Richiedi prezzi di automatizzare riscaldamento online. Servizio totalmente gratuito e senza impegno. Potrai paragonare vari preventivi di automatizzare riscaldamento dai migliori professionisti.
Prezzo di automatizzare riscaldamento
Quanto costa un lavoro di automatizzare riscaldamento?
Il prezzo medio è di
4.962 €Questi prezzi sono approssimativi e possono variare in funzione di fattori come la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...
Per ottenere un preventivo personalizzato:
In questa guida
Prezzi di automatizzare riscaldamento
Tipo di lavoro | Prezzo |
---|---|
Automatizzare riscaldamento a soffitto | 10.000 € |
Automatizzare riscaldamento a pavimento | 4.500 € |
Automatizzare riscaldamento elettrico | 5.200 € |
Installazione interruttori wireless | 150 € |
I prezzi sono orientativi e possono variare in funzione di vari fattori a seconda del tipo di lavoro
Gli elementi del riscaldamento che si possono automatizzare

Caldaia riscaldamento
Tra gli elementi del riscaldamento che si possono automatizzare ovviamente il classico è la caldaia, che si può programmare in modo che parta a determinate ore o, con i giusti sensori, a determinate temperature.
Fonte della immagine in: centrobenedetti

Stufa a pellet
Quando si parla di elementi del riscaldamento che si possono automatizzare spesso ci si riferisce alla stufa a pellet.
Dato che l'accensione della stufa a pellet è elettrica, la si può automatizzare: come detto, può avvenire in base alla temperatura desiderata o specifiche e personali esigenze di utilizzo ad una determinata ora del giorno.
Fonte della immagine in: stufapelletprezzi.it

Aria condizionata
Nel novero delle grandi innovazioni della domotica quando si parla di impianti di riscaldamento da automatizzare si fa anche spesso riferimento proprio all’impianto dell’aria condizionata.
Così come vale per caldaie, termocaldaie, stufe a pellet, anche l’elemento della aria condizionata può essere regolato a seconda delle più disparate esigenze. In particolare, se è una pompa di calore, si può anche scegliere se emettere caldo o freddo)
Fonte della immagine in: climastar

Tapparelle
Tra gli elementi del riscaldamento da automatizzare si ricordano ovviamente anche le tapparelle e le finestre perché esse, indubbiamente, secondo una gestione oculata e lungimirante, vanno a ridurre le dispersioni e a migliorare il livello di calore nell’ambiente.
La gestione da remoto permette che si aprano o si chiudano a determinate ore del giorno in base a temperatura, esposizione al sole e l'orario in cui parte il riscaldamento.
Fonte della immagine in: falegnameria lucchetta

