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Ampliare edificio non residenziale: Prezzo e Preventivi

700 €/m²Prezzo medio

Ampliare ed espandere un edificio non residenziale può implicare l’utilizzo di moltissime professioni: da chi iniziare? In genere da un geometra, architetto o perito, che oltre a fare un progetto possono occuparsi della parte burocratica necessaria all'inizio per ottenere i permessi corretti.La loro competenza sarà vitale a livello procedurale.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di ampliare edificio non residenziale: 200 €/m² - 1.200 €/m²

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Costi per ampliare edificio non residenziale

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Ampliare edificio non residenziale (90 mq) 3.000 €Aggiungere camera
Ampliare edificio non residenziale (140 mq) 3.500 €Aggiungere cantina
Ampliare edificio non residenziale (200 mq)4.000 €Aggiungere secondo bagno e lavanderia
Ampliare edificio non residenziale (300 mq)2.500 €Aggiungere garage
Ampliare edificio non residenziale (400 mq)1.800 €Aggiungere ripostiglio

Informazione utile

Ampliare ed espandere un edificio non residenziale può implicare l’utilizzo di moltissime professioni: da chi iniziare? In genere da un geometra, architetto o perito, che oltre a fare un progetto possono occuparsi della parte burocratica necessaria all'inizio per ottenere i permessi corretti.La loro competenza sarà vitale a livello procedurale.

  • 3 settimane
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Considerazioni per ampliare ed espandere un edificio non residenziale

Una delle considerazioni da dover tenere necessariamente in mente quando ci si trova a dover o voler ampliare un edificio non residenziale è quello relativo al cosiddetto caso specifico del famoso mutamento di destinazione. In cosa consiste, e di cosa occorre occuparsi?

Il mutamento di destinazione è quel tipo di trasformazione di utilizzo che scatta quando un'espansione dell’edificio non residenziale oggetto di un processo di ampliamento potrebbe implicare il cambio d'uso di un terreno. In questo senso, al riguardo esistono le leggi sul mutamento di destinazione del territorio.
Esistono tre tipologie di cambiamenti. Il mutamento con opere, il mutamento senza opere e infine l’aumento delle superfici utili, per cui si ha anche bisogno del permesso di costruire.

Ampliare un edificio non residenziale con questi tre tipi di intervento, significa andare incontro a interventi soggetti a limiti per ottenere il condono che naturalmente cambiano da caso a caso.

Nel dettaglio, il mutamento di destinazione d’uso senza opere rappresenta il tipo di intervento di modificazione del tipo di uso di un edificio rispetto all’utilizzazione di tipo abitativo che ne permettono il recupero senza interventi strutturali.

Non rappresentano un cambio d’uso e quindi possono esser realizzati senza vincoli gli interventi che oltre a non prevedere opere non superino il 30% della superficie dell’immobile in quanto tale né, comunque, i 30 mq. Stessa cosa vale per l’uso di quelle componenti degli edifici di natura agricola che rientrino entro il 20% della superficie totale ovvero in un massimo di 250 mq come vincolo massimo di metratura legalmente accettata.

In linea di base per condonare un cambio di destinazione d’uso senza opere può essere in genere necessaria appena la conformità alla legislazione urbanistica attualmente in vigore.

Si può inoltre ampliare un edificio non residenziale con un mutamento di destinazione d’uso con opere per tutti quei particolari casi nei quali il mutamento relativo all’utilizzo della struttura avvenga in seguito alla realizzazione di operazioni strutturali ed opere ed interventi di precisa natura edilizia che siano, come si dice in gergo, “assoggettati ad un titolo abilitativo edilizio”.

L’altro caso in cui si può ampliare un edificio non residenziale attraverso un mutamento è quello relativo all’’aumento delle superfici utili.

L’ aumento delle superfici utili è in pratica una modifica  senza opere realizzata nell’ambito di una specifica struttura abitativa per modificare ambienti considerati non abitabili (appunto non residenzial) in strutture abitabili e, di conseguenza, definite superfici utili.

 Anche in questo caso per potere ottenere il condono urge ottenere la conformità alla legislazione urbanistica con particolare riferimento al rispetto degli standard minimi dimensionali che lo Stato e la singola Regione disciplinano con corpi normativi specifici.

Chiaramente qualsiasi espansione con opere deve anche rispondere ai codici edilizi attualmente in vigore.