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Quanto costa ristrutturare un appartamento?

1000 €/m²Prezzo medio

Le agevolazioni fiscali vigenti sono un importante strumento che può farti risparmiare sui costi necessari per ristrutturare un appartamento. Verifica di aver diritto alle detrazioni sull’IRPEF prima di avviare i lavori ed assicurati di eseguire i pagamenti in modo tracciabile per non rischiare di perdere questa opportunità. Potresti ottenere una detrazione fino al 65% usufruendo dell'Ecobonus se realizzi degli interventi per il miglioramento energetico del tuo appartamento.

Rango de precios indicado por los profesionales de ristrutturare appartamento: 800 € - 1.200 €

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Costi della ristrutturazione di un appartamento

Tipo di ristrutturazionePrezzoDettagli
Ristrutturazione integrale appartamento120.000 €75 mq imbiancare pareti / pavimento/ impianto idraulico elettrico / solaio/ infissi / porte / bagno completo cucina
Ristrutturazione parziale appartamento15.000 €60 mq imbiancare pareti / pavimento
Ristrutturare impianti appartamento30.000 €80 mq impianto termico, elettrico, idrico, acustico
Ristrutturare spazi esterni appartamento 65.000 €100 mq rifacimento terrazzo
Ristrutturare appartamento chiavi in mano180.000 €50 mq imbiancare pareti / pavimento/ impianto idraulico elettrico / solaio/ infissi / porte / bagno completo cucina mobili

Informazione utile

Le agevolazioni fiscali vigenti sono un importante strumento che può farti risparmiare sui costi necessari per ristrutturare un appartamento. Verifica di aver diritto alle detrazioni sull’IRPEF prima di avviare i lavori ed assicurati di eseguire i pagamenti in modo tracciabile per non rischiare di perdere questa opportunità. Potresti ottenere una detrazione fino al 65% usufruendo dell'Ecobonus se realizzi degli interventi per il miglioramento energetico del tuo appartamento.

  • Da 2 settimane a 4 mesi
  • Difficoltà: Media
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Rifacimento dell’impianto idraulico: esempio di preventivo

Spesso, quando si svolge la ristrutturazione di un appartamento, è necessario effettuare il rifacimento dell’impianto idraulico, soprattutto se la casa è molto vecchia e non è mai stata rinnovata.

In molti casi, questo intervento deve essere eseguito se sono presenti perdite e rotture frequenti, erogazione di acqua sporca o contenente elevate quantità di calcare, e infine, se si è certi che le tubazioni siano realizzate in piombo o in ferro.

Il costo medio per il rifacimento di un impianto idraulico varia in funzione di numerosi elementi, come ad esempio:

  • epoca di realizzazione dell’impianto;
  • entità e difficoltà dei lavori di ristrutturazione;
  • tariffe dei professionisti;
  • eventuali costi extra per il trasporto e lo smaltimento delle macerie edili;
  • urgenza dell’intervento;
  • zona geografica in cui si trova l’appartamento.

In linea generale, il prezzo medio per rifare l’impianto idraulico di una casa di 100 mq è di circa 4.000€.

Consigli per chi sta per ristrutturare l’appartamento

Stabilire delle priorità

Se stai per ristrutturare per la prima volta un appartamento è probabile che ti ritrovi con le idee confuse e non sai da dove partire. Per cavarsela al meglio ed avere un buon risultato inizia con l’individuare quali sono i lavori da eseguire per primi e quali invece possono attendere. 

Nella scala delle priorità i primi posti sono occupati dai lavori più tecnici e strutturali, come il rifacimento degli impianti o la riorganizzazione interna degli spazi, e successivamente aspetti secondari come la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione dei mobili. 

Stabilire un budget di spesa

L’emozione di avviare i lavori di ristrutturazione di un appartamento non deve far dimenticare l’importanza dello stabilire e rispettare un budget massimo di spesa. Il rischio di oltrepassare le proprie possibilità è concreto se non è stata definita chiaramente una cifra massima prima della stesura del progetto. Allo stesso modo, delle scelte eccessivamente costose a cantiere avviato possono comportare l'impossibilità di completare i lavori per mancanza di fondi.

Prestare attenzione al regolamento condominiale

Pur essendo un immobile di tua proprietà, trovandoti all’interno di un condominio non puoi eseguire i lavori senza aver consultato il regolamento condominiale. Non potrai ad esempio intervenire sulle parti comuni senza il consenso dell’assemblea condominiale e non potrai apportare modifiche alla facciata principale se queste vanno a modificare il decoro architettonico del condominio. Cambiare il colore delle tende da sole, sostituire le persiane oppure cambiare le ringhiere del balcone sono esempi di lavori non consentiti da molti regolamenti condominiali.

Aspetti da tenere a mente prima di installare un'antenna in un condominio

Installare un’antenna tv privata in condominio è possibile, tuttavia occorre prestare attenzione a vari elementi, come ad esempio, la manutenzione del decoro architettonico dell’edificio, il quale non deve essere pregiudicato in alcun modo con il montaggio del nuovo dispositivo.

