Impresa o Professionista?Iscrizione gratis!Sei un'impresa o un professionista?Registrati gratis!»

habitissimo - Ristrutturazioni e servizi per la casa

Teleriscaldamento: prezzi e preventivi

950 €/m²Prezzo medio

Il prezzo medio per installare il teleriscaldamento condominiale nel Nord Italia è di circa 700€. La cifra indicata comprende sia la manodopera che il costo relativo all’allaccio.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di teleriscaldamento: 400 €/m² - 1.500 €/m²

Richiedi preventivi ai migliori professionisti della tua zona

Questi prezzi sono indicativi e possono variare in base a fattori quali la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...

In questa guida

Richiedi preventivi gratuiti e senza impegno ai professionisti della tua zona

Come funziona il servizio preventivi di habitissimo?

Grafico di persona che richiede il suo preventivo tramite cellulare1. Raccontaci del tuo progetto teleriscaldamento.
Persona richiedente un preventivo tramite il suo smartphone2. Confronta i migliori professionisti e aziende di teleriscaldamento.
Conversazione telefonica tra un professionista e un privato3. Potrai ottenere preventivi e assumere, se lo desideri, il professionista che più ti piace.
In meno di un minuto e gratis

Costi per teleriscaldamento

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Teleriscaldamento casa 4.000 €100 mq
Teleriscaldamento villa 2.800 €70 mq
Teleriscaldamento ufficio8.000 €200 mq
Teleriscaldamento locale commerciale20.000 €500 mq
Teleriscaldamento hotel 45.000 €1.000 mq
Come otteniamo i prezzi?

Come otteniamo i prezzi?

I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
+ 60.917richieste di preventivo di teleriscaldamento
+ 2.841professionisti di teleriscaldamento
+ 820recensioni verificate da teleriscaldamento

Informazione utile

Il prezzo medio per installare il teleriscaldamento condominiale nel Nord Italia è di circa 700€. La cifra indicata comprende sia la manodopera che il costo relativo all’allaccio.

  • Circa 5 giorni
  • Difficoltà: Media
arrow

Esempi di preventivi per installare il teleriscaldamento

Utilizzare il teleriscaldamento è una scelta economicamente molto vantaggiosa se si abita presso un’area densamente popolata. In genere, il prezzo per avere a disposizione un sistema di teleriscaldamento varia in base a numerosi fattori, come ad esempio, la tipologia di combustibile impiegato dalla centrale di cogenerazione, la posizione geografica del proprio edificio e la distanza dalla centrale di cogenerazione, l’IVA sul carburante ed i vari contributi per l’allacciamento.

Non bisogna dimenticare infine, che i costi inziali (la maggior parte delle volte, molto elevati), possono essere ridotti grazie ad eventuali agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato.

Ecco due esempi di preventivi relativi a questi impianti di riscaldamento, i cui prezzi si differenziano in base alle diverse caratteristiche dei contesti abitativi.

Teleriscaldamento gas naturale per abitazione singola a Nord

  • IVA 10%;
  • prezzo medio materia prima con tariffa trinomia e potenza contrattuale superiore a 35 kW: 0,102804 €/kWh;
  • quota annuale fissa (per potenze da 36 kW a 399 kW): circa 60€;
  • allaccio: circa 500€;
  • quota sistema annuale, circa 124€.

Teleriscaldamento gas naturale per condominio a Nord Est

  • IVA 10%;
  • prezzo medio materia prima con tariffa binomia (alta temperatura): 0,100627 €/kWh;
  • allaccio: circa 500€;
  • canone fisso annuale, circa 206€.

Come funziona il teleriscaldamento?

A differenza degli impianti di riscaldamento tradizionale, collocati all’interno degli edifici, il teleriscaldamento è un sistema a distanza, il cui funzionamento è possibile grazie a varie condutture, le quali, partendo da una centrale di cogenerazione (situata in un’altra area rispetto alla posizione dell’immobile da riscaldare), trasportano il calore alle abitazioni.

Il calore prodotto dalle centrali è distribuito alle singole unità abitative per mezzo di un fluido termovettore, ossia, una sostanza capace di mantenere il calore e di trasportarlo presso altre aree. Ciò è possibile grazie alla presenza di una rete di distribuzione primaria, dotata di doppia tubazione, di cui una, funge da fornitura principale di calore per le case, mentre l’altra, contiene il liquido freddo che ritorna alla centrale di produzione.

I metodi principali impiegati dalle centrali di cogenerazione per produrre il calore, sono due: quello diretto, composto da un solo circuito idraulico che collega la centrale alle componenti degli impianti degli utenti allacciati, e quello indiretto, formato invece da due o più circuiti idraulici differenti.

Grazie al teleriscaldamento, è possibile produrre calore, acqua calda sanitaria ed alimentare i sistemi di raffrescamento.

