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Installare piano di lavoro granito: Prezzo e Preventivi

2.200 €/udPrezzo medio

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di installare piano di lavoro granito: 400 €/ud - 4.000 €/ud

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Questi prezzi sono indicativi e possono variare in base a fattori quali la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...

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Costi per installare piano di lavoro granito

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Installare piano di lavoro in granito (5 mq)
350 €
Granito levigato
Installare piano di lavoro in granito (12 mq)
960 €
Granito lucido
Installare piano di lavoro in granito (20 mq)
1.600 €
Granito spazzolato
Installare piano di lavoro in granito (25 mq)
2.000 €
Granito sabbiato
Installare piano di lavoro in granito (30 mq)
2.400 €
Granito verdegranito verde
Come otteniamo i prezzi?

Come otteniamo i prezzi?

I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
+ 3.894richieste di preventivo di installare piano di lavoro granito
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Informazione utile

Quanto costa un piano di lavoro in granito? I prezzi per installare un piano di lavoro in granito variano a seconda del tipo scelto – i graniti nazionali come il Beta, il Nule, il Ghiandone, il Porrino, il Bianco Sardo e il Sale e Pepe costano meno dei graniti stranieri più pregiati come l’Azul Macaubas e il Lapponia Green –, delle misure che deve avere il top e quanti tagli vanno eseguiti. Gli scassi costano 50 € l’uno mentre in generale il costo medio di un piano in granito, compresa la sua installazione, va dai 310 € ai 930 € al metro. Nonostante sia un lavoro molto semplice, per evitare problemi o spiacevoli inconvenienti durante il montaggio del nuovo top cucina vi consigliamo di rivolgervi assolutamente a un esperto nel settore che si occuperà della posa della lastra di granito.

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  • Difficoltà: Bassa
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Consigli per la manutenzione del piano di lavoro in granito dopo l'installazione

Dopo l’installazione nella propria cucina il piano di lavoro in granito dovrà essere sottoposto a una manutenzione quasi quotidiana o meglio dopo ogni suo utilizzo per mantenere il suo aspetto inalterato nel tempo e non fargli perdere la sua naturale lucentezza e bellezza. Nonostante sia un materiale molto duro e resistente, è necessario seguire particolari accorgimenti per la pulizia e la cura del granito. Per pulire le superfici in granito senza rovinarle è, infatti, meglio utilizzare prodotti detergenti specifici oppure prepararne uno fai da te mescolando acqua tiepida e sapone neutro e passandolo con un panno ed evitare invece ogni sorta di detersivo o prodotto molto acido o a base di acido fluoridrico e acido fosforico che potrebbe corroderne, rovinarne o opacizzarne la superficie (ammoniaca, aceto o limone) e anche pagliette in alluminio che rischierebbero di graffiarlo. Si può invece impiegare un impasto a base di bicarbonato di sodio, detersivo liquido per i piatti e acqua ossigenata o acqua oppure alcool denaturato, acetone, candeggina per eliminare macchie particolari e ostinate: queste è meglio rimuoverle immediatamente appena si formano per evitare che rimanendo molto tempo sul piano di lavoro vengano assorbite dal granito macchiandolo irrimediabilmente. Dopo la pulizia poi il piano di lavoro in granito va attentamente asciugato per evitare di danneggiare o macchiare la superficie così come vanno assorbiti il prima possibile tutti i liquidi che vi cadono sopra accidentalmente o degli eccessi d’acqua per impedire che s’infiltrino nella pietra e la macchino.