Radiatori
Ovviamente, si possono automatizzare anche altri elementi del riscaldamento come i radiatori. Essi si possono automatizzare singolarmente. Va detto però che in questo caso, i radiatori in genere devono essere elettrici.
Fonte della immagine in: ilgiornaledeltermoidraulico
Quando si tratta di automatizzare il riscaldamento si affrontano dei prezzi diversi a seconda degli elementi: una centralina costa intorno ai 100 euro, mentre i sensori oscillano dalle 36 alle 42 euro di media. Una caldaia varia dal modello: dai 325 ai 969 con media di 690 euro.
- 3 giorni
- Difficoltà: alta
Le componenti di un impianto di riscaldamento da automatizzare
Tra le più importanti componenti di un impianto di riscaldamento da automatizzare si ricorda ovviamente in primo luogo la centralina con software di gestione.
La centralina dei sistemi di climatizzazione e di riscaldamento è una struttura analitica di gestione e distribuzione della funzionalità dell’impiantistica, il cui meccanismo di funzionamento intelligente e semplice, con programmi standard e già messi in pre-configurazione che, peraltro, possono essere attivate da uno specialista e pianificate per la gestione da parte del singolo in tutti i momenti succesivi.
La centralina con software di gestione usata per un impianto di riscaldamento da automatizzare è adatta sia a impianti nuovi che per quelli preesistenti. In genere un abbinamento molto diffuso è quello relativo agli impianti radianti.
Tramite la presenza di una centrale di controllo e di display di semplicissima interpretazione, essa fornisce la lettura dei dati dell’impianto e anche soluzioni, di conseguenza per il miglioramento dell’efficentamento energetico e del risparmio che ne deriva.
In genere la centralina dispone di una grafica intuitiva, di un menù multilingua, di sistemi di protezione anti gelo e di interfaccia di memoria per collegamenti di domotica e dati di memoria statistica di funzionalità. Sono pensate per favorire un rapido processo di riscaldamento e con termostati adatti a diverse programmazioni personalizzabili.
In genere in ogni centralina si trova anche una sorta di assistente remoto, ovvero un programma che permette di rendere performante l’impianto, ridurre i rischi e i blocchi, e rendere le funzioni intuitive per ogni tipologia di cliente.
Un impianto di riscaldamento da automatizzare non può non disporre dei sensoriche in linea di massima possono essere di luce, di umidità e di temperatura.
Il sensore è lo strumento elettronico e informatico che consente una immediata analisi della funzionalità, delle eventuali problematiche e della contabilizzazione dei consumi di ogni elemento dell’impianto di riscaldamento. L’automatizzazione che si ottiene tramite i sensori è di assoluto livello.
In genere i sensori di un impianto di riscaldamento da automatizzare sono dotati di elementi di supporto creati in alluminio per mettere di non correre rischi di conducibilità e possono essere estremamente utili anche se interconnessi direttamente ai caloriferi, ai radiatori, o agli apparecchi di cui deve rilevare la temperatura o il grado di umido.
Il sensore effettua un vero e proprio costante monitoraggio dell’ambiente e dell’elemento, integrando i dati con alcuni parametri predefiniti che ne ripartono la funzionalità in termini di tempo, qualità e rischio.
Non necessita di cablaggi ed è alimentato da una speciale batteria al litio che ne garantisce il funzionamento per 10 anni.
L’impianto di riscaldamento da automatizzare non può essere del resto privo del classico elemento che scalda: dalle caldaie di vario tipo alle stufe. Ognuno può essere automatizzato diversamente, così come sono diverse le sue funzionalità e peculiarità.
Sono molte le differenze tra stufe, termostufe e caldaie a pellet e i diversi generatori di calore possono interfacciarsi in modo difforme ma in genere molto performante con gli altri elementi necessari nella interconnessione da cui dipende l’automatizzazione dell’impianto del riscaldamento.
Le stufe a pellet sono quelle che in particolar modo si integrano bene sia con impianti di riscaldamento classici e standard, sia con nuove innovazioni tecnologiche nel settore dell’automatizzazione tramite impianti di domotica.
Esse funzionano tramite meccanismo di irraggiamento e convezione. Per irraggiamento, conducono il calore del combustibile in tutta la stanza, mentre per il sistema di convezione, scaldano il locale trasferendo aria calda tramite griglie. Spesso si possono inserire delle canalizzazioni per indirizzare il calore nella stanze attigue. La possibilità di gestire da remoto offre in tal senso ulteriori vantaggi.
Ancora nell’ambito della procedura per automatizzare il riscaldamento, differentemente dalla termostufe, quelle a pellet non hanno però collegamenti con l’impiantistica idraulica. Le termostufe invece sono delle vere e proprie caldaie che però offrono una integrazione alle stufe a pellet.
Ancora: la caldaia a pellet è collegata all’impianto termoidraulico e si sostituisce alle caldaie a metano. Funzionano ugualmente, ma la differenza è che il combustibile in questo caso è il pellet.
Come le stufe a pellet, la caldaia a pellet ha un serbatoio; da lì, si alimenta automaticamente ottenendo il combustibile dal silo. Diverse caldaie a pellet riescono a bruciare sia pellet che ceppato, altre si alimentano sia da legna, sia da pellet.
