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habitissimo - Ristrutturazioni e servizi per la casa

Ristrutturazione facciata condominiale: costi e norme

700 €/m²Prezzo medio

Il prezzo per la ristrutturazione di una facciata di condominio dipende dalle dimensioni. A questo si aggiunge il costo del noleggio delle attrezzature, tra cui il ponteggio.

Rango de precios indicado por los profesionales de ristrutturazione facciata condominio: 400 €/m² - 1.000 €/m²

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Costi per ristrutturare facciata condominiale

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Ristrutturazione facciata condominiale (250 mq)70.000 €Rifacimento facciata completa
Ristrutturazione facciata condominiale (130 mq)7.500 €Riparazione infiltrazioni
Ristrutturazione facciata condominiale (350 mq)8.000 €Rifacimento intonaco e cornici
Ristrutturazione facciata condominiale (400 mq)18.000 €Ripristino balconi
Ristrutturazione facciata condominiale (150 mq)12.000 €Rasare e imbiancare
Come otteniamo i prezzi?

Come otteniamo i prezzi?

I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
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Informazione utile

Quando ci si deve occupare di una ristrutturazione della facciata di un condominio si va incontro a determinati esborsi. Il costo medio al mq dell'imbiancatura della facciata di un condominio oscilla generalmente dentro una forbice di prezzi compresa tra i 9 e i 16 euro.

  • 3 settimane
  • Difficoltà: alta
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Domande legali sulla ristrutturazione della facciata di un condominio

Quale è la maggioranza prevista per accettare nell'assemblea del condominio il rifacimento della facciata?

Quando ci si occupa della ristrutturazione della facciata di un condominio si ha bisogno di una particolare maggioranza legalmente valida per far sì che l’Assemblea condominiale regolarizzi come valida la decisione di rifare la facciata della struttura.

Indicato dall'art. 1136,5º del codice civile, il parametro a cui far riferimento concerne la maggioranza dei partecipanti e due terzi del valore dell'edificio.

Sono le ringhiere parte degli elementi comuni del condominio?

In merito alla posizione delle ringhiere nell’ambito di una ristrutturazione della facciata di un condominio bisogna fare delle specifiche. In linea generale la ringhiera del balcone aggettante di un appartamento in condominio va considerata a tutti gli effetti come una parte comune e quindi la spesa va suddivisa tra tutti i condòmini, anche se in alcuni casi si parla di ringhiera di proprietà esclusiva.

Per definizione, il balcone aggettante, secondo quanto stabilisce la Corte di Cassazione è, in pratica, quella struttura che si sporge verso la facciata dell’edificio condominiale e dunque rappresenta una prosecuzione della proprietà immobiliare stessa.

In tal senso la Corte di Cassazione afferma che “non sono necessari per l'esistenza o per l'uso, e non sono neppure destinati all'uso o al servizio dell'intero edificio: è evidente, cioè, che non sussiste una funzione comune dei balconi, i quali normalmente sono destinati al servizio soltanto dei piani o delle porzioni di piano, cui accedono” (Cass. 21 gennaio 2000 n. 637).

Cosa succede quando uno dei condomini si rifiuta di pagare per le spese di ristrutturazione della facciata?

Se, nell’ambito della ristrutturazione della facciata di un condominio qualcuno dei condomini si rifiuta di pagare per le spese di ristrutturazione della facciata, bisogna affidarsi a cosa dice la legge.

Quando la ristrutturazione della facciata non si tratta di un lavoro voluttuario deve essere affrontata da tutti.

L’aspetto della voluttuarietà in merito alla facciata condominiale e delle obbligatorietà delle delibere assembleari va analizzato a fondo.

La facciata di un edificio fa parte dei muri maestri e nello stesso modo rappresenta una componente basilare nel concetto di unità dello stabile immobile come stabilisce l'art. 1117, n. 1, cod. civ.

E di conseguenza ricade fra le parti comuni fra i proprietari delle diverse porzioni, come richiamato dalla Cassazione con la delibera del 30 gennaio 1998 n. 945.

Dunque, la facciata è un bene comune: in tal senso, tranne che per alcuni casi specifici indicati sempre dall'art. 1123, c.c., tutti i condomini devono partecipare alle spese di manutenzione della stessa.

Viceversa una spesa voluttuaria appartiene alle categorie di esborsi non fondamentali o necessari per dell'edificio.