Per pulire e lucidare il piano di lavoro in granito si deve innanzitutto preparare la superficie alla pulizia, rimuovendo briciole e oggetti, asciugando eventuali chiazze di liquido e rimuovendo incrostazioni appiccicose con uno straccio inumidito con acqua calda e sapone neutro. A questo punto si può passare alla pulizia più profonda impiegando la soluzione fai da te specifica per il granito o dei prodotti appositi già pronti: questa deve avere un pH bilanciato, di poco superiore alla neutralità se la superficie in granito da pulire è lucida e levigata o meno basico se la superficie in granito da pulire è ruvida e compatta, e una diluizione più o meno elevata in base alla finitura del top (più alta nel primo caso, più bassa nel secondo). Una soluzione adatta per pulire il granito potrebbe contenere tre quarti di detergente neutro (ad esempio quello per piatti) e un quarto di alcool denaturato dal pH 7.0 ben mescolati e diluiti in acqua calda pulita. Si lava quindi il piano con un panno di cotone o in microfibra bianco imbevuto di questa soluzione detergente e ben strizzato. Appena finito, si asciuga e si lucida meticolosamente tutto il piano di lavoro usando un panno in microfibra per non lasciare aloni e anzi aumentarne la lucentezza.

Una volta all’anno è poi consigliabile lucidare il piano di lavoro in granito con una soluzione a base di cera diluita in acqua nella misura di 2-3 bicchieri di cera per 5 litri d’acqua. Si tratta di una protezione ulteriore contro l’usura e l’attacco degli agenti esterni. Un altro trattamento molto utile per un top cucina in granito che va ripetuto periodicamente (ogni paio d’anni) è quello impermeabilizzante: questo trattamento serve a chiudere i micropori della pietra e a evitare che le macchie vengano da essa assorbite. S’impiegano apposite sostanze impermeabilizzanti. Queste vanno spruzzate in modo uniforme su tutto il piano di lavoro in granito dopo che sia stato ben pulito e asciugato. Si lasciano poi agire per 10-15 minuti in modo che penetrino nel top cucina. A questo punto si asciuga il prodotto in eccesso.

Installazione piano di lavoro in granito: caratteristiche, vantaggi e svantaggi del materiale

Le caratteristiche del granito. Il granito (dal latino granum, ‘a grani’) è una pietra naturale dalla grana medio-grossolana costituita in prevalenza di quarzo, ortoclasio e mica nera e per questo molto dura e resistente e molto bella, pietra che, grazie all’elevata presenza di quarzo nella sua composizione, presenta molti pregi: appunto, resistenza, durezza, durevolezza, pregio e varietà di disegni e colori (le sua gamma cromatica va dal bianco al grigio, dal nero al blu, dal verde al rosa e al rosso a seconda della concentrazione di ossido ferrico presente). Per tutti questi motivi il granito si presta per la creazione di top e piani di lavoro per la cucina, prodotti d’arredamento che devono essere, oltre che belli, durevoli, resistenti a molti tipi diversi di sollecitazioni esterne, abbastanza facili e veloci da pulire e idonei all’uso quotidiano. 

I vantaggi dell’uso del granito per i piani di lavoro. Come abbiamo accennato il granito è un materiale perfetto per realizzare piani di lavoro e top cucina perché molto duro e resistente ai graffi, alle abrasioni, a forti urti, alla compressione, alle bruciature, al calore, alle variazioni di temperatura, all’umidità, al contatto con sostanze acide e all’usura in generale e quindi può conservare il suo aspetto originale per molti anni. In più, data la sua larga varietà di colori e venature, può soddisfare i più diversi gusti estetici e trasformare il top cucina in un vero e proprio manufatto unico e irripetibile, bello e pregevole. Inoltre il granito può essere lavorato in molteplici modi così da assumere la finitura che più aggrada e ha un buon rapporto qualità-prezzo (il prezzo non è comunque molto basso vista la pregevolezza del materiale, ma è ripagato dalle sue innumerevoli qualità).

Gli svantaggi dell’uso del granito per i piani di lavoro. Il granito non è naturalmente impermeabile e quindi deve essere trattato e sottoposto a una specifica lavorazione (la protezione Sensa) tramite la quale vengono sigillati con specifiche resine tutti i pori presenti sulla superficie della pietra: solo così un top cucina realizzato in questo materiale è più resistente a macchie, batteri e sporco e assorbe meno facilmente i liquidi che vi cadono sopra. Inoltre per mantenere il granito inalterato nel tempo bisogna avere alcune accortezze durante la sua manutenzione e pulizia quotidiana: ad esempio usare detergenti neutri o specifici, asciugarlo dopo ogni lavaggio e quando del liquido, specialmente colorato, untuoso o acido (caffè, vino rosso, olio, succo di limone, …), vi cade accidentalmente sopra, evitare l’utilizzo di pagliette abrasive, rinnovarne periodicamente il trattamento impermeabilizzante per ridurne la permeabilità ed evitare di danneggiarne la superficie e i bordi con oggetti pesanti mentre si lavora in cucina.

