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Insonorizzare bar: Prezzo e Preventivi

80 €/m²Prezzo medio

Per insonorizzare un bar occorre sempre rivolgersi ad un tecnico specializzato che, per in questi interventi studierà la necessità particolare del tipo di insonorizzazione del bar, che dipenderà anche dal vicinato, dalla zona in cui si trova, e dal tipo di impiantistica disponibile.

Rango de precios indicado por los profesionales de insonorizzare bar: 60 €/m² - 100 €/m²

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Costi per insonorizzare bar

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Insonorizzare bar (20 mq)9.000 €Parete cartongesso
Insonorizzare bar (60 mq)3.600 €Lana di vetro
Insonorizzare bar (90 mq)4.900 €Panelli insonorizzanti in fibra di legno
Insonorizzare bar (120 mq)6.200 €Panelli insonorizzanti in sughero
Insonorizzare bar (180 mq)11.700 €Panelli insonorizzanti polimerici

Informazione utile

Per insonorizzare un bar occorre sempre rivolgersi ad un tecnico specializzato che, per in questi interventi studierà la necessità particolare del tipo di insonorizzazione del bar, che dipenderà anche dal vicinato, dalla zona in cui si trova, e dal tipo di impiantistica disponibile.

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Motivi per cui è importante realizzare insonorizzare un bar

Tra le tante operazioni realizzate dai tecnici specialisti all’interno dei pubblici  bar quelle volte ad insonorizzare sono tra le più utili.

Sia per quanto riguarda l’operazione per insonorizzare esterno bar che l’interno è sempre doverosamente necessario rivolgersi agli specialisti del settore 

Ci sono infatti dei lavori che i tecnici ritengono particolarmente basilari: tra questi, quelli volti ad insonorizzare i soffitti e le pareti, così come alcuni muri strutturali o strategici, i bagni e i serramenti.

Tra le ragioni principali per cui rivolgersi ad un tecnico specialista per insonorizzare un bar una delle più importanti da realizzare è proprio quella che si indirizza ad aumentare il comfort dei clienti.

Ridurre o azzerare la rumorosità, i decibel e le vibrazioni e tutto quel tipico caos generale in cui ci si imbatte spesso nei bar, produce immediatamente un netto aumento della percezione positiva di quel luogo di aggregazione, con conseguenziale aumento della affluenza e della permanenza all'interno del bar da parte dei clienti. Chiunque verrà ben trattato e non sarà investito da rumori troppo invadenti, sarà intenzionato probabilmente a tornarci, in quel bar.

Viceversa non si può non sottolineare come, un bar con una cattiva insonorizzazione si metta di fronte al rischio del classico passa parola andando così a creare un'opinione negativa sui potenziali clienti che non vorranno frequentarlo.

Altre importanti ragioni in base alle quali è necessario insonorizzare il bar sono quelle che si riferiscono alla possibilità di armonizzare l’acustica del locale, diminuendo riverbero.

Un altro dei motivi per insonorizzare è quello, fondamentale, di limitare che il rumore del bar esca all'esterno, evitando anche delle dispute con i vicini della zona dove si trova il bar.

Per evitare però che coloro i quali vivono nei pressi del bar possano entrare in conflitto con i titolari non propriamente a norma rispetto i vincoli di silenziosità, dunque, una corretta insonorizzazione realizzata dagli specialisti del settore assicura il proprietario rispetto a qualsiasi problema specifico.

Le norme in vigore per insonorizzare un bar

La normativa nazionale vigente per l'insonorizzazione di bar di nuova apertura fa riferimento al D.P.C.M. del 1.3.1991 che, quando si decide di iniziare un'attività commerciale con un bar, stabilisce in modo perentorio e prioritario i limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi ed esterni.

Per insonorizzare un bar sia all'interno che all'esterno è obbligatorio per i titolari di esercizi bar e dai tecnici professionisti a cui ci si rivolge, di realizzare operazioni di insonorizzazione è quello che riguarda la cosiddetta Legge n. 447 del 26.10.1995 sull'inquinamento acustico.
Invece, i valori limite del rumore sono stabiliti dal DPCM del 5.12.1997.

Il DPCM del 1° marzo 1991 ha in effetti messo un po’ d’ordine nella questione, andando a disciplina con una regolamentazione di carattere organico per la prima volta i limiti massimi dei livelli di rumore.

La normativa per insonorizzare un bar divide il territorio in zone, stabilendo le quote sonore massime fisse di accettabilità di rumore espresso in decibel secondo il parametro di livello di sonoro (leq A) che preve, ad esempio livelli di 50 leq in dB (A) per le aree protette, 55 per quelle residenziali, 60 per le mister fino a salire a un massimo di 70 per le aree esclusivamente industriali.

Sono parametri diurni, con un sostanziale abbassamento per quelli notturni.

La legge n. 447 del 26.10.1995, definita legge quadro sull'inquinamento acustico, tenta di stabilire i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 117 della Costituzione.

La legge definisce le tipologie di inquinamento acustico quali sorgenti di pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno, normatizza le sorgenti sonore fisse (gli impianti tecnici e le altre installazioni che producono emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, industriali, agricole, le aree adibite ad attività sportive e ricreative eccetera) e quelle mobili.

Entra anche nel merito dei valori limite di emissione ed immissione (sia assoluti che differenziali), del valore di attenzione e di qualità, oltre ai provvedimenti da prendersi in caso di mancato rispetto dei parametri di legge, i controlli e le varie competenze di Stato, Regioni e Comuni.

Il DPCM 5-12-1997 si riferisce invece ai requisiti acustici passivi degli edifici ed è il documento di riferimento nella normativa italiana per l’acustica in edilizia.

Sostanzialmente esso definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito all’isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari, all’isolamento dai rumori esterni e dai rumori di calpestio oltre che all’isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo discontinuo ed al tempo di riverbero (per aule e palestre delle scuole.

I parametri di riferimento stabiliti nel DPCM del 5/12/1997 per attività commerciali o assimilabili fanno riferimento ad un indice minimo di fonoisolamento degli elementi esterni pari a 42 dB.

La situazione cambia se al classico rumore delle strumentazioni ordinarie apparecchi si aggiunge anche il suono della musica ed il rumore dei clienti all’interno del bar.
Il livello sonoro della sorgente può superare gli 80 dB(A) e i 90 dB(A), quando c’è musica diffusa a volume sostenuto, in presenza di tavolini e clienti all’aperto, e i vicini di casa siano proprio a ridosso del locale.