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L'Italia è forse il paese per eccellenza, quando parliamo di borghi storici. Non c'è regione che non ospiti almeno una di queste meraviglie, piccole cittadelle, a volte ancora fortificate, che ci riportano subito indietro nel tempo, spesso proprio nel Medioevo.
Partiamo dal Trentino, dove ancora non si è radicata del tutto la lingua italiana, ma si continua a parlare anche il tedesco. Questa regione, tra le vallate, ospita molte delle cittadelle di cui stiamo parlando, basti pensare allo stesso capoluogo Bolzano o a Vipiteno, che ci dovrebbe ricordare il famoso yogurt.
Scendiamo ora in Veneto, forse tra le regioni del nord più ricche di città storiche e di storia, come dimostrano le stesse province di Venezia, Vicenza, Verona, Treviso e Belluno.
Tra le molte, scegliamo Asolo, nominata proprio nel club de I borghi più belli d'Italia. Definita da Giosuè Carducci la Città dei cento orizzonti, Asolo è, infatti, uno dei centri storici più suggestivi d’Italia. Raccolta entro le antiche mura che si diramano dalla Rocca, fortezza del XII° secolo, conserva in ogni scorcio testimonianze della sua millenaria storia.
Luogo di fascino sui dolci colli asolani, Asolo fu meta di poeti e scrittori, artisti e viaggiatori, che qui trovarono ispirazione ed armonia. Tra questi il poeta inglese Robert Browning, la Divina del teatro Eleonora Duse, il compositore Gian Francesco Malipiero, la scrittrice e viaggiatrice inglese Freya Stark. Una visita ad Asolo permette di conciliare il gusto per la storia e la cultura con i piaceri della tavola. Nelle osterie, nei ristoranti, nei caffè e nelle enoteche che si affacciano sui caratteristi portici e nelle piazze si possono gustare ottimi piatti preparati con i migliori prodotti locali legati alla tradizione culinaria veneziana, come gli sfiziosi cicchetti. Il tutto accompagnato da un frizzante calice di Asolo Prosecco Superiore DOCG, eccellenza di queste terre.
Ed eccoci in centro Italia, forse la zona più densa di borghi cittadini, da est a ovest. E partiamo proprio dalla Toscana, provincia di Siena. Si chiama San Rocco a Pilli ed è una frazione del comune di Sovicille.
Ma spostiamoci in provincia di Pesaro Urbino, dove si trova forse il borgo più particolare di tutti, una specie di borgo nel borgo. Siamo a Mercatello sul Metauro e imboccando una stradella nascosta ed impervia si raggiunge una vera e propria roccaforte, adibita quasi completamente a struttura ricettiva.
Proseguendo ancora a sud, in provincia di Pescara, tra i colli abruzzesi, si trova il bellissimo borgo di Loreto Aprutino. Premiata con il titolo di Città dell'Olio, la piccola cittadina ha una storia molto antica, riconducibile al popolo dei Vestini. Divenuta coi Normanni una cittadella fortificata, nel Medioevo fu ben amministrata, così come nel Seicento sotto i Caracciolo. Il suo centro storico è ben conservato, come dimostrano le vie caratteristiche e la principale chiesa di San Pietro, così come il convento francescano. A livello artistico Loreto è nota per la chiesa abbaziale di Santa Maria in Piano e per un circuito di musei nel centro storico dedicati alla vita locale, tra i quali il Museo della Ceramica, avendo Loreto un legame storico con il borgo teramano di Castelli e la sua tradizionale maiolica.
Concludiamo il nostro viaggio nel profondo sud, più precisamente a Martano, in salento. Unico nel genere, è il comune più popoloso della Grecìa Salentina: area ellenofona in cui si parla un'antica lingua di origine greca, il griko. ll paese sorge in una posizione strategica che, dall'antica via romana Traiana Calabra (Brindisi-Lecce-Otranto), incrocia l'asse viario Otranto-Martano-Galatina-Gallipoli. Il comune di Martano si trova sopra i depositi calcarei del Miocene costituenti la pietra leccese. Dal 2017 Martano è anche Città dell'aloe per la presenza sul territorio comunale di aziende di coltivazione e trasformazione di tale pianta. Uno sviluppo che negli anni ha reso questo bellissimo borgo qualcosa di più anche a livello commerciale, trovandosi proprio nelle terre d'Otranto. Tra le molte chiese che costituiscono l'architettura religiosa della città, sorge anche Il monastero di Santa Maria della Consolazione, situato in contrada "Sinobbie" (antico insediamento di monaci bizantini cenobiti) sulla via per Borgagne, paese limitrofo. Abitato da monaci cistercensi, il convento intitolato a Santa Maria della Consolazione fu fondato dagli alcantarini. Costruito nel 1686 sul luogo dell'antica cappella della Madonna del Ligori, l'edificio ospita i monaci cistercensi dal 1926 per lascito del barone Angelo Comi e del Cavaliere Cosimo Marcucci. L'archivio e la biblioteca del monastero custodiscono documenti e libri di grande valore. Rinomate sono inoltre la liquoreria, in cui viene prodotto l'amaro digestivo "San Bernardo" e numerosi altri prodotti, tra i quali olio e marmellate.