Differenti trattamenti del piano di lavoro in granito prima dell'installazione

Il piano di lavoro per la cucina in granito prima dell'immissione sul mercato e dell’installazione in casa può subire differenti trattamenti e lavorazioni e avere quindi diverse finiture (lucida, opaca, grezza, anticata o levigata). I più comuni sono la levigatura e la lucidatura, la fiammatura, la bocciardatura, la rigatura, la sabbiatura e la spazzolatura. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono queste tecniche di lavorazione del granito e come avviene il lavoro.

La levigatura e la lucidatura. La levigatura è una lavorazione del granito che consiste appunto nel levigare e nel rasare superficialmente la lastra di pietra tramite appositi macchinari specializzati (ad esempio macchine con dischi o rulli rotanti o levigatrici). Il prodotto finito ha quindi una superficie liscia, opaca e satinata, ma non brillante come nel caso della spazzolatura, e non presenta riflessi né ci si può specchiare. Aspetto positivo di questa lavorazione è che si ottiene una lastra molto durevole nel tempo. Per ottenere una superficie lucida dopo la levigatura basta procedere con la lucidatura. Anch’essa è una lavorazione del granito per rasamento: infatti, essa avviene impiegando delle spazzole abrasive o delle lucidatrici automatiche a nastro che appunto lucidano la lastra di granito precedentemente levigata passando prima degli abrasivi dalla grana molto grossa poi degli abrasivi dalla grana più fine. Il piano di granito alla fine appare estremamente brillante.

La fiammatura. La fiammatura è una lavorazione impiegata per rendere un piano in granito ruvido, vetroso, irregolare, resistente e antiscivolo: in questo caso si utilizza uno strumento a fiamma ad altissima temperatura (un cannello munito di fiamma ossidrica) che procura uno shock termico alla superficie della lastra. Facendolo passare sopra rapidamente ne brucia il primo strato che si stacca e la fa letteralmente scoppiare, rendendo così la pietra ruvida e vetrosa in modo uniforme. La finitura finale è di bellissimo effetto simile alla pietra naturale non lavorata. Il piano di granito poi può essere a sua volta spazzolato.

La bocciardatura. La bocciardatura è una particolare lavorazione che avviene tramite specifiche macchine composte da piatti muniti di punte che girano su se stessi e in questo modo percuotono la superficie della lastra di granito creandovi dei piccoli solchi e una superficie martellinata a traccia puntiforme con fossette e rilievi. L’effetto del piano di granito bocciardato ha quindi una texture tutta particolare che sembra quasi scolpita a mano.

La rigatura. Questa lavorazione del granito avviene sia in modo manuale tramite l’impiego di un’ampia gamma di utensili a scalpello sia in modo meccanico tramite un macchinario composto da un rullo dentato che ruota ad alta velocità. L’effetto della rigatura sul piano di granito è il medesimo in entrambi i casi: una successione di solchi orizzontali o rigature alternate a creste affiancati tra loro più o meno profondi e più o meno evidenti a seconda del tipo di strumento usato per eseguire la lavorazione.

La sabbiatura. Con la sabbiatura la lastra di granito viene levigata tramite un getto di acqua mista a sabbia che fuoriesce da un ugello a velocità regolabile dall’artigiano specializzato che sta eseguendo la lavorazione. Alla fine il piano risulta con una satinatura e una ruvidezza molto marcata. 

La spazzolatura. Tramite questa lavorazione il piano di granito assume un aspetto antico, invecchiato, consumato dal tempo e a cosiddetta a buccia d’arancia. Per la spazzolatura si utilizzano mole o spazzole in materiale plastico-abrasivo che incidono maggiormente nei punti in cui il materiale è più tenero creando una superficie sì irregolare ma molto lucida.