In questa guida
- Costi per insonorizzare appartamento
- Informazione utile
- Quali elementi dell'appartamento insonorizzare?
- I migliori materiali per insonorizzare un appartamento
- Aspetti da considerare prima di insonorizzare un appartamento
- Motivi per insonorizzare un appartamento
- Normative e leggi sull'insonorizzazione di un appartamento
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Costi per insonorizzare appartamento
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
---|---|---|
Insonorizzare appartamento (70 mq) | 3.500 € | Poliuretano |
Insonorizzare appartamento (130mq) | 7.800 € | Lana di vetro |
Insonorizzare appartamento (170 mq) | 8.500 € | Panelli insonorizzanti in fibra di legno |
Insonorizzare appartamento (250 mq) | 13.700 € | Panelli insonorizzanti in sughero |
Insonorizzare appartamento (350 mq) | 22.700 € | Panelli insonorizzanti polimerici |
Informazione utile
Per insonorizzare un
appartamento è necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato che, dopo
aver effettuato una scrupolosa ispezione e analizzato le caratteristiche dell’immobile,
possa suggerire le migliori tecniche di isolamento acustico.
Per insonorizzare un appartamento il costo
medio è di circa 2.000 euro.
- Da 7 a 10 giorni
- Difficoltà: Media
Quali elementi dell'appartamento insonorizzare?
Insonorizzare il
soffitto di un appartamento può essere fondamentale per evitare la
propagazione dei rumori aerei come voci o oggetti che cadono e quelli del
calpestio.
A questo fine, si possono mettere in pratica due soluzioni:
- la prima
è quella di installare un controsoffitto, sopra il quale inserire il materiale
isolante.
In genere, il controsoffitto viene realizzato con una struttura metallica autoportante, sopra la quale viene disposto il materiale fonoassorbente.
Nella parte inferiore il telaio viene ricoperto con cartongesso unito a materiale isolante e antivibrazione; - un’altra soluzione è quella di inserire pannelli
fonoisolanti.
In commercio esistono anche pannelli decorativi che oltre ad isolare l’ambiente migliorano significativamente l’estetica della casa.
Fonte dell'immagine in: deabyday.tv
L’esigenza di insonorizzare
il pavimento di un appartamento può essere determinata dalla necessità di interrompere
i rumori aerei provenienti dal piano sottostante che non vengono bloccati a
causa delle scarse attitudini isolanti del solaio.
La situazione può inoltre
aggravarsi per gli appartamenti situati al primo piano, che possono essere
invasi dai rumori provenienti dai locali commerciali come bar, disco bar,
ristoranti, negozi, oppure dagli impianti posti al piano di sotto.
Bisogna poi
menzionare la necessità di tutelare chi abita il piano di sotto dai rumori che
si producono in prima persona.
Per isolare acusticamente il pavimento esistente è possibile agire in due modi:
- il
primo prevede l’installazione di un pavimento galleggiante, che può essere sovrapposto a quello esistente senza demolirlo.
Tale pavimento si regge su una struttura metallica che viene riempita con il materiale isolante.
Inoltre, il pavimento galleggiante può essere smontato e posato in un altro immobile in caso di trasferimento; - il secondo metodo consiste
nel demolire il pavimento e ricostruirlo inserendo i materiali isolanti.
Questa soluzione è sicuramente più dispendiosa e più complessa da realizzare, perché bisogna ristrutturare il pavimento.
Fonte dell’immagine in: supergres.com
Insonorizzare la
parete di un appartamento è fondamentale non solo per isolare l’ambiente
dai rumori laterali, ma anche da quelli provenienti dall’alto, per i quali il
solo isolamento del soffitto non sarebbe sufficiente.
Infatti il rumore, con il
riverbero, si diffonde anche lungo la parete.
Per insonorizzare i muri divisori solitamente si procede costruendo una
controparete ed inserendo nella relativa intercapedine il materiale isolante.
Si può procedere anche applicando sulla parete pannelli autoadesivi isolanti
rivestiti con cartongesso.
Fonte dell’immagine in: regardsdefemmes.info
Anche le finestre devono essere insonorizzate, perché
costituiscono il primo veicolo di diffusione del rumore all’interno di un
appartamento.
