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Posa di canali senza montare impalcature: Prezzo e Preventivi

525 €/udPrezzo medio

Spesso la posa dei canali non richiede di montare impalcature. Il prezzo dipende dalle dimensioni, spesso si aggiunge il costo del noleggio di attrezzatura che possa sostituire il ponteggio.

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di posa di canali senza montare impalcature: 250 €/ud - 800 €/ud

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Questi prezzi sono indicativi e possono variare in base a fattori quali la qualità dei materiali, la durata del lavoro, le dimensioni...

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Costi per posa di canali senza montare impalcature

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Posa di canali in rame senza impalcatura 600 €Balcone
Posa di canali in pvc senza impalcatura 300 €Terrazzo
Posa di canali in acciaio senza impalcatura 700 €Giardino
Posa di canali in alluminio senza impalcatura 250 €Veranda
Posa di canali in lamiera zinzata senza impalcatura 500 €Cornici esterne
Come otteniamo i prezzi?

Come otteniamo i prezzi?

I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
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Informazione utile

Prima di installare dei nuovi canali di scolo sul vostro edificio, sarà bene contattare diverse ditte della zona per richiedere preventivi e soprattutto per ricevere consigli sul tipo di grondaia da installare.

Il prezzo dei canali varia moltissimo proprio in base al materiale scelto:

Un canale in PVC può costare tra i 7 e i 10 €al metro.

Un canale in rame invece può costare da 15 a 20 € al metro.

Il prezzo di un canale in alluminio va dagli 8 ai 10 € al metro.

Il prezzo di un canale in zinco è il più alto: va dai 30 ai 40 € al metro.

  • 3-4 giorni
  • Difficoltà: Medio-Alta
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Considerazioni utili quando si installano o riparano canali di scolo evitando il montaggio di un'impalcatura.

Lavorare in quota è una tecnica di lavoro, soprattutto edile, utilizzato come alternativa al montaggio di un’impalcatura.

Spesso, difatti, un’impalcatura non si può montare per ragioni pratiche: per mancanza di spazio per esempio. In questo caso, per assolvere al suo compito, l’addetto lavora dunque in sospensione ma è tutelato da due funi.

L'attrezzatura impiegata per i lavori sospesi su fune è identica a quella che si utilizza in montagna, l'unica differenza è nella specifica omologazione, che garantisce, nel caso di utilizzo edilizio, la totale sicurezza del tecnico.

Se il lavoro da svolgere è installare, riparare o sostituire vecchie grondaie, è bene, in questo caso che l’operaio dia uno sguardo anche al sottotetto o alle pareti, per verificare che non vi siano crepe da riparare o ancora per dare uno sguardo alla copertura del tetto, per controllare se tutti i coppi sono al loro posto o qualcuno è saltato o danneggiato.

Una volta avviati i lavori in questa zona dell’edificio, difatti, è utile svolgere le operazioni nel modo più completo possibile riferendosi a un esperto.

Se si sono avviati i lavori in sospensione per semplice manutenzione dei canali di scolo è bene capire il perché di alcuni tipici intoppi cui le grondaie vanno spesso incontro: per esempio le intasature.

Un canale di scolo può intasarsi per svariate ragioni, la principale è certamente l’accumulo di materiale che non dovrebbe essere lì, materiali di risulta, scarti edili, escrementi di uccelli e via così.

Valutazioni generali e regole condominiali sulla posa di canali senza montaggio di un'impalcatura.

Quando le grondaie da riparare o installare ex novo sono quelle di un edificio condominiale è bene sapere che le spese, sia ordinarie, sia straordinarie, sia della nuova installazione sono tutte ripartibili tra i condomini.

Questo è piuttosto condivisibile, visto che i canali di scolo sono necessari alla salvaguardia della facciata dell’edificio, la cui proprietà è comune.

Le acque cadute dal cielo spesso si abbattono sugli edifici con una veemenza non indifferente. Il logorio costante delle intemperie, nel tempo danneggia l’intonaco causando danni anche all’interno, per mezzo di infiltrazioni, e non di meno rendendo la facciata dell’edificio usurata e non più presentabile.

Per elaborare senza errori un sistema di smaltimento delle acque meteoriche, la ditta costruttrice, il progettista (o l’installatore dei canali) deve fare riferimento a una norma specifica, la UNI 10724 (Sistemi di raccolta di acque meteoriche – Istruzioni per la progettazione e l’esecuzione con elementi discontinui).

Le grondaie sono per l’appunto dei canali che raccolgono le acque piovane per convogliarle in tubazioni verticali dette pluviali. Spesso però, un primo lavoro di raccolta viene effettuato involontariamente dai coppi o dalle tegole del tetto, che lasciano scorrere l’acqua fino a raggiungere la grondaia.

Nel caso di tetti a diverse falde, o con solaio pendente con quote diverse, il gioco di convogliare l’acqua non è così semplice e automatico, per cui spesso il progetto di un’opera di scolo risulta molto complesso perché deve essere adeguato alle diverse altezze.

Posizionando i pluviali ogni 10 metri circa, com’è buona norma, l’acqua viene convogliata poi nei pozzetti di collegamento con le fognature.

Anche per questo tipo di lavori è possibile applicare il “Reverse Charge”, ovvero l’inversione contabile IVA, cioè l’obbligo dell’imposizione fiscale viene traslato dal venditore all’acquirente.

Questa norma in Italia è presente nell’articolo 17, commi 5 e 6 del dpr 633/1972 (c.d. «decreto IVA»), stilato con lo scopo di eliminare l’evasione dell’IVA, una delle imposte più evase nel panorama europeo.

Normativa vigente sui lavori in quota: la tutela del lavoratore durante la posa dei canali di scolo senza montaggio di un'impalcatura.

Il Decreto Legislativo 81/08 è il primo riferimento in Italia sulla materia “Sicurezza sul Lavoro”. A questo punto fermo importantissimo che regolamenta la prevenzione, la tutela della salute fisica e mentale, in ogni ambiente di lavoro, possiamo aggiungere specifiche menzioni sul tema dei lavori in quota con il D.L. n.233 del 2003.

Con il Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n.235: “Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori”, sono state regolarizzate le disposizioni relative ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso delle attrezzature di lavoro utilizzate per eseguire lavori temporanei in quota: ponteggi, scale portatili a pioli e sistemi di accesso e posizionamento mediante funi.

Ecco due punti importanti del decreto:

  • I lavori temporanei in quota possono essere effettuati soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori.
  • I lavori devono essere programmati e sorvegliati in modo adeguato, onde poter immediatamente soccorrere il lavoratore collegato alle funi in caso di necessità.