Nei pressi di Città del Messico all’interno di un quartiere chiamato Colonia del Carmen a Coyoácan, sorge la bellissima Casa Azúl, luogo d’infanzia della pittrice Frida Kahlo, acquistata da suo padre e sua madre nel 1904.
La casa è stata abitata da Frida fin dalla sua infanzia e, in seguito alla morte del padre, ha continuato a viverci con suo marito Diego Rivera, il quale, a partire dal 1958, ne ha fatto un museo.
L’abitazione è interamente dipinta di blu, colore che l’artista ha scelto poiché da lei considerato una protezione contro le entità malevole ed ha un grande spazio esterno (di circa 1200 mq) in cui sono presenti una fontana, una piscina, una scultura a forma di piramide utilizzata come espositore per reperti precolombiani, che la coppia di artisti amava collezionare ed anche una ricca vegetazione composta da piante grasse e tropicali.
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La struttura è a due piani, le finestre e le porte finestre sono dipinte di verde intenso, contorniate da una decorazione in rosso. Il piano terra è composto da otto stanze tra cui una sala da pranzo ed una cucina, la camera da letto padronale ed altri locali. La caratteristica che accomuna tutti gli ambienti è sicuramente il colore, utilizzato in ogni rivestimento ed arredo. La cucina è arricchita da piastrelle in ceramica gialle e azzurre, riprendendo le stesse tonalità del soggiorno. All’interno dei locali situati al piano terra, è possibile trovare alcune delle opere più famose di Frida Khalo, come ad esempio il quadro “Retrato de Familia”.
Al piano superiore, invece, è possibile osservare lo studio di Frida Kahlo, realizzato intorno al 1940 dal marito. All’interno tutto è rimasto immutato nel tempo: la luce naturale che proviene dall’ampia finestra illumina ancora i suoi libri, il materiale per dipingere ed un grande mappamondo. C’è anche la sua stanza da letto decorata in maniera tradizionale con un letto a baldacchino in legno massello e vari oggetti personali dell’artista, posti ancora nella stessa posizione di una volta.
Ogni elemento della casa, sia strutturale che decorativo, rappresenta a pieno la cultura messicana e pre-colombiana, richiamando il folklore popolare la cui atmosfera veniva inserita da Frida all’interno di ogni sua opera artistica.
Nel tempo la dimora ha subito varie trasformazioni: inizialmente l’immobile era di dimensioni più piccole ed è stato successivamente ampliato, fino a misurare all’incirca 800 mq. Altre modifiche, relative più che altro al miglioramento della sicurezza della casa, furono effettuate nel 1937, quando Leon Trotsky vi andò ad abitare con i due artisti. Sempre in questo periodo, venne, inoltre, acquistata una porzione maggiore di terreno.