La pacciamatura è un'operazione molto importante da eseguire in orti, giardini e campi. Consiste nel porre sopra agli appezzamenti di terra una copertura con lo scopo di produrre benefici per il terreno e preservare l'integrità delle radici delle piante.
Di norma, si effettua 2 volte all'anno: in primavera ed in inverno. Vi parleremo oggi della seconda tipologia. Con l'arrivo del freddo, infatti, i terreni iniziano a soffrire, così come le piante che ospitano. Inoltre, le eccessive piogge impongono l'impiego di una copertura che ne limiti l'impatto sul terreno, mantenendolo drenato. Infine, la pacciamatura invernale dell'orto impedisce il formarsi di erbacce infestanti, dannose per le piante. Coprendo la terra con sostanze organiche o teli di plastica, vengono bloccati i raggi solari ed il loro influsso sulle erbacce stesse.
In questo articolo
- Come eseguire la pacciamatura invernale dell'orto
- Organico, inorganico o plastico: quale materiale usare per la pacciamatura invernale?
- Altri vantaggi della pacciamatura invernale
Come eseguire la pacciamatura invernale dell'orto
Cominciamo dicendo che tale operazione va effettuata a cavallo fra autunno ed inverno, quando cioè le piante concludono il proprio ciclo vitale e le temperature si abbassano. Ma, si possono pacciamare anche terreni incolti. In questo caso, il vantaggio sarà di proteggere la terra e mantenerla fertile, in modo da prepararla per la primavera, permettendo di ospitare nuove piante. Prima di procedere, però, occorre zappare bene tutta l'area, ammorbidendo il terreno ed evitando che si indurisca durante l'inverno. Teniamo anche in considerazione che l'operazione va eseguita su tutta la superficie ad esclusione dei camminamenti laterali, accortezza che ci permetterà di intervenire nel caso in cui qualcosa fosse andato storto, o per controllare lo stato di salute delle piante.
Organico, inorganico o plastico: quale materiale usare per la pacciamatura invernale?
Dato che lo scopo è coprire il terreno, dobbiamo capire come farlo al meglio. Molte sono le sostanze che possiamo utilizzare. Le più diffuse sono quelle plastiche: parliamo di lunghi teli di nylon da srotolare sopra i terreni. Se ci troviamo in presenza di piante, dovremo effettuare dei buchi nel telo per farle passare. Altrimenti, ci limiteremo a sistemare la copertura sopra il terreno. Per bloccarla, di solito, basterà coprire i bordi del telo stesso con della terra. La pacciamatura invernale, comunque, si può eseguire anche con sostanze organiche o inorganiche. Fra le prime, le più diffuse sono la paglia, il fieno, l'erba, il letame, il compost e gli aghi di pino. Appartengono a questa categoria anche alcuni teli speciali di cellulosa che hanno come principale qualità, quella di essere biodegradabili. Nel secondo gruppo rientrano, invece, sabbia, sassi e brecciolino.
Altri vantaggi della pacciamatura invernale
Proteggere il terreno da freddo ed umidità per evitare la crescita infestante delle erbacce: questi sono i vantaggi principali della pacciamatura. Ma non solo. Quest'operazione ci permette anche di difendere le piante dai parassiti che potrebbero attaccarne le radici, ottenendo un duplice effetto: proteggere le coltivazioni e limitare il consumo di antiparassitari inquinanti. Nel caso in cui si usino prodotti biologici che non rappresentino un pericolo per l'ambiente, otterremo allo stesso modo un beneficio economico dal mancato spreco di tali sostanze. Infine, grazie alla pacciamatura invernale, si favorisce la produzione nel suolo dell'humus, composto ricco di sostanze nutritive che alimenta il terreno e lo rende più produttivo.