Per questo motivo, è bene installare infissi isolanti come
quelli in PVC, che costituiscono una valida barriera contro i rumori, ma rappresentano
anche un metodo per raggiungere un buon livello di isolamento termico.
Il PVC è
un materiale plastico economico, facile da installare e presente in diversi
colori e finiture.
Inoltre, le finestre in PVC sono molto durevoli e non hanno
bisogno di manutenzione. Tuttavia, chi non vuole sostituire i vecchi infissi,
può isolare le finestre senza sostituirle: il tecnico può applicare
appositi materiali come le guaine e le spugne antiriverbero.
Fonte dell’immagine in: putelli.it
I migliori materiali per insonorizzare un appartamento
Per insonorizzare un
appartamento è possibile utilizzare materiali diversi.
I materiali minerali
maggiormente impiegati sono la lana di
roccia e la lana di vetro, che hanno
caratteristiche fonoassorbenti.
Sono molto economici e anche riciclabili, e
il loro utilizzo è particolarmente indicato nelle città umide, perché costituiscono
un’efficace barriera contro l’umidità e la proliferazione della muffa.
Sono durevoli
e resistenti al fuoco, e possono essere utilizzati anche per l’isolamento termico della casa.
Tra i materiali
vegetali si trovano il sughero e le fibre di legno.
I pannelli in fibre di
legno vengono fabbricati recuperando gli scarti della lavorazione del legno ed
abbinando a questi altri elementi, come la fibra di cocco, la lana, il linoleum
e la canapa.
I materiali vegetali sono fonoassorbenti e possono essere
utilizzati anche per isolare termicamente l’ambiente.
Come quelli minerali,
sono molto resistenti ed ecologici e formano un’efficace barriera contro
l’umidità e la muffa.
Sono particolarmente utilizzati nei locali commerciali,
perché possono attutire considerevolmente le vibrazioni derivanti dal calpestio.
Gli isolanti sintetici, come il polistirene e il poliuretano
espanso, sono ricavati dalla lavorazione del petrolio e hanno qualità
fonoassorbenti.
Sono molto economici, facili da installare e efficaci contro
il calpestio, perché ne interrompono le vibrazioni.
Presentano però alcuni
svantaggi: non sono ignifughi e non possono essere smaltiti e
recuperati in maniera ecologica.
Il poliuretano è utilizzato anche per
implementare le potenzialità fonoisolanti delle pareti, e con questo scopo
viene inserito nelle intercapedini.
La gomma e il piombo sono materiali fonoisolanti.
La gomma
viene maggiormente utilizzata perché è più lavorabile del piombo.
Data la loro
alta densità, questi materiali vengono spesso inseriti nelle intercapedini per
isolare da rumori particolarmente invasivi come quelli degli impianti di
riscaldamento e di areazione.
Per potenziarne l’efficacia isolante, i pannelli
di gomma e piombo vengono frequentemente abbinati ai materiali fonoassorbenti,
come la fibra di legno e il sughero.
Il materiale scelto influisce anche sui costi per insonorizzare un appartamento;
tuttavia questo non deve essere l’unico elemento ad influenzare la scelta, che
va anche condotta anche in base ad altri requisiti, come la tipologia dell’immobile
e la sua ubicazione.
Aspetti da considerare prima di insonorizzare un appartamento
Le tecniche di insonorizzazione di un appartamento sono
differenti a seconda del risultato che si desidera ottenere.
I materiali per insonorizzare la casa non
sono tutti uguali, ma differiscono in base al tipo di isolamento acustico
desiderato.
Chi vuole proteggersi dai rumori esterni, ed evitare che siano
avvertiti all’interno compromettendo la quiete, deve scegliere i materiali fonoisolanti.
Se invece
l’obiettivo è quello di migliorare l’acustica interna, evitando fastidiosi
riverberi, si deve optare per materiali fonoassorbenti, impiegati soprattutto nelle sale di registrazione o in ambienti in cui è importante la quiete.
I materiali
fonoassorbenti trasformano in energia il suono e sono classificati sulla
base del loro coefficiente di
fonoassorbimento.
La scala di tale coefficiente va da 0 a 1: più il
materiale è vicino a 1, maggiore sarà la sua capacità di assorbimento.