In aggiunta a ciò, dopo aver eseguito il distacco dall’antenna condominiale, è necessario verificare che la nuova installazione non crei problemi di nessun tipo al dispositivo esistente e al suo funzionamento.

Naturalmente, prima di installare una nuova antenna tv privata in condominio, è sempre opportuno visionare il regolamento condominiale.

Se, per effettuare questo intervento è necessario eseguire modifiche alle parti comuni del caseggiato, è obbligatorio discutere la fattibilità di tale lavoro nel corso di un’assemblea condominiale. In generale, però, salvo diverse disposizioni, non occorre alcun tipo di permesso.

Per ulteriori chiarimenti, è bene visionare le seguenti normative:

  • Art. 1122-bis C.C. (Impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili);
  • Art. n. 209 del Decreto Legislativo n.259 del 1° agosto 2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche - Installazione di antenne riceventi del servizio di radiodiffusione e di antenne per la fruizione di servizi di comunicazione elettronica).

La ristrutturazione dell'appartamento passo per passo

Selezionare con cura i professionisti a cui ci si affida

Se hai un appartamento da ristrutturare avrai bisogno di una serie di professionisti per l’esecuzione dei lavori. Un professionista valido ti accompagnerà durante tutto il percorso della ristrutturazione, portando a compimento le tue richieste ed esaudendo i tuoi desideri. Talvolta un buon professionista può suggerire soluzioni alternative a quelle richieste, dopo aver verificato la fattibilità dei lavori

Quando ricevi i preventivi confrontali in maniera accurata, valutando cosa ogni professionista ti sta offrendo e non selezionando semplicemente la richiesta più economica.

Richiedere un progetto di ristrutturazione

Per eseguire brillantemente la ristrutturazione di un appartamento è necessario avere un progetto redatto da un professionista specializzato. A seconda della tipologia di lavori da fare il professionista da te incaricato potrebbe essere un geometra, un architetto o un interior designer. 

Si tratta di una fase molto importante anche perché ti permetterà di visualizzare come sarà l’appartamento una volta terminati i lavori. I costi non sono eccessivi, generalmente la parcella di un progettista è del 2 o 3 % dell’importo complessivo dei lavori. 

Facendo un rapido calcolo, per un appartamento di 70 mq il cui costo preventivato per la ristrutturazione è di 50.000 € i costi di progettazione saranno al massimo di 1.500 €.

Rispettare l'iter burocratico

Quando ti appresti ad eseguire dei lavori è buona norma consultare il regolamento edilizio locale per verificare quali sono i titoli abilitativi richiesti. Molte opere di ristrutturazione ordinaria e straordinaria di piccola portata possono essere effettuati in regime di edilizia libera, mentre per lavori che comportano modifiche strutturali o un cambio di destinazione d’uso sono richiesti dei permessi. 

Se non hai dimestichezza con queste pratiche puoi chiedere aiuto ai professionisti che hai contattato che potranno occuparsi anche di queste procedure.

Inizio dei lavori

Una volta definiti tutti i dettagli e sbrigate le pratiche non resta che avviare i lavori. Le tempistiche dipendono naturalmente dalla tipologia di lavori da eseguire e da come sarà gestito il cantiere.

Fare gli ordini delle varie forniture in tempo utile eviterà rallentamenti nella loro posa. Affidandoti a dei buoni professionisti tutte le fasi saranno coordinate in modo da ottimizzare i tempi e la ristrutturazione sarà terminata nel minor tempo possibile. 

Indicativamente i lavori per la ristrutturazione integrale di un appartamento di 100 mq hanno una durata di almeno due mesi.

Messa a norma dell’impianto elettrico: cosa sapere

Spesso, quando si acquista un appartamento da ristrutturare, occorre rivedere l’impianto elettrico e soprattutto, verificare la messa a norma dello stesso.

Per farlo, è necessario contattare un elettricista, che provvederà ad eseguire i vari controlli sull’impianto esistente e, eventualmente, a rilasciare la certificazione di conformità.

Per questo tipo di intervento, che è considerato una manutenzione ordinaria, non sempre è necessario mettere mano alla muratura, alle canaline o alle prese: a volte, un semplice controllo può essere sufficiente.

La legge che disciplina la messa a norma dell’impianto elettrico è la CEI 64/8 (Progettazione, realizzazione e verifica di un impianto elettrico utilizzatore in bassa tensione). Secondo quest’ultima, un impianto sicuro (ossia, a norma di legge) deve avere i seguenti requisiti:

  • un dimensionamento corretto in relazione alla metratura della casa;
  • la presenza della messa a terra, del salvavita e di protezioni e coprifili;
  • una centralina con due interruttori differenziali e un interruttore generale;
  • un interruttore per ogni linea elettrica e due tipi di alimentazione (per elettrodomestici e luci);
  • la presenza di luci d’emergenza.

La legge in questione, naturalmente, contiene disposizioni più complete riguardo alla messa a norma degli impianti elettrici, pertanto, è bene leggerla interamente per conoscere ogni dettaglio relativo a tale intervento.

Inoltre, è opportuno considerare anche il D.M. n°37/2008, il quale obbliga la ditta o l’installatore dell’impianto elettrico a rilasciare la dichiarazione di conformità dopo l’installazione.