Per poter stabilire le voluttuarietà bisogna che sia stabilito, ed approvato dall’Assemblea condominiale, come un intervento di innovazione. Quindi, in poche parole: la spesa di ristrutturazione della facciata, salvo che non rientri per l’appunto nella categoria della innovazione voluttuaria, va sostenuta da tutti i condomini. Anche se accanto a chi è favorevole ci sono contrari, astenuti e dissenzienti.

Ci sono detrazioni fiscali per il rifacimento di una facciata condominiale?

Quando ci si sta per avviare verso una ristrutturazione della facciata di un condominio in linea di massima è bene sapere che è possibile accedere a diverse possibilità di sgravi e di detrazioni fiscali per il rifacimento di una facciata condominiale.

Questo tipo di ipotesi rientra nella sfera delle operazioni volte a realizzare manutenzioni, rifacimenti e operazioni di tutela e salvaguardia strutturale, ordinaria e anche straordinaria della facciata come componente fattiva, portante e basilare della struttura immobiliare condominiale.

La facciata è naturalmente un bene comune e lo sgravio viene erogato in modo equo ripartito nel rientro dell’esborso a seconda della percentuale di millesimi. Ovviamente è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista che conosca questi aspetti e, di contro, fare in modo di sapere sempre prima di intervenire l’effettiva attuale sussistenza di queste possibilità.

Domande legali sulla ristrutturazione della facciata di un condominio

Quale è la maggioranza prevista per accettare nell'assemblea del condominio il rifacimento della facciata?

Quando ci si occupa della ristrutturazione della facciata di un condominio si ha bisogno di una particolare maggioranza legalmente valida per far sì che l’Assemblea condominiale regolarizzi come valida la decisione di rifare la facciata della struttura.

Indicato dall'art. 1136,5º del codice civile, il parametro a cui far riferimento concerne la maggioranza dei partecipanti e due terzi del valore dell'edificio.

Sono le ringhiere parte degli elementi comuni del condominio?

In merito alla posizione delle ringhiere nell’ambito di una ristrutturazione della facciata di un condominio bisogna fare delle specifiche. In linea generale la ringhiera del balcone aggettante di un appartamento in condominio va considerata a tutti gli effetti come una parte comune e quindi la spesa va suddivisa tra tutti i condòmini, anche se in alcuni casi si parla di ringhiera di proprietà esclusiva.

Per definizione, il balcone aggettante, secondo quanto stabilisce la Corte di Cassazione è, in pratica, quella struttura che si sporge verso la facciata dell’edificio condominiale e dunque rappresenta una prosecuzione della proprietà immobiliare stessa.

Cosa succede quando uno dei condomini si rifiuta di pagare per le spese di ristrutturazione della facciata?

Se, nell’ambito della ristrutturazione della facciata di un condominio qualcuno dei condomini si rifiuta di pagare per le spese di ristrutturazione della facciata, bisogna affidarsi a cosa dice la legge.

Quando la ristrutturazione della facciata non si tratta di un lavoro voluttuario deve essere affrontata da tutti.

L’aspetto della voluttuarietà in merito alla facciata condominiale e delle obbligatorietà delle delibere assembleari va analizzato a fondo.

La facciata di un edificio fa parte dei muri maestri e nello stesso modo rappresenta una componente basilare nel concetto di unità dello stabile immobile come stabilisce l'art. 1117, n. 1, cod. civ.

E di conseguenza ricade fra le parti comuni fra i proprietari delle diverse porzioni, come richiamato dalla Cassazione con la delibera del 30 gennaio 1998 n. 945.

Dunque, la facciata è un bene comune: in tal senso, tranne che per alcuni casi specifici indicati sempre dall'art. 1123, c.c., tutti i condomini devono partecipare alle spese di manutenzione della stessa.

Viceversa una spesa voluttuaria appartiene alle categorie di esborsi non fondamentali o necessari per dell'edificio.

Ci sono detrazioni fiscali per il rifacimento di una facciata condominiale?

Quando ci si sta per avviare verso una ristrutturazione della facciata di un condominio in linea di massima è bene sapere che è possibile accedere a diverse possibilità di sgravi e di detrazioni fiscali per il rifacimento di una facciata condominiale.

Questo tipo di ipotesi rientra nella sfera delle operazioni volte a realizzare manutenzioni, rifacimenti e operazioni di tutela e salvaguardia strutturale, ordinaria e anche straordinaria della facciata come componente fattiva, portante e basilare della struttura immobiliare condominiale.

