In questa guida
- Costi per insonorizzare mansarda
- Insonorizzare la mansarda con diversi materiali: le fibre polimeriche, il cartongesso, la lana di roccia, la vera lana, la fibra di cellulosa, il sughero e il legno.
- Informazione utile
- Aspetti da considerare per recuperare lo spazio in mansarda e renderlo vivibile: l'isolamento.
- Il fono assorbimento e il fono isolamento: differenze.
- Normativa vigente in materia di Isolamento Acustico.
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Costi per insonorizzare mansarda
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Insonorizzare mansarda (50 mq) | 2.300 € | Strato isolante di lana di roccia |
Insonorizzare mansarda (100 mq) | 4.500 € | Strato isolante di lana di vetro |
Insonorizzare mansarda (150 mq) | 6.700 € | Panelli insonorizzanti in fibra di legno |
Insonorizzare mansarda (300 mq) | 13.500 € | Panelli insonorizzanti in sughero (300 mq) |
Insonorizzare mansarda (400 mq) | 18.000 € | Panelli insonorizzanti polimerici |
Insonorizzare la mansarda con diversi materiali: le fibre polimeriche, il cartongesso, la lana di roccia, la vera lana, la fibra di cellulosa, il sughero e il legno.
Lastre polimeriche
Un primo metodo per insonorizzare la mansarda può essere dotare le pareti, il soffitto, il pavimento (tutti insieme o anche solo uno di questi) con delle lastre realizzate in fibra polimerica.
Precisamente la fibra polimerica è un tipo di materiale sintetico che può essere di vario tipo:
- In polietilene
- In poliuretano
- In polistirene estruso e polistirene espanso
Le lastre polimeriche sono leggere, facilmente trasportabili sul cantiere e hanno un’ottima resa che resta invariata nel tempo grazie alla sinteticità della loro composizione, quindi non alterabile.
Cartongesso
Insonorizzare una mansarda con il cartongesso è molto frequente, soprattutto quando questo materiale viene scelto per il suo doppio uso: dividere in diversi ambienti la mansarda e contemporaneamente isolarla acusticamente.
Spesso, quando si hanno particolari esigenze di isolamento, per esempio da una parete in comune con un vicino, nella lastra in cartongesso è consigliato interporre un altro elemento isolante: la gomma.
La gomma è in grado di creare un sistema
massa-molla-massa capace di attenuare la propagazione del
rumore.
La gomma presenta prestazioni acustiche superiori alla più frequente lana di
roccia.
Lana di roccia
Tra i materiali più conosciuti per insonorizzare una mansarda c’è senza dubbio la lana di roccia. È bene ricordare che, nonostante la sua realizzazione sia artificiale, tuttavia ha un impatto bassissimo sull’ambiente perché si ottiene per buona percentuale da materiali riciclabili e materiali inerti, reperibili in natura senza pericolo che si esauriscano.
I vantaggi dell’uso della lana di roccia per insonorizzare la mansarda derivano dalla sua durabilità: resiste al tempo , all’umidità e al fuoco.
Trattandosi di un materiale poroso “a celle aperte”, la lana di vetro è perfetta sia come fono assorbente, sia come fono isolante: trattiene il suono all’interno della stanza, e difatti è usatissima come protezione nelle sale cinematografiche, ma è anche capace di non far entrare i rumori dall’esterno perché riduce l’ampiezza delle vibrazioni acustiche.
Lana vera
Una soluzione molto innovativa, sostenuta anche dallo Stato con ottimi incentivi (55%) in caso di utilizzo, è la lana di pecora, che da recenti studi si è dimostrata un ottimo materiale isolante e allo stesso tempo eco compatibile.
Si può dunque insonorizzare l’attico inserendo al di sotto del tetto, tra le pareti o sotto il pavimento, questo sorprendente materiale proveniente da allevamenti protetti il cui uso della lana è severamente controllato e condotto nella maniera più “cruelty free” assoluta.
La lana di pecora viene venduta in pannelli o materassini e nella sua composizione può essere presente una percentuale del 20-25% di materiale polimerico il cui scopo è compattare la fibra della lana e offrire un risultato fono assorbente e fono isolante di alta qualità.
Fibre di cellulosa
Tra le soluzioni bio compatibili, spicca l’isolamento acustico ottenuto grazie alle fibre di cellulosa. La fibra di cellulosa, ottenuta dal riciclo della carta, si presenta in pannelli o in fiocchi di carta, ideali come riempitivo degli spazi vuoti.
Per evitare deterioramento e infiammabilità, i fiocchi di carta sono trattati con sali di boro, additivo che, peraltro, rende il materiale repellente a insetti e roditori.
Questo tipo di isolante può essere annoverato tra gli isolanti ottimi in caso di costruzione a secco perché caratterizzato da estrema flessibilità.
La sua caratteristica fibrosità è capace di attutire tutte le onde acustiche che sfruttano l’aria per propagarsi per mezzo della barriera che è capace di opporre.
