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Prevenzione incendi: Prezzo e Preventivi

115 €/udPrezzo medio

L’importo del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) è calcolato secondo il DM 02/03/2012. Lo farà il comando dei vigili del fuoco di riferimento. E’ una tariffa (aggiornata annualmente) suddivisa sui vari controlli da fare per ottenere il CPI come: il controllo e la valutazione dei progetti e delle attività presenti nel luogo dove si andrà a fare il controllo. 

Rango de precios indicado por los profesionales de prevenzione incendi: 100 €/ud - 130 €/ud

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L’importo del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) è calcolato secondo il DM 02/03/2012. Lo farà il comando dei vigili del fuoco di riferimento. E’ una tariffa (aggiornata annualmente) suddivisa sui vari controlli da fare per ottenere il CPI come: il controllo e la valutazione dei progetti e delle attività presenti nel luogo dove si andrà a fare il controllo. 

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I rilevatori utilizzati nella prevenzione degli incendi

Gli impianti per la prevenzione degli incendi si possono far installare da personale qualificato, sia dentro la propria casa, magari in cucina dato che qui c’è li maggior rischio che si possa verificare un incendio. Ma anche nel proprio ufficio, o negozio, fabbrica, centro commerciale, strutture sanitarie, enti pubblici o qualunque altro edificio in cui vi è il rischio di incendio basso o elevato se si fa uso di sostanze infiammabili o se vi sono materiali che possono prendere fuoco facilmente e mettere in pericolo le persone che vi sono all’interno e l’intera struttura. Per tutto questo vi sono delle norme da rispettare in caso di incendio e per la sua prevenzione come da decreto dpr 151/2011.

In questi edifici è possibile predisporre un impianto per la prevenzione e il rilevamento degli incendi. Questi impianti fanno in modo che la prevenzione dell’incendio venga fatta appena il rilevatore percepisce del fumo come segnale che da li a poco si sta per sviluppare un incendio. Vi sono vari rilevatori: per il fumo, per il calore e quindi anche per la temperatura e per la fiamma.

Rilevatore di fumo a ionizzazione

Questo rilevatore percepisce la presenza di tutti i tipi di fumo tramite la ionizzazione. I fumi sprigionati da qualsiasi tipo di combustione vengono rilevati perché la differenza di ioni che si sprigiona con l’incendio e nel fumo, quindi l’alterazione di catodi e anodi presenti, farà in modo di far scattare l’allarme in modo da intervenire prima che la situazione precipiti. Questa variazione viene percepita da un elemento radioattivo (americio) presente all’interno di questo tipo di sensore. Non lo si utilizza spesso proprio per questa componente minima di radioattività, che è protetta con una membrana d’oro e segnalato all’esterno, è difficile da smaltire e gestire nonostante la sua quantità radioattiva infinitesimale.

Rilevatore di fumo con sensore ottico

Questo tipo di rilevatore utilizzato per la prevenzione di incendi, ha al suo interno un rilevatore e un emettitore posti di solito un fronte all’altro. Tra i due c’è come una sorta di barriera opaca, un po' come quando si vede la foschia in certe mattine d’autunno o di primavera. Quando questa “foschia” interna al sensore sarà attivata dal fumo, farà attivare un piccolo campo elettromagnetico, sito sempre all’interno, che metterà in allarme il ricevente. In pratica è come quando il raggio di sole attraversa la famosa foschia mattutina dal cielo fino alla terra. Il principio è lo stesso, solo che in questo caso si avrà la possibilità di dare l’allarme per un possibile incendio. Questo rilevatore di fumo con sensore ottico non è indicato per i fumi tendenti al colore scuro.

Rilevatore di calore e temperatura

E’ uno dei rilevatori più utilizzati poiché è molto pratico e dura nel tempo. Si intuisce già dal nome che fanno scattare l’allarme per la prevenzione in caso di incendio, quando si prevede che la temperatura dell’ambiente in cui sono installati (qualora ve ne fosse più di uno), possa alzarsi molto rapidamente o superare la soglia che gli è stata impostata. E’ utile anche quando c’è la possibilità che l’incendio si sviluppi senza emettere prima dei fumi. Questo tipo di rilevatore è costruito e dev’essere installato secondo la normativa EN 54-5. Una normativa europea specifica per i rilevatori e segnalatori di incendio che si attivano tramite la percezione del calore.

Rilevatore di fiamma

Vengono usati quando la presenza di un incendio dev’essere segnalata prima di subito. Rilevano che qualcosa non va grazie al fatto che il sensore che ha all’interno questo tipo di sensore utilizzato nella prevenzione degli incendi, fa si che riconosca una radiazione ultravioletta o infrarossa come primo avviso di allarme prima ancora che diventi un qualcosa di difficile gestione che non sempre emetterà del fumo come primo campanello d’allarme. Utilizzato dove sono conservati o prodotti combustibili altamente infiammabili allo stato sia solido che liquido.

