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Arredare condominio: Prezzo e Preventivi

5000 €/udPrezzo medio

Fascia di prezzo indicata dai professionisti di arredare condominio: 2.000 €/ud - 8.000 €/ud

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Costi per arredare condominio

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Arredare condominio (50 mq)600€Arredare spazi comuni
Arredare condominio (250 mq)2.500 €Arredare giardino condominiale
Arredare condominio (100 mq)1.400 €Arredare patio condominiale
Arredare condominio (30 mq)900 €Arredare reception per portiere
Arredare condominio (150 mq)700 €Arredare hall condominiale con piante
Come otteniamo i prezzi?

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A chi rivolgersi per arredare il condominio?

Per arredare un bel condominio, che si presenti con eleganza e stile, deve necessariamente possedere un certo decoro architettonico, soprattutto nell’androne, che solo grazie all’aiuto di un valido professionista è possibile raggiungere. In questi frangenti l’esperto in assoluto è l’interior designer

Sono numerosi e svariati gli ambiti di intervento e gli obiettivi della progettazione di un interior designer nel campo di arredo di un condominio: egli si può occupare di ristrutturazione di spazi interni già esistenti o di nuovi ambienti; può gestire la progettazione di spazi complessi , come appunto un condominio, creando un luogo che sappia far star bene le persone e a proprio agio, trasmettendo la percezione di comfort ambientale e di benessere attraverso il controllo dell’ aria, della temperatura, dell’ergonomia, della scelta di materiali sostenibili e del controllo della luce. 

Generalmente si tende ad associare all'interior designer un ruolo molto simile a quello di uno stilista d'interni, ma in realtà si tratta di un vero e proprio progettista, attento e competente verso agli aspetti più pratici e funzionali del vivere quotidiano: ad esempio egli si accerta che alcuni elementi di arredo di un condominio, così come di altri ambienti, abbiano le giuste dimensioni e proporzioni verso l’ambiente preso nella sua totalità, che siano rispettati i luoghi di passaggio, che ogni cosa sia comoda e funzionale e che i materiali e le tecnologie siano di qualità. 

Infine, un interior designer è sempre un suo compito accertarsi che non esistano potenziali pericoli per la salute di chi vivrà ogni giorno il condominio arredato da lui, che non siano presenti barriere architettoniche, che ci sia un valido isolamento acustico e soprattutto un buon rapporto fra consumi energetici. Insomma, in un condominio, sia che si parli dell’androne, che dei pianerottoli, che delle zone comuni, è importante che tutto l'ambiente sia in armonia tra l'ingombro degli spazi pieni e l'utilizzo di quelli vuoti.

Decoro architettonico del condominio.

La facciata di un condominio è l'insieme delle linee architettoniche e delle strutture ornamentali che connotano l'edificio stesso, in grado di connotare il palazzo con una sua fisionomia autonoma e un particolare pregio estetico. Essa rappresenta l'immagine stessa della casa, il decoro del condominio e l'involucro esterno e visibile nel quale rientrano la parte anteriore, frontale e principale, che gli altri lati dello stabile. 

Essendo la facciata la superficie esterna, prevede che qualunque intervento venga fatto su di essa dovrà avere riguardo rispetto ad alterare il decoro architettonico dell'edificio. Come fare a renderla più bella ed elegante? Esistono svariati tipi di rivestimento, che partono dal classico intonaco e alla pittura fino all’inserimento di pietre nella parte inferiore. 

Funzionalità, estetica e protezione sono i requisiti principali che l’involucro esterno che un edificio deve rispettare. I materiali che si utilizzano per una facciata hanno bisogno si alcune proprietà comuni: flessibilità creativa, durevolezza, resistenza ai raggi UV, alla pioggia e alle condizioni climatiche avverse. Essi inoltre devono offrire resistenza al fuoco, una facile manutenzione, riparabilità e ottime prestazioni strutturali.