Sughero e legno
Tra i materiali vegetali capaci di insonorizzare una mansarda, vanno citati sughero e legno. Entrambi i materiali, ecocompatibili e riciclabili, sono classificabili come fono assorbenti, ovvero catturano i suoni restituendo energia.
Ideali per proteggere i piani inferiori da quanto si consuma in mansarda, legno e sughero sono ideali per rivestire pavimenti e pareti e attutire così i rumori da calpestio e da vibrazione poiché materiali porosi capaci di catturare soprattutto le alte frequenze.
Sia il sughero che il legno è applicabile per pannellature, nel caso del legno la fibra è composta da frammenti di materiale assemblato e compresso.
Tra i vantaggi dei materiali vegetali ci sono la traspirabilità e la durata.
Fonte delle immagini in: Pinterest
Informazione utile
La normativa prevede che il massimo grado di rumore prodotto non deve superare i tre decibel sopra la soglia del comune rumore di fondo consentito.
- 1 settimana circa
- Dificultad: Media
Aspetti da considerare per recuperare lo spazio in mansarda e renderlo vivibile: l'isolamento.
Quando abbiamo una bella mansarda sita all’ultimo piano della nostra palazzina, perché l’area diventi vivibile e soprattutto non costituisca fonte di dispersione di calore è utilissimo fornirla di una protezione isolante già a partire dal tetto.
Contattare un professionista che si occupi di realizzare un cappotto termico sul tetto della mansarda è già un primo passo verso la bonifica di questa zona della casa. Il tetto è infatti una fonte di dispersione molto elevata, quando questo è ben isolato dall’esterno tutta l’area sottostante ne gioverà.
Se abbiamo deciso di abitare la mansarda, l’insonorizzazione dell’area è un'ottima soluzione. Doteremo di pannelli isolanti e fono assorbenti sia il pavimento, cosicché il calpestio e le vibrazioni non giungano al piano di sotto, sia le pareti stesse, perché non prelevino rumori dall’esterno.
Il prezzo per l’insonorizzazione di una mansarda di 5x5 m. può aggirarsi tra i 2000 e i 3000 Euro.
Se la mansarda é piuttosto piccola sarà il caso di non sottrarre spazio utile alla vivibilità costruendo, per esempio, ulteriori murature in cartongesso allo scopo di isolare la mansarda. Piuttosto riempiremo di materiali isolanti le strutture già esistenti: applicando lana di vetro, lana naturale, fibre vegetali o polimeriche alla parete, al soffitto, al pavimento.
In questi casi è bene procedere in modo intelligente e utilizzare materiali adatti al nostro obbiettivo.
Se si decide di foderare la mansarda con materiali isolanti, fono assorbenti o isolanti, anche il soffitto è un valido punto da tenere presente. Applicare pannellature al soffitto può risultare poco pratico e affatto comodo, per questo un professionista saprà bene come muoversi e si doterà di ponteggi e supporti che tengano ben fermi i materiali sospesi durante la lavorazione.
Il fono assorbimento e il fono isolamento: differenze.
Sebbene il risultato porti ugualmente alla corretta gestione del rumore all’interno della propria abitazione, due termini come fono assorbimento e fono isolamento non sono sinonimi.
Il fono assorbimento è un processo di isolamento acustico che contemporaneamente trasforma i suoni in altro tipo di energia. Per compiere questo processo è necessario servirsi di alcuni materiali capaci di tale trasformazione.
Per trasformare i suoni a media e alta frequenza (oltre 500 Hz), per esempio in calore, è necessario utilizzare materiali porosi, come la lana di roccia nello spessore compreso tra 30 e 50 mm.
La lana di roccia, e in generale i materiali porosi, vanno bene anche per l’assorbimento di frequenze basse, solo che in questo caso sarà necessario uno strato di lana di roccia più spesso.
Il fono isolamento, a differenza del fono assorbimento, garantisce una riflessione dei suoni, non il loro assorbimento. Questo processo è particolarmente scelto per preservare la propria casa dai rumori provenienti dall’esterno o per preservare i vicini dai suoni prodotti all’interno della nostra abitazione.
Per insonorizzare una casa, una stanza, un attico, una mansarda, è necessario posare dei pannelli che garantiscano il risultato.
Un pannello fono isolante è realizzato con materiali con un alto peso specifico: membrane a base di polimeri, piombo o gomma.
Normativa vigente in materia di Isolamento Acustico.
La legge 447 risalente al 26 Ottobre del 1995 regolamenta questa materia definendo rumore molesto tutto quello che provoca “fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”.
Esistono dei valori di riferimento entro cui è possibile essere “nella norma” o essere considerati molesti e si riferiscono alle nuove costruzioni. Questi parametri sono racchiusi nel DPCM 5-12-1997 e interessano:
- I rumori tra differenti unità immobiliari
- Il rumore proveniente dall’esterno
- Il rumore da calpestio
- Il rumore prodotto in modo continuo e/o discontinuo da impianti