Prezzi del teleriscaldamento per città

CittàPrezzi
Milano da 0,0730€/kWh a 0,1012€/kWh
Brescia da 0,1013€/kWh a 0,1099€/kWh
Roma da 0,0795€/kWh a 0,1136€/kWh
Torino da 0,0370€/kWh a 0,1244€/kWh
Verona da 0,1375€/Mcal a 0,1447€/Mcal

Domande frequenti sul teleriscaldamento

Come ripartire le spese del riscaldamento centralizzato in un condominio?

In base ai consumi del condominio con impianto centralizzato e teleriscaldamento, vengono stabilite due tipologie di quote: una millesimale ed una variabile. In genere, il rapporto tra le due quote, è determinato dall’amministratore del condominio stesso.

Nel caso non sia possibile ottenere il valore appena descritto, la ripartizione delle spese deve essere eseguita stabilendo una quota millesimale del 20% (indipendente dai consumi), a seconda dei millesimi di ogni unità abitativa, ed una quota proporzionale dell’80% relativa ai consumi effettivi, calcolata in base ai millesimi degli spazi da riscaldare.

Quanto si risparmia con il teleriscaldamento?

Con il teleriscaldamento è possibile ottenere grandi vantaggi economici, in quanto, tale sistema consente di pagare soltanto il calore di cui si è effettivamente usufruito. Inoltre, si possono effettuare i pagamenti relativi ai consumi subito dopo aver utilizzato le fonti di calore, e non in anticipo. Infine, le tariffe relative ai combustibili sono molto più basse rispetto a quelle delle altre tipologie di impianti.

Quanto costa la manutenzione del teleriscaldamento e ogni quanto è necessaria?

A differenza dei sistemi tradizionali di riscaldamento, il teleriscaldamento non necessita di molti interventi di manutenzione, né ordinaria, né straordinaria. Questo aspetto è molto vantaggioso, sia per quanto riguarda i costi da sostenere, sia per ciò che concerne la maggiore sicurezza degli impianti. Nel caso di un sistema di teleriscaldamento, bisogna infatti eseguire la manutenzione delle condutture, realizzate appositamente per contenere i fluidi termovettori, e quindi, molto resistenti, e della centralina di scambio, che richiede interventi ordinari minimi.

Come localizzare delle perdite del sistema di teleriscaldamento?

All’interno di un sistema di teleriscaldamento, si trovano i segnalatori di guasti, ossia, dispositivi collocati lungo tutto il percorso delle condutture. Grazie a questi apparecchi, localizzare le perdite risulta un’operazione molto semplice e rapida.

Come viene alimentato il teleriscaldamento?

Il teleriscaldamento può sfruttare varie tipologie di fonti per produrre calore, molte delle quali sono anche rinnovabili.

Questo sistema di riscaldamento viene alimentato da biomassegeotermiasolare termicocombustibili fossiligas naturale, oppure, calore derivante dalla termovalorizzazione dei rifiuti non riciclabili e dalle attività industriali. Oggi, all’estero, per il teleriscaldamento, viene utilizzato anche il calore prodotto dalle centrali nucleari.

In base al luogo in cui si trovano le centrali che forniscono il teleriscaldamento, verrà utilizzata la fonte che si ha più a disposizione. In linea generale, questo sistema di riscaldamento è diffuso maggiormente nell’Italia settentrionale: le regioni situate in zone boschive, impiegano soprattutto biomasse (scarti della lavorazione del legname), al contrario, quelle in cui sono presenti molte industrie, utilizzano principalmente il calore prodotto da queste attività e la termovalorizzazione.

Occorre ricordare che, per l’utilizzo della biomassa, l’IVA è del 10%, mentre per l’impiego degli oli combustibili, l’IVA sale al 20%. Ciò è dovuto al grado di inquinamento della fonte utilizzata.

Quali sono le principali reti per il teleriscaldamento?

La conformazione delle reti del teleriscaldamento, può essere differente a seconda di come sono sistemate le condutture del fluido termovettore. In particolare, esistono tre tipologie principali di reti, ossia, ad anelloramificate e a maglia.

Le reti ad anello sono quelle meno complesse: in questo caso infatti, il fluido riscaldato parte dalla centrale di cogenerazione, arriva ai dispositivi termici delle singole unità abitative e ritorna alla centrale. Si tratta di una configurazione molto semplice, che consente di ampliare con facilità la rete, in previsione di allacci aggiuntivi.

Le reti ramificate sono composte da una rete primaria dalla quale si diramano condutture secondarie. Queste ultime, hanno il compito di distribuire il fluido termovettore direttamente alle utenze.

Le reti a maglia sono quelle più costose, tuttavia, rappresentano un’ottima soluzione per la gestione della distribuzione del calore. Si tratta di condutture formate da circuiti chiusi collegati fra loro.

Raffaela Cozzolino

Raffaela Cozzolino

Nata e cresciuta in Liguria, Raffaela Cozzolino si occupa di scrittura creativa e SEO/copywriting dal 2017. Ha collaborato con varie Web Agency, startup e aziende per redigere e gestire i contenuti di blog e siti web aziendali. Da sempre interessata alla scrittura, all’interior design e al giardinaggio, è riuscita a trasformare la sua passione personale in una professione.

Vedi profilo