Prevenzione incendi: domande frequenti

Quali sono i lavori che rientrano normalmente nella categoria anti-incendio?

Innanzitutto bisogna premettere che qualunque sistema anti-incendio si voglia installare in casa propria, comporterà delle spese notevoli. Però è un tipo di intervento necessario, molto più di altre forme di ristrutturazione, dato che ha a che fare con la nostra sicurezza e con quella della nostra abitazione o azienda. Ci sono diversi tipi di lavori possibili, i più comuni sono:

  • Rendere ignifughe le pareti: si tratta di proteggere le pareti e i soffitti in modo da renderli resistenti alle fiamme in caso di incendio. Per fare ciò vengono applicati materiali chimici o pitture speciali già dotate di proprietà ignifughe, a seconda se vogliamo pitturare o rendere ignifugo successivamente.
  • Rendere ignifugo il legno: il legno è uno dei materiali più altamente infiammabili, perciò verniciandolo con gli stessi prodotti e composti chimici usati per le pareti, lo si può rendere anti-infiammabile in caso di incendio.
  • Installare dispositivi anti-incendio: è possibile installare diversi sistemi, dall'allarme anti-incendio ai sensori di fumo o i dispositivi di estinzione rapida in caso di incendio. Esistono ditte specializzate che eseguono questi interventi, il cui costo varia in base alle tecnologie utilizzate.
  • Installazione e manutenzione degli estintori: è inoltre possibile rivolgersi a ditte specializzate che forniscono e revisionano gli estintori nelle abitazioni. Anche se non esiste una normativa specifica al riguardo, è consigliabile avere sempre un estintore in casa o in ufficio.
  • Installazione di porte anti-incendio: sono porte speciali che, oltre a impedire il passaggio delle fiamme in caso di incendio, facilitano l'evacuazione all'interno di un edificio. Sono più costose di una normale porta, ma rappresentano una misura di sicurezza da tenere in considerazione.

Quali sono i più comuni sistemi anti-incendio?

Ci sono tre tipi di soluzioni utilizzate più comunemente dal servizio di protezione anti-incendi, ovvero:

  • Estintori: la ditta può consigliare le tipologie migliori, il numero necessario e la collocazione di tutti gli estintori, e può occuparsi della loro manutenzione.
  • Idranti: gli idranti fanno parte del sistema di protezione con acqua, e necessitano di un piano dettagliato e di adeguata installazione.
  • Sistemi di rilevamento: ne fanno parte tutti i sistemi di rilevamento fumo, gas ecc..

Cosa devo includere nella richiesta di preventivo per un sistema anti-incendio?

Nella richiesta di preventivo per la protezione della tua abitazione o ufficio dovrai specificare varie cose. Innanzitutto devi fornire informazioni sul tipo di spazio da proteggere: che sia una casa, un ufficio o un locale commerciale. Volendo, la ditta può consigliarti il sistema più adatto per le tue esigenze specifiche. Se già hai in mente quale sistema utilizzare, devi indicarlo nella richiesta e fornire dettagli su ciascun intervento o sistema che intendi far realizzare, che si tratti di installare un sistema di sicurezza, ad esempio un dispositivo di rilevamento fumo, o semplicemente di collocare in casa degli estintori.

Cos’è il Certificato di Prevenzione Incendi?

Il certificato di prevenzione incendi (CPI) è regolamentato dalla normativa dpr 151/2011. Questa normativa prevede che il comando provinciale dei vigili del fuoco, a cui si farà domanda allegando anche la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), faccia i controlli per ottenere questo certificato che attesta che l’edificio che si sta esaminando è stato costruito secondo le norme di sicurezza previste per la prevenzione degli incendi.

I vigili del fuoco, il giorno del sopralluogo verificheranno a campione, se l’edificio farà parte di un attività di rischio basso cat. A, rischio medio cat. B, rischio elevato cat. C. Per tutte ci sarà la verifica che il tutto sia conforme nel progetto. Per la categoria A e B alla fine verrà rilasciato il verbale di visita tenica. Nella categoria C, il CPI.

La prevenzione degli incendi è regolata da delle norme

Con il decreto 151 del 1 agosto 2011 si ha il nuovo regolamento che semplifica i procedimenti sulla prevenzione degli incendi. 

Gli edifici soggetti al CPI sono classificati in 3 categorie: A, B e C. Nella prima (A) vi sono le autorimesse, alberghi fino con un minimo di 25 e un max di 50 posti letto, stesso numero di posti per le strutture sanitarie. Nella seconda (B) aumentano i posti a 100 e si aggiungono negozi, uffici e aziende.

Nella C, ovvero la terza, vi rientrano scuole, teatri, cinema, che contengono più di 100 persone. Tutti i locali che hanno una gestione più complessa della folla e dei materiali presenti.