La termostufa a pellet, al pari della caldaia a pellet, si interconnette all’impianto di riscaldamento termoidraulico da automatizzare e offre il riscaldamento di tutti i locali tramite radiatori e termosifoni producendo anche acqua calda sanitaria.
Per automatizzare il riscaldamento bisogna poi considerare anche le componenti come i tubi per la canalizzazione e del riscaldamento a pavimento e ovviamente i radiatori.
La canalizzazione e l’analisi della distribuzione dei tubisono due processi fondamentali quando si vuole offrire la massima copertura possibile di riscaldamento a tutti gli ambienti della struttura abitativa o professionale e gestirne in modo automatico la funzionalità.
In genere tramite questi impianti, elementi e strutturazioni da parte dei professionisti si riesce a poter distribuire il calore tramite la collocazione a pavimento o dei radiatori, di modo da poter disporre di temperature diverse in stanze diverse (bagno, salotto, camera da letto e via discorrendo).
Installare e automatizzare un impianto con canalizzazioni e ventole per la ventilazione forzata che convoglia l'aria calda o una termostufa o radiatori da remoto permette di perfezionare la distribuzione del riscaldamento e di automatizzare la gestione.
Il consiglio dei tecnici è comunque sempre quello di preferire i sistemi di ventilazione naturale. Mentre per quanto riguarda i radiatori, come è risaputo si tratta di elementi sotto forma di pannelli per la distribuzione del calore del riscaldamento e anche essi possono essere inseriti nel meccanismo dell’impiantistica da automatizzare per una migliore regolazione delle sorgenti, oltre ad essere ad oggi anche più gradevoli sul piano estetico e artistico.
Importanti sgravi fiscali per automatizzare il riscaldamento
Per automatizzare il riscaldamento bisogna prima di tutto rivolgersi ad uno specialista il quale saprà sempre perfettamente come agire e indirizzare il cliente in tutte le direzioni operative, ma anche sui possibili vantaggi in termini di sgravi fiscali che possono derivare per l’appunto dalla automatizzazione dell’impianto.
In questo senso il tecnico specialista provvederà a consigliare il cliente di informarsi (o lo informerà a sua volta) sulle detrazioni fiscali disponibili per l'efficentamento energetico, che potrebbe coprire questo genere di lavoro.
Le detrazioni per interventi di efficentamento energetico e ristrutturazione consentono di rientrare dell’esborso iniziale e di ridurre gli sprechi energetici: in linea di principio, stando alle disposizioni più recenti (ma è bene che il cliente si documenti prima di iniziare il lavoro), si può ottenere un rimborso pari al 65% o del 50%.
Si parte dal cosiddetto Ecobonus che anche per le operazioni per automatizzare il riscaldamento permette al cittadino di ottenere sconti irpef sull’esborso sostenuto per il miglioramento dell’efficentamento energetico.
Il bonus in genere vale per la ristrutturazione, l’acquisto di elettrodomestici (e in questi casi di norma è al 50% delle spese iniziali), ma ci sono anche i sistemi di Sismabonus (la detrazione può essere anche totale), e i risparmi in cedolare secca.
Perché automatizzare il riscaldamento?
Quando occorre automatizzare un impianto di riscaldamento bisogna sempre chiedersi quali vantaggi questo comporti. Perchè automatizzare il riscaldamento?
In primis perché ciò porta a considerevoli risparmi energetici e a risparmi in bolletta. L’abbassamento dello spreco, delle dispersioni e il mantenimento costante del calore consente al cliente di avere un miglior livello qualitativo del riscaldamento e un diretto e consequenziale abbassamento dei costi.
Si sceglie di automatizzare un impianto di riscaldamento perché in questo modo si ha del resto la grande opportunità di gestire il riscaldamento molto più facilmente e con comodità, senza doverlo regolare costantemente. La gestione da remoto permette anche una importante differenziazione di quelli che sono del resto gli ambienti: alcuni necessitano di più caldo, altri di meno.
Il cliente può scegliere cosa fare in totale libertà.
Quando si decide di automatizzare un impianto di riscaldamento si valutano poi altre cose. Se automatizzato con una centralina apposita, si possono anche ottenere dati per vedere quando si consuma più energia, quando si riscalda di più e così via.
Tutto ovviamente per poi poter regolare le bollette: ad esempio, una centralina potrebbe rivelare che l'aumento di consumo di energia si manifesta a ore specifiche, e quindi si può negoziare una tariffa diversa per quelle ore.
Valutazione realizzata con successo
Altre persone hanno chiesto preventivi per automatizzare riscaldamento

Preventivo installare riscaldamento varie opzioni
Ho acquistato casa a novembre 2016 con impianto di riscaldamento a pellett già presente. Nell'arco dell'inverno mi sono reso conto che c'erano vari problemi nell'impianto (fatto in maniera penosa) come ad esempio un calorifero con il flusso carico/scarico dell'acqua al contrario con conseguente sbalzo di temperatura fra una stanza e l'altra (Anche 2 gradi di differenza). I vari problemi uniti...

Contatta all'istante persone nella tua zona alla ricerca di professionisti esperti negli ambiti della costruzione, ristrutturazione, installazioni, traslochi, architetti ecc..