In questo articolo
- #1 Il giardino dei giochi d'acqua
- #2 Merano: tutti i fiori per la Principessa
- #3 Venezia: I giardini della Biennale
- #4 Giardini regali a Torino
- #5 Firenze Rinascimentale
- #6 Un parco per mirare il mare
- #7 Il parco dei mostri per "sfogare il cuore"
- #8 Un giardino in un'isola in un lago
- #9 Il giardino fantastico
- #10 Il giardino che è un'opera d'arte

#1 Il giardino dei giochi d'acqua
Siamo a Valsanzibio di Galzignano Terme, provincia di Padova, dove si trova l'omonimo giardino di Valsanzibio, un eccezionale esempio di giardino barocco che consta di oltre 60 statue scolpite nella pietra d’Istria ed altrettante sculture minori che si integrano ad architetture, ruscelli, cascate, fontane, laghetti, scherzi d’acqua e peschiere, fra innumerevoli alberi ed arbusti, su più di 10 ettari di superficie. Inoltre, all’interno del complesso e tappa importante nel percorso di salvificazione, c’è il labirinto di bosso, l'emblema del giardino per eccellenza, con il classico desgin arboreo, la simbolica Grotta dell’Eremita, l’Isola dei Conigli e il Monumento al Tempo.
Ha ricevuto il primo premio come ‘Il più bel giardino d’Italia‘ nel 2003 ed il terzo più bello in Europa nel 2007.


#2 Merano: tutti i fiori per la Principessa
Ce n'è uno estivo e un altro invernale, perché la Principessa Sissi amava passeggiare d'inverno e d'estate. Ci troviamo a Merano e i due sentieri botanici che percorrono il fiume emanano tepore e freschezza perché Sissi non sarebbe stata una vera Principessa senza aver visto esaudito il suo desiderio. E non solo, tutt'intorno al Castello di Trauttmansdorff, in quelli che vengono chiamati Giardini Acquatici e Terrazzati, i personaggi principali sono scalinate e rivoli d'acqua che congiungono fra loro a diversi livelli creando scenografici esempi dell'architettura dei giardini europea: bossi a sfera, aiole geometriche e labirinti evocano l'atmosfera dei giardini rinascimentali dal design tutto italiano.
Fedeli invece alla tradizione britannica, le aiuole del Giardino all'Inglese, pur geometriche, non seguono schemi altrettanto rigidi. Nel Giardino dei Sensi, invece, il grande protagonista è l'effluvio profumato delle piante aromatiche, dei roseti inglesi, dei gigli e gelsomini. Ai piedi delle terrazze si apre il romantico Laghetto delle Ninfee. I mille colori di queste piante acquatiche sono incorniciati dalla rigogliosa vegetazione dominata dagli iris, dai gigli emerocallidi e dalle piante palustri. Un autentico tripudio di fiori è quello offerto dalle collezioni di clematis e peonie. Nel roseto dei Giardini Acquatici e Terrazzati sbocciano d'estate oltre 50 specie selvatiche e 30 varietà storiche.



#3 Venezia: I giardini della Biennale
Ora luogo di riferimento per artisti, architetti, vip e vernissage, i Giardini di Venezia sono il luogo in cui hanno sede la Biennale d'Arte e quella di Architettura, troviamo infatti i principali padiglioni con installazioni artistiche e progetti di architettura e design.
L'origine del parco risale al 1807, quando Napoleone Bonaparte dispose che la città di Venezia fosse dotata di un'area adibita a verde pubblico. Per ricavare lo spazio necessario allo scopo furono abbattute le chiese di San Domenico e di Sant'Antonio e con le macerie ottenute dalla demolizione si provvide a consolidare il terreno e a creare una collinetta sulla quale trovò posto un caffè; difficile la scelta delle piante, date le particolarità climatiche di Venezia. I giardini contengono tuttavia una florida vegetazione, tra la quale si organizzano, perlopiù intorno a un viale centrale da cui si dipanano sentieri minori, le diverse architetture novecentesche dei padiglioni, caratteristiche per la forma e ciascuna effigiata dal nome della nazione ospitata.



#4 Giardini regali a Torino
Tutta l'urbanistica della città è senz'altro regale, reduce com'è Torino di essere stata capitale del Regno d'Italia con i Savoia a babordo.
Fuori città si trova la Reggia di Venaria, sensazionale, anche solo per vastità. Non solo, poco distante il Castello di Rivoli. Ma anche in città c'è un parco bellissimo, quello del Valentino, con annesso castello. Tutta la superficie dell’ immensa oasi verde fu acquistata da Emanuele Filiberto di Savoia a metà del XVI secolo e l’area, da parco fluviale, divenne una struttura organizzata con eleganti giardini.
Sono molti i punti di interesse storico e paesaggistico all’interno del parco: dal Borgo Medievale all’Orto Botanico, principale centro di studio della botanica italiana e molti altri monumenti e statue che ricordano grandi personaggi della storia della Città di Torino. Sembra che un tempo, nel parco, fosse consuetudine celebrare il 14 febbraio, una cerimonia tra innamorati in cui ogni dama chiamava Valentino il proprio cavaliere.