Va da se che la scelta andrà fatta in base al contesto nel quale l’edificio s’inserisce, alle condizioni climatiche, al prospetto che intende realizzare e via discorrendo. Tra i rivestimenti più comunemente usati per le facciate ci sono quelli metallici quale l’acciaio, l’alluminio, il rame e lo zinco prodotti in pannelli, tele e tessuti.

La pietra è un altro materiale che ben si presta alle applicazioni per esterni essendo esso impermeabile e non richiedendo una speciale manutenzione. La pietra naturale si può trovare nelle più svariate forme e colori e può essere ruvida o liscia.

Ci sono poi i pannelli in pietra artificiale che sono spesso composti da resina, fibra di vetro e polvere di pietra naturale. Essi riproducono l’effetto di un muro in pietra naturale e possono essere un’alternativa grazie alla loro praticità e alla vasta possibilità d’impiego. Sono elementi leggeri, ideali per applicazioni ad altezze elevate che vengono spesso impiegati anche nel settore del restauro. 

Infine c’è il legno che è un materiale naturale soggetto a mutamenti dovuti all'invecchiamento. Indipendentemente dal materiale scelto per la facciata il pensiero principale va rivolto alla sua impermeabilizzazione. Agenti atmosferici aggressivi come pioggia, vento, calore, ghiaccio e neve, insieme all’invasiva umidità creano grandi difficoltà al mantenimento di una casa soprattutto nella sua parte più esposta. 

Per impermeabilizzare bene una parete esistono sul mercato prodotti che non solo possono proteggere un muro ma sono anche adatti a ricostruirlo ridando il colore originale e rendendolo immune dagli elementi nocivi. Essi permettono inoltre di traspirare e migliorare l’isolamento termico. 

Quando si parla di impermeabilizzare una facciata in legno, il mercato ci offre resine termoindurenti o prodotti ad hoc come l’eccellente compensato marino: lo stesso dicasi qualora si volesse impermeabilizzare una parete in muratura: anche in questo caso il mercato edile non manca di materiali e prodotti pronti all’uso.

Per rendere impermeabile una parete sarebbe bene agire nel momento della realizzazione, stendendo un foglio di polietile o una guaina bituminosa al fine di rendere il muro idrorepellente. Non è sempre così e per questo molto condomini si trovano a fare i conti con progetti di impermeabilizzazione a posteriori.

Arredo del condominio e regole condominiali

L’arredo del condominio e le regole che lo governano prevedono che le decisioni vengano prese in assemblea con una maggioranza che si esprime e decide. Le spese vengono ripartite in modo rigido in base ai criteri millesimali ripartiti tra le varie proprietà. 

Nel condominio, accanto a dei beni di proprietà esclusive vi è un diritto di comproprietà su cose funzionali al godimento delle prime. L'elenco di tali beni è contenuto in parte nell'art. 1117 c.c. e a titolo di esempio si fa riferimento alle scale, agli impianti fino ai punti di diramazione verso le singole unità immobiliari, ai lastrici solari, all’atrio, all’ascensore, ai giardini condominiali, ai box e via dicendo. Come devono essere ripartiti tali costi? Ogni comproprietario partecipa alle spese in proporzione al valore millesimale della sua proprietà. La normativa di riferimento è quella relativa all'art. 1123 c.c. che specifica quali spese debbano essere ripartite sulla base della tabella generale e quali, invece, sulla tabelle d'uso. 

Lo stesso discorso vale nei casi di manutenzione: i condomini devono farsi carico delle spese per la gestione dei beni condominiali in particolare per ciò che riguarda la conservazione, la manutenzione e l’utilizzo dei beni stessi. Le spese vengono generalmente divise in due grandi categorie: ordinarie e straordinarie. La ripartizione di suddette spese viene effettuata nel rispetto dall’art. 1123 del codice civile.Il primo criterio prevede che le spese vadano ripartite in relazione al valore delle singole proprietà. Il secondo criterio prevede invece che le spese vengano ripartite in proporzione alla possibilità che ciascun condomino ha di utilizzare quel determinato bene.