Un
altro indice è il tempo di
riverberazione, che misura la capacità del pannello di bloccare i riverberi
del suono, più comunemente definiti rimbombi.
I pannelli migliori sono quelli
che hanno un tempo di riverberazione più basso.
I materiali fonoisolanti, oltre ad avere funzioni diverse,
sono anche costituiti in maniera diversa, infatti, dovendo bloccare i suoni
provenienti dall’esterno, più è alto il loro peso specifico, maggiore sarà la
loro efficacia.
Tuttavia, per insonorizzare
l’appartamento in maniera ottimale, spesso i materiali fonoisolanti vengono
abbinati a quelli fonoassorbenti. Il pannello isolante è quindi costituito da
una massa formata da membrane polimeriche, gomma o piombo, e viene rivestito con materiali fonoassorbenti.
Motivi per insonorizzare un appartamento
Ci sono diversi fattori che spingono a insonorizzare un appartamento, primi fra questi sono i rumori aerei
proveniente dall’esterno, in primis quelli provocati dal traffico stradale, che
riguardano non solo le automobili, ma anche il passaggio dei mezzi pesanti
come camion, autobus o tram.
Chi abita vicino ad una ferrovia o un
aeroporto può veder compromessa la propria tranquillità dal continuo passaggio
di treni o aerei.
Altri rumori molto fastidiosi sono quelli provocati dai
cantieri, i cui lavori spesso si protraggono per diversi mesi.
Tuttavia, anche all’interno degli edifici vengono prodotti
rumori molto fastidiosi, che sono inevitabili perché connessi allo svolgimento
della vita quotidiana, come le voci, le urla, e i rumori derivanti dai comuni
apparecchi domestici come televisione e radio.
Altri rumori sono
quelli causati dal calpestio, dallo spostamento dei mobili e dalla caduta degli
oggetti.
Nei condomini è spesso presente il riverbero, un rumore
particolarmente forte che viene enfatizzato dal vuoto di alcune aree
condominiali.
Infatti, più uno spazio è vuoto, maggiore sarà la propagazione
del rumore ed il disturbo che esso arreca, come nel caso dei rumori provenienti dalle
scale e dagli androni.
Esistono i rumori causati dagli apparecchi sempre
funzionanti come l’ascensore, la caldaia e gli impianti.
Inoltre, alcuni rumori possono essere prodotti dalle caratteristiche proprie
dell’edificio o di alcune sue parti, per esempio un vecchio cancello in ferro
oltre a sbattere può anche cigolare al momento dell’apertura.
Ma anche solai e
muri possono contribuire in maniera significativa alla propagazione di suoni disturbanti. Questo avviene soprattutto quando l’edificio è antico o non è stato fabbricato
a regola d’arte.
Normative e leggi sull'insonorizzazione di un appartamento
Per tutelare il benessere psicofisico delle persone, sono
state emanate una serie di norme volte a minimizzare i livelli di inquinamento
acustico all’interno delle abitazioni.
Una di queste è la Legge Quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 1995 e relativi aggiornamenti.
In attuazione di tale Legge Quadro sono entrati in vigore alcuni decreti, come
il D.P.C.M. 5/12/97, che stabilisce quali debbano essere i requisiti acustici passivi degli edifici, imponendo precisi
paramenti in merito a:
- isolamento dai rumori aerei;
- isolamento dei rumori fra diverse unità immobiliari, facendo particolare attenzione ai rumori di calpestio;
- isolamento dai rumori provenienti dagli impianti;
- tempo di riverbero, ovvero il tempo di cui il suono ha bisogno per diminuire di intensità di 60 dB.
Un altro aspetto fondamentale è quello riguardante i criteri
di progettazione degli edifici, ovvero gli standard che i nuovi immobili devono
possedere per poter essere definiti abitabili e quindi a norma.
I parametri
variano in base alla tipologia di edificio, delineata da una tabella:
- fanno parte della categoria A gli edifici residenziali;
- della B gli uffici;
- della C gli alberghi e le altre strutture ricettive;
- della E le scuole;
- della F gli edifici di culto;
- della G gli edifici destinati ad attività commerciale.