di aria che ostacola il passaggio dell’acqua calda.

Spurgare i termosifoni è un semplicissimo intervento di manutenzione dell’impianto di riscaldamento, che può essere eseguito in autonomia svitando la valvola apposita presente sul dispositivo e raccogliendo l’acqua all’interno di un contenitore.

Tuttavia, prima di svolgere tale operazione su ogni singolo radiatore, è sempre necessario controllare che la pressione della caldaia sia stabile (nel momento in cui si spurgano i termosifoni infatti, la pressione della caldaia si abbassa, pertanto, occorre ricaricare l’acqua al suo interno).

È bene ricordare che, generalmente, la valvola di spurgo è collocata sul lato opposto rispetto a quella dell’ingresso dell’acqua calda, e sulla parte superiore del radiatore. Nei termosifoni tradizionali, questo accessorio è ricoperto da un comodo elemento in plastica, mentre in altri, è possibile trovare dadi o viti, i quali si possono svitare soltanto con attrezzi idonei. Di solito, la quantità complessiva di acqua da rimuovere è di circa mezzo bicchiere.

Il prezzo medio per far spurgare 10 termosifoni da un professionista è di circa 80€.

Raffaela Cozzolino

Raffaela Cozzolino

Nata e cresciuta in Liguria, Raffaela Cozzolino si occupa di scrittura creativa e SEO/copywriting dal 2017. Ha collaborato con varie Web Agency, startup e aziende per redigere e gestire i contenuti di blog e siti web aziendali. Da sempre interessata alla scrittura, all’interior design e al giardinaggio, è riuscita a trasformare la sua passione personale in una professione.

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