#5 Firenze Rinascimentale
Alle spalle di Palazzo Pitti si estende il meraviglioso Giardino di Boboli.
I Medici per primi ne curarono la sistemazione, creando il modello di giardino all'italiana che divenne esemplare per molte corti europee. La vasta superficie verde suddivisa in modo regolare, costituisce un vero e proprio museo all'aperto, popolato di statue antiche e rinascimentali, ornato di grotte e di grandi fontane, come quella del Nettuno e dell’Oceano.
Le successive dinastie Lorena e Savoia ne arricchirono ulteriormente l’assetto, ampliandone i confini che costeggiano le antiche mura cittadine fino a Porta Romana. Di notevole suggestione visiva è la zona a terrazzamenti ove si trova il settecentesco padiglione del Kaffeehaus, raro esempio di architettura rococò in Toscana o la Limonaia. La visita a Boboli completa quella alla Reggia di Pitti, di cui è parte integrante, consente di cogliere pienamente lo spirito della vita di corte ed allo stesso tempo, di godere dell'esperienza di un giardino che sempre si rinnova pur nel rispetto della propria tradizione.



#6 Un parco per mirare il mare
Si chiama Parco di Miramare e si trova all'ingresso della città di Trieste, dove troneggia l'omonimo Castello affacciato sull'Adriatico.
Il Parco di Miramare, con i suoi ventidue ettari di superficie, è il risultato dell’impegnativo intervento condotto nell’arco di molti anni da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio roccioso di Grignano, che aveva in origine l’aspetto di una landa carsica quasi del tutto priva di vegetazione.
Nella zona est prevale la sistemazione “a bosco” che asseconda l’orografia del luogo: alberi alternati a spazi erbosi, sentieri tortuosi, gazebi e laghetti, ripropongono i dettami romantici del giardino paesistico inglese. La zona sud ovest, protetta dal vento, accoglie aree geometricamente impostate, come nel caso del giardino all’italiana antistante al “Kaffeehaus” o delle aiuole ben articolate intorno al porticciolo.




#7 Il parco dei mostri per "sfogare il cuore"
Unico nel suo genere è il Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, un complesso monumentale naturale ornato da numerose sculture in basalto risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.
Scienziati storici e filologi hanno fatto parecchi tentativi di spiegare il labirinto di simboli, e hanno trovato temi antichi e motivi della letteratura rinascimentale, per esempio del Canzoniere di Francesco Petrarca, dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto e dei poemi Amadigi e Floridante di Bernardo Tasso. Sono rimasti, però, talmente tanti misteri che uno schema interpretativo universale, alla fine, forse non potrebbe essere trovato; su un pilastro, però, compare la possibile iscrizione-chiave "Sol per sfogare il core".




#8 Un giardino in un'isola in un lago
Il giardino dell’isola Bella è un paradiso dove si alternano statue e decori architettonici a geometrie e preziosità botaniche. Già la posizione è particolarmente suggestiva poiché si tratta del giardino che si trova nell'isola del Lago Maggiore. Alle porte del giardino un grande canforo da quasi duecento anni accoglie i visitatori che varcato il grande cancello trovano dinanzi a se lo splendore dell’Anfiteatro che scenograficamente occupa la parte centrale dell’isola.
Il giardino all’italiana di gusto barocco si sviluppa su parterres e terrazze poste ad altezze differenti ed alterna statue, obelischi, scalinate e balaustre in pietra che creano un impianto scenografico pensato per simboleggiare la potenza della nobile casata.
Il visitatore ancor oggi può percorrere i viali del giardino fino a salire sull’alto della terrazza più grande, vera plancia di comando dell’isola da cui ammirare la distesa del lago e l’incanto di questo giardino forgiato dall’uomo.




#9 Il giardino fantastico
Il Museo-giardino di Lady Walton, comunemente conosciuto come La Mortella, è un giardino creato da Susana Walton, moglie del compositore inglese William, a Forio, nella parte occidentale dell'isola d'Ischia.
Aperto al pubblico dal 1990 il giardino ha un'aria fantastica, nel senso letterale del termine. Oggi La Mortella è composta da due parti profondamente diverse: La Valle, appunto, disegnata da Russell Page, caratterizzata da un clima subtropicale, umida e protetta dal vento, e la Collina o giardino superiore, interamente ideato e sviluppato da Lady Walton, con zone assolate e battute dal vento e caratterizzate da vegetazione proveniente dalle aree mediterranee.
Nel giardino superiore sono presenti la sala Thai, circondata da fiori di loto, bambù e aceri giapponesi, il tempio del Sole, arricchito da bassorilievi di Simon Verity; la cascata del Coccodrillo; il Ninfeo; il Teatro greco e la roccia di William, un masso trachitico posto su di un promontorio a circa 120 metri dal livello del mare. Il giardino si sviluppa su un'area di circa 2 ettari e raccoglie più di 3000 specie di piante esotiche e rare. È, inoltre, arricchito da ruscelli e laghetti, fontane, piscine, corsi d'acqua che permettono la coltivazione di piante acquatiche come papiro, fior di loto e ninfee tropicali, mentre dai terrazzamenti delineati sui muri a secco mediterranei è possibile godere di una delle più suggestive viste della baia di Forio.


#10 Il giardino che è un'opera d'arte
Si chiama Artesella ed è una manifestazione internazionale di arte contemporanea nata nel 1986, che si svolge all'aperto nei prati e nei boschi della Val di Sella (comune di Borgo Valsugana, provincia di Trento) e fa diventare l'intera zona un gigantesco giardino, pieno di opere d'arte contemporanee e di design, tra cui perdersi. Le opere infatti sono quasi tutte realizzate con materiali naturali come rami, sassi, foglie, prestandosi al lento processo di trasformazione della natura che in questo modo riesce a creare l’unico dialogo possibile con l’artista.