Considerazioni sulla ristrutturazione della facciata di un condominio

Nel merito della ristrutturazione della facciata di un condominio alcune delle cose da valutare sono quelle concernenti al come non agire.

In primo luogo, non ricorrere al fai da te: contattare sempre una ditta di professionisti sia per i lavori di ristrutturazione più estetici che per i danni che possono essere stati creati da problemi strutturali.

Nel primo caso, quando si parla di valutazione estetica ci sono diversi interventi a cui poter doverosamente fare riferimento. In particolare si possono citare esempi di opere volte a tinteggiare di nuovo la facciata, cambiare gli infissi o a intervenire su ringhiere e balconi.

Sul piano della risoluzione invece di problemi di ordine strutturale, si possono citare esempi come quelli concernenti la formazione di crepe e fessure possono crearsi per assestamenti del terreno: in questo caso deve intervenire al più presto possibile un ingegnere.

Uno degli aspetti assolutamente da considerare quando si parla di ristrutturazione della facciata di un condominio è quello relativo alla tinteggiatura stessa.

In pratica, come indicano gli esperti in materia, va compreso di fondo che se il lavoro è una semplice tinteggiatura, è opportuno sottolineare come non si tratti comunque mai un lavoro da realizzare da soli, poiché si dovranno prendere misure di sicurezza per poter completare i lavori in quota nelle zone più alte. Si devono tener presente che le pitture usate devono essere quelle indicate per esterni e, soprattutto, si deve realizzare la scelta del colore a seconda del Piano Colore del Comune dove si trova l'edificio.

Esistono diversi team di professionisti che sanno sempre come agire, conoscono tutti i meandri operativi, gli iter procedurali, e sanno come muoversi tra i vincoli di legge, per non parlare poi dell’aspetto relativo alla sicurezza ed alla incolumità

La presenza di danni di ogni tipo, strutturali o estetici è un elemento prioritario quando si tratta di intervenire con una operazione relativa ad una ristrutturazione della facciata di un condominio.

In primis dunque, come è facile evincere, quando si sta per realizzare un intervento articolato e complesso come è per l’appunto quello della ristrutturazione della facciata di un condominio, sia dal punto di vista operativo e procedurale, tecnico e progettuale ma anche legale e normativo, è necessario assolutamente rivolgersi a dei veri e propri specialisti del settore.

In questo senso non bisogna mai sottovalutare i danni: quelli che si possono vedere come semplici problemi che modificano l'estetica dell'edificio e quindi devono essere "coperti" subito (macchie di muffa, parti della facciata annerite) possono nascondere problemi più gravi che hanno bisogno dell'intervento di un tecnico professionista.

Per esempio, va detto che le macchie di muffa possono rivelare problemi di isolamento, le crepe possono essere un segno di problemi strutturali importanti relativi a cedimenti e via discorrendo.

La ristrutturazione della facciata di un condominio

Per quali elementi da ristrutturare della facciata devono assumere il costo tutto il condominio o solo il proprietario dell'appartamento?

Per valutare quali elementi sono o meno bene condominiale bisogna analizzare l’art. 1117 c.c. che elenca i beni condominiali: tra questi non ci sono i balconi ma le facciate sì, sia interne che esterne.

L’art. 1117 non però è tassativa, ma descrittivo e peraltro chiarisce che facciate e balconi concorrono a formare l'estetica del fabbricato o il decoro dell'edificio anche “architettonico”. Stando a questo facciate e balconi rientrerebbero nei beni condominiali ma non sempre è così. 

Nel ristrutturare della facciata di un condominio la logica suggerisce che  i balconi sono proiezioni verso l’esterno del singolo appartamento e le sue parti del balcone (ringhiera, frontalino) sono un accessorio di pertinenza della singola unità immobiliare.

Per delineare la questione si mira all’art. 1125 c.c. che stabilisce che il solaio tra sue piani  è di proprietà dei due appartamenti (soprastante e sottostante) e le spese di manutenzione vanno divise tra i due. 

Dovrebbe valere anche per i balconi e le facciate : ma sfuggono a questo elenco elementi come le balaustre e i rilievi decorativi.

Mentre i lavori sul ‘calpestabile’ e i ‘sotto-balconi’ spettano al singolo, la regola generale prevede che le parti private che diventano parte della facciata e servono ad abbellire l’edificio possono diventare una questione nel ristrutturare della facciata di un condominio per ripartizione di spese.